lunedì 16 marzo 2020

Pronti a conoscere Caron dimonio?



Dopo aver seguito il consiglio di Virgilio di oltrepassare gli ignavi e non parlare di loro perché non si meritano attenzione, Dante chiede chi siano delle figure che, in lontananza, vede appostate alla riva del fiume Acheronte. Virgilio gli risponde che lo saprà non appena arriveranno al fiume. Dante non proferisce più parola, vergognandosi del fatto che i suoi interventi possano apparire inopportuni.
Improvvisamente vede appare una figura che rema sopra una barca: ecco che, con questa apparizione quasi a sorpresa, Dante ci presenta il demone Caronte.
Di chi si tratta?
Caronte è il traghettatore delle anime, cioè un demone che trasporta le anime destinate alla dannazione eterna nella sua barca al di là delle acque del fiume Acheronte, cioè dall'Antinferno all'Inferno vero e proprio.


Caronte non è un personaggio inventato da Dante, infatti il suo nome era conosciuto anche nel mondo greco e latino: era il traghettatore dell'Ade al quale si doveva un obolo, cioè un tributo, e da qui è derivata l'antica usanza di inserire una moneta nella bocca del defunto prima di procedere alla sua sepoltura.
Colui che però parla più compiutamente di Caronte nel mondo latino è Virgilio.
Leggiamo la descrizione che ne fa nell'Eneide (ovviamente leggeremo la traduzione dal latino):

"Un orribile traghettatore fa da guardiano a queste acque e a questo fiume, Caronte: una lunga barba bianca e incolta scende dal mento: i suoi occhi son fiamme immobili; un sordido pezzo di stoffa gli pende dalla spalla. Da solo spinge la barca e manovra le vele e con la barca color del ferro traghetta le ombre: vecchio già, ma della verde vecchiaia di un dio"

Vediamo adesso come lo presenta Dante (fai particolare attenzione a cogliere analogie e differenze rispetto alla versione di Virgilio, perché sarà una domanda che ti verrà richiesta a fine lezione) e le terzine che riguardano le sue azioni e il suo breve dialogo con il poeta latino:

Ed ecco verso noi venir per nave
un vecchio, bianco per antico pelo,
gridando: "Guai a voi, anime prave!

Non isperate di veder lo cielo:
i' vegno per menarvi a l'altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo.

E tu che se' costì, anima viva,
pàrtiti da cotesti che son morti".
Ma poi che vide ch'io non mi partiva,

disse: "Per altra via, per altri porti
verrai a piaggia, non qui, per passare:
più lieve legno convien che ti porti".

E 'l duca a lui: "Caron, non ti crucciare:
vuolsi così colà dove si puote 
ciò che si vuole, e più non dimandare".

Quindi fuor quete le lanose gote
al nocchier de la livida palude
ch'intorno a li occhi avea di fiamme rote.

Ma quell'anime. ch'eran lasse e nude,
cangiar colore e dibattero i denti,
ratto che 'nteser le parole crude.

Bestemmiavano Dio e lor parenti,
l'umana spezie e 'l loco e 'l tempo e 'l seme
di lor semenza e di lor nascimenti.

Poi si ritrasser tutte quante insieme,
forte piangendo, a la riva malvagia
ch'attende ciascun uomo che Dio non teme.

Caron dimonio, con occhi di bragia
loro accennando, tutte le raccoglie; 
batte col remo qualunque s'adagia.
(Dante, Divina Commedia, Inferno, vv. 82-111)

Questa è la parafrasi e leggila con attenzione:
Dante vede arrivare in una barca un vecchio, dai capelli e dalla barba bianchi, che grida alle anime radunate sulla riva parole minacciose: dice loro che non potranno mai sperare di vedere il cielo perché le sta per trasportare in un luogo tenebroso, caldo ma al tempo stesso gelido, in cui dovranno rimanere per l'eternità. 
L'Inferno, infatti, verrà descritto come un luogo buio e dalle temperature estreme: a tratti caldissimo, a causa di alcuni cerchi bollenti ed infuocati, ma a tratti anche freddissimo, come avviene, ad esempio, nella zona completamente ghiacciata in cui si trovano a scontare le loro colpe i traditori. 
Poi Caronte nota che Dante è vivo e gli dice in malo modo di allontanarsi, perché non sarà quella la strada che lui dovrà percorrere, facendogli intendere - con un riferimento ad una barca più leggera della sua - che non sarà destinato ai gironi dell'Inferno, bensì alle cornici del Purgatorio (qui, infatti, le anime vi giungono attraverso una barca di legno più leggera, perché meno gravata dai pesanti peccati infernali).
Virgilio (chiamato con l'appellativo di "duca" nel senso di guida - dal latino dux che ha, appunto, questo significato) dice a Caronte di non arrabbiarsi, perché è Dio che vuole così, il suo viaggio è voluto dal cielo, dove si può decidere tutto ciò che si vuole, e lui non deve obiettare nulla ("vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare"). 
All'appunto di Virgilio, Caronte si zittisce e Dante dice che si calmano le guance barbute del traghettatore dell'Acheronte (definito sudicia palude) dagli occhi cerchiati di rosso.
Le anime che hanno sentito le parole del demone sono spaventate, impallidiscono e battono i denti dalla paura, maledicendo la stirpe che li ha creati. Poi si avvicinano alla riva per salire nella barca e il demone Caronte, con modi aggressivi, picchia con il remo tutti coloro che si attardano (o che si distendono... i commentatori non sono sempre concordi nell'interpretazione).


Ecco. Questo è il Caronte dantesco. Come vedi un demone vecchio, barbuto, dagli occhi rossi, prepotente e scontroso negli atteggiamenti (grida e picchia col remo i dannati).
Per consolidare quanto letto, ascolta l'interpretazione di questi versi eseguita dall'attore teatrale Gianni Moi.


La figura di Caronte ha incuriosito e interessato molti artisti nel corso del tempo e qui ti presento le pitture più famose in cui egli viene raffigurato:

Caronte di Gustave Dorè
fedele alla descrizione fisica
che ne fa Dante

Caronte nel Giudizio Universale di Michelangelo
presso la Cappella Sistina in Vaticano (Roma)


particolare del volto di Caronte nel Giudizio Universale:
Michelangelo cambia la fisionomia del demone,
pur rendendolo estremamente suggestivo.
perché interessato a mettere in evidenza, l'espressività, le venature
e la muscolatura di viso e collo (per questo non disegna la barba)

Tieni presente che Caronte è una figura molto affascinante e famosa nell'immaginario collettivo, tanto da venir associata ad elementi o situazioni estremamente distanti dall'ambito letterario.
Qualche esempio? Caronte è il nome di un satellite di Plutone, il pianeta che orbita nella parte esterna del sistema solare. E sempre Caronte è il nome che ogni estate si attribuisce ad un periodo di caldo torrido, quando dalle immagini satellitari si preannuncia l'arrivo sul nostro paese di rovente aria africana.
Caronte, ed in generale l'Inferno dantesco, vengono rievocati anche nei testi musicali, di genere soprattutto rock e metal.

Qui due esempi.

(consigliato sul sito di Rai Scuola)

(consigliato dal Prof Mariano Somà)



In questa raffigurazione, sempre di Dorè, Dante e Virgilio appaiono su una barca, ma la scena non viene così descritta nel poema: Dante, infatti, alla fine del canto, viene sopraffatto dall'emozione e sviene - espediente molto utilizzato nella Commedia nei cambi di scena e forse pure biograficamente sperimentato (ricordi l'articolo letterario che parlava della probabile ipotesi della narcolessia dell'autore?) e quando riprende conoscenza si trova ormai al di là delle rive dell'Acheronte, senza averci spiegato come sia riuscito ad oltrepassarle - anche se tutto fa pensare che Caronte lo abbia salito "a bordo" insieme a Virgilio.

Tutto chiaro? 
Se non lo è, rileggi tutta la spiegazione e riguarda pure il video sul canto III della Divina Commedia in HD che avevo inserito nel post della settimana scorsa e che qui allego nuovamente:



E adesso sei pronto per svolgere le seguenti attività:

1) elabora uno schema ad Y sulla scena in cui Dante e Virgilio fanno la conoscenza di Caronte (ricordi no? Nelle tre sezioni devi inserire IMPRESSIONI - CONNESSIONI - DOMANDE);


2) individua analogie e differenze tra Caronte, così come viene descritto nell'Eneide, e il demone Caronte della Commedia dantesca, riportando precisi riferimenti al testo;


3) Rispondi alle seguenti domande:
- Qual è il compito di Caronte nella cultura classica e nei poemi virgiliani e danteschi?
- Come viene descritto fisicamente Caronte nel III canto dell'Inferno? Rispondi con opportuni richiami ricavati dal testo.
- Che carattere dimostra di avere e da quali azioni lo deduci? Di nuovo, riporta riferimenti diretti al testo.


riporta sul quaderno (o su file) le informazioni su una tabella di questo tipo
dove indicherai nelle colonne compito, descrizione fisica e caratteriale di Caronte,
scrivendo i riferimenti precisi al testo da cui hai ricavato le tue risposte


4) Poniamo l'attenzione su tre frasi di Dante diventate molto note nel corso del tempo e ricordate sovente anche ai giorni nostri:
- "Lasciate ogni speranza voi ch'entrate" scritta nella porta dell'Inferno;
- "Non ragioniamo di loro, ma guarda e passa" pronunciata da Virgilio di fronte agli ignavi;
- "Vuolsi così colà dove si puote e più non dimandare" appena letta e riferita a Caronte.
L'ultima espressione nel linguaggio comune viene spesso usata con toni ironici o scherzosi per riferirsi alla volontà indiscutibile di una persona che ha il potere di decidere al di sopra di noi. 
In pratica, zitto e rispetta chi ha il potere di decidere al di sopra di te (oppure, un po' più scherzosamente, zitto e taci, non rompere le scatole!)
Pensa a chi potrebbe essere rivolta o a quale situazione potrebbe essere riferita.



Mentre della prima scritta hai già parlato nelle consegne precedenti, pensa a chi potresti invece riferire l'espressione "non ragioniamo di loro, ma guarda e passa", cioè non perdiamo tempo a parlare con persone del genere, perché sarà del tutto inutile.

5) disegna un Caronte tutto tuo e, se vuoi, puoi farlo con il sistema One Pager che già conosci, riferendoti agli episodi dell'Inferno letti finora.
Ti mostro come modello un bel disegno di un alunno della prof Barbara Cavallero, non perché tu debba copiarlo, ma perchè tu possa ricavarne degli spunti per il tuo lavoro.
Nel tuo One Pager dovrai inserire, come sai, parole chiave, simboli, frasi importanti e disegni di personaggi.



La consegna è prevista per il giorno martedì 24 marzo nelle modalità consuete.
Invia pure, se vuoi, foto del quaderno con tabella ad Y, risposte e disegno finale.
Se preferisci, ad eccezione del disegno, puoi comunque scrivere tutto su file di testo e allegare come già hai fatto altre volte.

Buon lavoro!


Come sempre... ecco i vostri disegni!

Emma

Ludovica

Cristiano

Desireè S.

Achille

Alessia R

Eleonora
Elisa

Giulia V

Valentina

Elia

Aurora B

Desiree R

Giacomo

Giulia A

Paulina

Jessica

Judy

Pamela

Rachele

Riccardo

Samuele

Tommaso

Alessandro S

 
Alessandro C

Alesio

Andrea

Aurora P

Davide

Francesco

Krizstian

Lapo

Tommaso O

Giorgio

Ming Hong

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