giovedì 4 luglio 2019

Un Orlando molto bizzarro... prima Innamorato, poi addirittura Furioso!


L'Orlando Furioso è una delle storie più belle mai raccontate e dall'impianto narrativo modernissimo, malgrado sia stata scritta più di 500 anni fa.
Ludovico Ariosto (1774-1533) ne è l'autore ed era un artista che viveva e scriveva presso la corte degli Estensi a Ferrara.

Qui delle informazioni biografiche sull'autore
note biografiche su Ludovico Ariosto
Se preferisci guardare un video, eccone uno semplice e ben fatto



Questo è il suo presunto ritratto, dipinto da Tiziano


Cosa ti viene in mente guardando questo dipinto?

A me che era un uomo tranquillo ma furbetto. Ha uno sguardo che sembra dire "Attento, ti tengo d'occhio!"
Per me si vede che era ricco: bei vestiti, bella acconciatura... ma a quei tempi i maschi avevano tutti i capelli lunghi? A me, ad esempio, del film di Leonardo son rimasti impressi i suoi capelli mossi e lunghissimi!
Comunque prof, non era bello, ma la sua faccia era interessante.


Questo è  il Castello degli Estensi dove l'Ariosto visse e scrisse il poema che andremo a leggere



Il castello, ottimamente conservato, si trova in pieno centro cittadino ed ha ancora il fossato riempito d'acqua proprio come avveniva nel corso del Medioevo







In questo video una breve animazione della Signoria degli Estensi

Ariosto lavorò per tutta la vita a questo lunghissimo poema, composto sa 46 canti e quasi 40.000 versi chiamati ottave.
A mano a mano che scriveva la storia, posizionava i fogli su un leggio all'ingresso di casa sua, di modo che gli amici potessero leggere le sue bozze, lodare o criticare i suoi scritti, e lui ascoltava i pareri di tutti, così da intervenire a modificare in caso di necessità. Poi, quando il nuovo canto era pronto, si recava dal Duca d'Este per leggerlo ad alta voce a lui e alla sua corte, possibilmente con accompagnamento musicale, capace di ricreare un'atmosfera particolarmente coinvolgente.
La prima edizione del poema risale al 1516, ma ad essa seguiranno le rielaborazioni del 1524 e del 1532.
La trama è ricca di intrecci, in cui i protagonisti sono cavalieri che combattono, ma che vivono anche storie d'amore, situazioni intrecciate in cui i personaggi si incontrano e si perdono, in cui le cose sembrano in un modo ma si rivelano essere in un altro. In più compaiono elementi magici e fantastici. Insomma... quasi un moderno romanzo fantasy!

Italo Calvino, noto scrittore italiano, ha scritto queste parole a proposito dell'Orlando Furioso:
"E' un poema che si rifiuta di cominciare e si rifiuta di finire"
Secondo te, cosa avrà voluto dire con queste parole?
Per me che la trama è tutta incasinata! Non si capisce l'inizio e non c'è neanche una vera fine.
Secondo me l'inizio sarà strano, lo svolgimento tutto intrecciato e la conclusione strana come l'inizio, perché l'autore magari avrebbe voluto continuare a scrivere e poi si è dovuto interrompere.


L'Orlando Furioso si presenta apparentemente come la continuazione di un altro grande poema cavalleresco, scritto da Matteo Maria Boiardo (1441-1949), l'Orlando Innamorato, anche se le differenze tra le due opere sono consistenti.
Boiardo e Ariosto non furono del tutto contemporanei: quando Ariosto nasceva, Boiardo aveva già 30 anni e sempre circa 30 anni è l'arco di tempo che passa tra la morte di Boiardo e quella di Ariosto.
Però, proprio come fa intuire  Calvino, l'opera può essere letta senza conoscere quello che è avvenuto prima, anche se l'inizio del poema è sicuramente singolare perché presenta la fuga di una donna bellissima chiamata Angelica. L'Ariosto, subito dopo il proemio, si preoccupa comunque di spiegare al lettore chi sia la donna che scappa e il motivo della sua fuga, quindi non è poi così necessario conoscere nel dettaglio le vicende del poema cavalleresco precedente.

Affascinante e complicato, l'Orlando Furioso racconta tante storie e le incastra tra loro, proprio come avviene nelle moderne soap opera o nei racconti fantasy in particolare, anche se ci sono 3 vicende fondamentali attorno a cui ruotano tutte le altre storie:
1) l'amore sfortunato di Orlando, prode paladino di Carlo Magno, per la bellissima Angelica, principessa del Catai;
2) la guerra tra cristiani, guidati dal re Carlo Magno, e pagani, guidati dal re d'Africa Agramante;
3) gli ostacoli che si frappongono al matrimonio tra Ruggiero, guerriero pagano, e Bradamante, guerriera cristiana.

Prima di addentrarci nelle vicende del poema, un breve accenno ai personaggi e all'ambiente in cui la storia si sviluppa osservando le immagini sotto riportate:


Questi sono i nomi dei personaggi cristiani: CARLO MAGNO, ORLANDO, RINALDO, ASTOLFO, BRADAMANTE, RUGGIERO (dopo la conversione), ZERBINO e ISABELLA 

Questi invece i personaggi musuomani: AGRAMANTE, SACRIPANTE, ANGELICA. MEDORO, ARGALIA, RODOMONTE, GRADASSO, MADRICARDO, MARFISA.

Questi gli ambienti geografici in cui si svolgono le vicende:


Se sei curioso di conoscere le vicende narrate nell'Orlando Innamorato, leggi le righe sottostanti che presentano in estrema sintesi la trama del poema del Boiardo:

In Oriente un re ricchissimo, Galafrone, venne a conoscenza da un viaggiatore che in Occidente, alla corte francese di re Carlo Magno, si trovavano la spada più potente del mondo (DURINDANA) e il miglior cavallo del mondo (BAIARDO). La spada Durindana appartenava al cavalier Orlando, mentre il cavallo Baiardo a un altro paladino, Rinaldo. Entrambi erano cugini al servizio di re Carlo Magno.
Il re Galafrone decise così di inviare un potente esercito a Parigi, capitale del regno di Carlo Magno, provocando lo scoppio di una guerra lunghissima perché entrambi gli eserciti erano molto forti, però Galafrone giocò anche d'astuzia inviando alla corte francese una donna di una bellezza fuori dal comune. Mentre a Parigi i combattimenti si erano interrotti per celebrare la festa di Pentecoste, entrarono nel castello di re Carlo 4 giovani ed una donna bellissima, Angelica, di cui tutte le donne diventarono gelosissime e per cui tutti gli uomini persero la testa, compreso Orlando, il cavaliere più valoroso dell'esercito di Carlo e sempre ligio al dovere e alla guerra.
Angelica proclamò di essere disposta a diventare il premio per il cavaliere che sarebbe riuscito a battere a duello suo fratello Argalia, così i presenti fecero a gara per sfidarsi, ad eccezione di un certo Malagise, soldato e mago, che consultò un libro di magia e si accorse che la donna era entrata a corte per provocare la distruzione del regno di Carlo. Scoprì anche che ella aveva con sé un anello magico capace di farla sparire, mentre Argalia una corazza incantata che lo rendeva invincibile. Argalia però riuscì a far sparire Malagise in Oriente prima che potesse riferire ciò che aveva scoperto agli altri soldati.
Intanto a corte i cavalieri sono impazienti di battersi; Orlando si mostra il più innamorato di tutti e regala ad Angelica un braccialetto di gemme e pietre preziose.
Un diavoletto che era riuscito a fuggire dal libro di magia aperto da Malagise si reca però da Carlo, dicendo di non far disperdere le energie dei suoi uomini per farli combattere contro Argalia  (anche se costui verrà ucciso da un certo Ferraù), bensì di aspettare il giorno successivo, in quanto si sarebbe dovuta disputare un'importante battaglia e Angelica sarebbe stata assegnata in premio al cavaliere che in campo avesse ucciso più uomini. E questo consiglio venne ben accettato da re Carlo.
All'alba, approfittando delle difficoltà in cui si trovava l'esercito di Carlo, Angelica prese un cavallo e fuggì dall'accampamento cristiano...

Ed è proprio con la fuga di Angelica che comincia l'Orlando Furioso che ci accingiamo a leggere.
Anzi no, comincia con un proemio precedente a questa scena. E noi leggeremo anche quello.


Vi anticiperò un'informazione interessante: nell'Orlando Furioso Ariosto farà molto ricorso all'IRONIA, arma potentissima per un uomo saggio, così i suoi personaggi appaiono con i loro pregi, ma anche con i loro tanti difetti, e questo vi renderà la lettura sicuramente divertente. 
Vedere i prodi cavalieri che hanno vizi e virtù tipici di tutti gli esseri umani rappresenta una forte novità rispetto all'immaginario ricavato dall'epica cavalleresca medievale, ma già l'Orando Innamorato del Boiardo aveva rappresentato una importante novità rispetto alla Chanson de Roland, perchè Orlando era visto come guerriero tutto d'un pezzo, e non immaginato capace di innamorarsi di una principessa straniera. Con il Boiardo, invece, l'amore di Orlando per Angelica diventa il tema principale. Figuriamoci quanto sarebbe stato sconvolgente per l'epica medievale vedere il prode paladino tutto d'un pezzo, non soltanto innamorato di una donna pagana, ma diventare pure pazzo di gelosia per lei! Questo infatti è ciò che avviene nell'Orlando Furioso. Insieme a molte molte molte altre vicende, tanto che Orlando non può certo essere considerato il personaggio protagonista.


Qui due brevi video che danno informazioni generali sull'intero poema



Ultimissima nota prima di concentrarci sulla lettura. 
Leggiamo insieme cosa ne pensa il cantante Jovanotti dell'argomento che stiamo per affrontare. Queste sono le sue parole:
"Perché adoro l'Orlando Furioso? Non so rispondere, è amore, è furia, attrazione irragionevole e gratitudine. Se leggi una pagina a caso e poi alzi gli occhi dal libro ed è tutto diverso, come se avessi preso una pozione magica, e succede ogni volta, non lo so perché, ditemelo voi, io continuo a leggere".


E adesso leggiamo invece cosa afferma, sempre a proposito dello stesso argomento, Marco Ardemagni, conduttore radiofonico che scrive anche delle belle poesie:
"Per fortuna questo poema di Ludovico Ariosto si legge poco a scuola, quindi è preservato dalla noia dei banchi e continua ad avere un certo fascino su tante persone. Per me il Furioso è una sorta di romanzo fantasy che attua la sospensione dell'incredulità tipica del bravo lettore".


E noi smentiremo le parole di Ardemagni: lo leggeremo e non ci annoieremo affatto!
E adesso siamo prontissimi a cominciare questa avventura!