sabato 16 ottobre 2021

Colombo e le scoperte geografiche: facciamo laboratorio e (non) fate tante storie

 


Nella classe seconda della secondaria di primo grado nel mese di ottobre si parla di scoperte geografiche e di Cristoforo Colombo. Se siamo brave narratrici e bravi narratori (e noi docenti di lettere lo siamo) già riusciamo a catturare l'attenzione dei ragazzi parlando di navigazione oceanica, desiderio di nuove scoperte e senso di avventura, e tutto questo, certo, male non fa.
Ma può bastare la sola nostra spiegazione e la lettura/studio dal manuale per sviluppare nei ragazzi un reale spirito critico, un adeguato coinvolgimento emozionale e un apprendimento solido e duraturo nel tempo? La risposta la sappiamo: no!
E, soprattutto, come è possibile dare modo ai ragazzi di analizzare un fatto storico in maniera critica, sfaccettata, multi-prospettica, tale da far loro comprendere la complessità degli eventi della storia, se ci limitiamo ad assegnare quattro pagine del manuale, seppur a seguito di nostra istrionica e coinvolgente spiegazione durante la quale le testoline sembravano tutte attente e concentrate? Sappiamo bene che dobbiamo stimolare i ragazzi a fare molto altro e a renderli autenticamente protagonisti attivi di ciò che stanno provando ad introiettare, così che riescano a rielaborare in modo personale e critico tutte le informazioni che stiamo cercando di far loro comprendere e che riescano a mettere in pratica tutte quelle competenze che ci siamo posti come obiettivi prioritari da far conseguire. In una parola, sappiamo bene che dobbiamo fare laboratorio

L'attività su queste pagine del libro di storia comincia con una sorta di brainstorming in cui si forniscono un paio di semplici sollecitazioni: cosa so di Colombo e delle scoperte geografiche del XV-XVI secolo? Cosa mi piacerebbe sapere in merito a questo argomentoI ragazzi scrivono i loro appunti su post-it, tutti raccolti, visionati e letti in modalità collettiva.

Cominciamo con carte geografiche e carte nautiche


Progettare un viaggio senza tener conto di un intero continente? Certo che può succedere se le carte geografiche messe a disposizione sono di questo tipo!
Il laboratorio può cominciare con la consultazione di carte geografiche e nautiche degli anni del Rinascimento per far comprendere quali possano essere stati tutti gli elementi che hanno portato Cristoforo Colombo a commettere uno degli errori più clamorosi della storia.
Possiamo far leggere anche questo articolo di Focus perfettamente in tema con quanto fatto osservare

A seguire, confronto con proiezioni di carte e planisferi attuali di uso quotidiano.
Sarà stimolante anche far osservare riproduzioni, immagini o foto riferite ad astrolabi o bussole e alle nuove forme di imbarcazione più adatte alla navigazione di lungo corso.
I ragazzi annotano le considerazioni e le domande che vengono loro in mente a seguito di tali osservazioni. Ne seguirà condivisione e dibattito guidato.

Flipped o no, sempre utili le informazioni da reperire a video




In  modalità flipped o scegliendo brevi video da mostrare in classe prima dell'inizio del laboratorio, si possono far visionare mini-documentari dell'impresa di Colombo per far individuare nel manuale di studio le informazioni presentate nel video - ottimi sono i materiali messi a disposizione su YouTube dai canali didattici e divulgativi Hub Storia e Focus Junior, pertinenti e concisi -. Meglio se questa attività viene svolta, pur come si può, a piccolo gruppo, sempre nel rispetto delle normative di emergenza pandemica ancora vigenti.
I video possono riguardare anche curiosità o dettagli inusuali riferiti all'argomento trattato perché, si sa, i ragazzi hanno una capacità accentuata di memorizzare particolari di gran lunga superiore alla nostra (provate a leggere con loro gli albi illustrati o i silent e ve ne accorgerete immediatamente). 


Ancora un video: Cristoforo Colombo di Francesco Guccini


Facciamo ascoltare in classe le parole della canzone Cristoforo Colombo di Francesco Guccini e stampiamo/scriviamone il testo.
Possiamo far realizzare un'attività a piccolo gruppo simile alla precedente, cercando di far individuare nel testo della canzone le informazioni di Colombo di cui siamo venuti in possesso, lasciando liberi i ragazzi di annotare le sensazioni e le emozioni che sembrano provare di fronte all'interpretazione della figura del navigatore genovese che si evince dalle parole di Guccini. Cerchiamo di far loro notare le espressioni poetiche o afferenti allo stato d'animo o all'evoluzione del personaggio, proprio come avviene quando usiamo strategie di comprensione profonda del testo narrativo o letterario, anche perché il testo musicale ne possiede le caratteristiche. Poi, come sempre, condividiamo tutto ciò che ne è venuto fuori.



Accantonando solo temporaneamente le fonti visive e iconografiche, passiamo ad analizzare a piccolo gruppo diversi tipi di documenti scritti, alcuni dell'epoca di Colombo, altri di periodi molto più recenti.
Qui qualche esempio di testo da analizzare e su cui far eseguire annotazioni per rilevare le inferenze o le diversità di interpretazione. Tali documenti verranno suddivisi tra gruppi diversi e ciascun gruppo esporrà ai compagni il contenuto letto e analizzato, così da dare avvio a riflessioni e discussioni che coinvolgano l'intero contesto classe.

Fonti scritte antiche e articoli divulgativi moderni a confronto
poi di nuovo fonti iconografiche


Possiamo far leggere stralci di fonti scritte dell'epoca rinascimentale tratte dal manuale di studio (le appendici a margine dei capitoli sulle scoperte geografiche le contengono sempre) o da libri riferiti a diari di viaggio del navigatore genovese o da pagine web di siti specializzati nella didattica della storia.
Nel contempo, i singoli gruppi possono svolgere approfondimenti da riferire al resto dei compagni su articoli di attualità riguardanti il significato assunto dalle spedizioni e dalle scoperte di Colombo alla luce delle più diverse interpretazioni.
Questi alcuni articoli interessanti:




Oltre alla lettura e all'analisi degli articoli e delle fonti scritte scelte, possono essere mostrate foto o immagini sulle quali indurre i ragazzi a compiere inferenze, connessioni, domande sia in forma orale che scritta attraverso semplici domande o spunti di riflessione da far annotare o su cui discutere:


Da cosa capisci che questa statua rappresenta Cristoforo Colombo?
Secondo te in quali nazioni o città potrebbero trovarsi statue di Colombo e perché?
Secondo te cosa sta indicando Colombo con la mano posizionata in quel modo?


Cosa rappresenta, secondo te, questa immagine?
Chi sono le persone sedute e cosa stanno facendo? Chi sono quelle in piedi e cosa stanno facendo?
Racconta in parole tue perché questi personaggi vengono rappresentati così
 e che legame c'è tra loro e l'avventura di Cristoforo Colombo


Dopo la discussione iniziale realizzata in forma meno strutturata, possono successivamente prevedersi momenti in cui i ragazzi si dividono in due schieramenti contrapposti che si affronteranno a suon di tesi e antitesi in una sfida di DEBATE.
Le sollecitazioni da cui partire possono prevedere i seguenti elementi di discussione:
- Come considerare gli esiti dell'avventura di Colombo
- Come considerare gli atteggiamenti di ribellione verso dei monumenti a personaggi controversi?
Vince il gruppo che riesce a sostenere davanti a una giuria le argomentazioni più convincenti.




Alle attività appena descritte possono essere aggiunte produzioni testuali di vario genere che, per apparire sia stimolanti che efficaci a consolidare le conoscenze apprese, dovranno essere sviluppate da tracce il più possibile vicine al vissuto dei ragazzi o comunque coinvolgenti dal punto di vista emotivo. La neuroscienziata Mary Helen Immordino-Yang afferma che "è neurobiologicamente impossibile costruire ricordi, impegnarsi in pensieri complessi o prendere decisioni significative senza emozioni. I processi emotivi e cognitivi interagiscono tra loro influenzando l'apprendimento e il ragionamento. Avere un efficace 'timone emotivo' è fondamentale, in particolare per fare in modo che gli studenti siano in grado di utilizzare la conoscenza in modo efficace"

Adesso scriviamo


Sulla base di quanto riportato, le produzioni scritte da richiedere ai ragazzi dovranno suscitare interesse e curiosità e potranno prevedere le scelta delle seguenti tipologie di testo:
- intervista impossibile a Cristoforo Colombo;
- un giorno in navigazione: resoconto di un viaggio immaginario sulla caravella di Colombo;
- racconto dell'arrivo di Colombo dal punto di vista dei nativi americani;
- diario di navigazione: un marinaio racconta una settimana a bordo con l'equipaggio;
- in una lettera cercare di farsi assumere come marinaio di bordo
- e se Colombo avesse davvero incontrato un mostro marino


Adesso giochiamo


Insistendo ancora sull'aspetto coinvolgente ed emotivo utile a rafforzare gli apprendimenti, e facendo  leva sull'inventiva, sul talento artistico e sulla creatività personale, proviamo a chiedere ai ragazzi di realizzare dei disegni, delle vignette, delle produzioni in cartone o in materiale di uso comune che abbiano come protagonista Colombo e le implicazioni delle sue scoperte.
Alcuni esempi di consegne da far scegliere:
- produzione di disegni e cartellonistica contenente itinerari e attrezzature di viaggio;
- riproduzione delle spedizioni di Colombo su carta nautica del tempo con utilizzo di stazioni di spostamento o arretramento e con caravelle segnaposto realizzate con guscio di noce, carta e stecchino;
- indovina gli alimenti e le ricette da realizzare prima e dopo la scoperta di Colombo: disegni, indovinelli e nuovi prodotti alimentari importati dall'America in Europa da realizzare su cartone o stoffa;
- vignette, fumetti, barzellette, slogan e meme tematici
Qui alcune immagini da mostrare e da cui poter trarre, se lo si desidera, qualche spunto di ispirazione.








Ultima attività, ma non certo ultima per importanza, la METACOGNIZIONE e la riflessione su quanto realizzato e appreso.
Rileggendo i post-it iniziali in cui erano stati appuntati dei pensieri sul nuovo argomento che ci accingevamo ad affrontare, i ragazzi annoteranno adesso le conoscenze più significative che a fine percorso sono riusciti ad apprendere e introiettare.
Le sollecitazioni saranno formulate con domande semplici, ma finalizzate a riflettere sui processi di pensiero e sulle fasi operative in cui tali processi sono stati coinvolti:
- cosa è stato fatto durante questo percorso: elenca i passaggi principali delle pratiche su cui abbiamo lavorato;
- elenca le conoscenze più significative e per te più interessanti conseguite a fine percorso;
- esprimi un tuo feedback su cosa è stato più divertente fare e cosa ti è risultato più noioso;
- esprimi un tuo feedback su cosa è stato più facile fare e cosa ti è risultato più difficile.

Conclusione metacognitiva e non solo...



Insomma...
- Che idea ti sei fatto di Cristoforo Colombo?
- Vorresti venire ricordato come lui, magari proprio con una statua eretta in tuo onore? 
Ecco, l'intera attività potrebbe concludersi così, facendo rispondere in modo libero e diretto. Perché le percezioni e le opinioni dei ragazzi vengono sempre espresse in modo autentico e veritiero. E spesso si rivelano essere anche le più logicamente sensate ( e il miglior feedback in assoluto per impostare le pratiche didattiche presenti e future).

giovedì 14 ottobre 2021

Incipit per tutti i gusti

 

L'INCIPIT - dal latino incipere che significa incominciare - rappresenta la parte introduttiva di uno scritto ed è una parte fondamentale del testo (il quale sappiamo essere diviso in INTRODUZIONE - SVOLGIMENTO - CONCLUSIONE).  Se l'incipit è ben scritto induce il lettore (in questo caso la prof!) a disporsi in modo benevolo verso quanto scritto, perché incuriosito e desideroso di proseguire la lettura. E questo vuol dire partire proprio col piede giusto!
Già, ma... come si fa a scrivere un incipit accattivante?
Vediamo adesso qualche modalità, partendo dalla traccia che avete sviluppato qualche giorno fa:

Nelle favole che abbiamo letto in queste settimane gli animali protagonisti hanno dei vizi e delle virtù, delle caratteristiche fisiche e caratteriali di cui a volte si vantano e di cui altre volte si vergognano, come, ad esempio, il corvo che viene beffato per la sua vanità o la zebra che si vergogna delle sue righe nere. Prova adesso a parlare di te e scrivi un testo in cui parli delle caratteristiche fisiche e caratteriali che ti piacciono e di cui vai fiero, ma anche di quelle che, invece, non ti piacciono e vorresti poter cambiare.

Qualche incipit è stato effettivamente originale, ad esempio questo di Damiano, in cui lui stesso ci appare in sala parto, appena nato e già "incerottato" come un personaggio degli Anime...


... però la maggioranza dei testi cominciano con la frase: "Ciao, io mi chiamo Emanuele (o Samuele o Mehdi)". Beh, sicuramente una frase vera ed immediata, però poco originale!
Vediamo, quindi, come rendere un incipit più accattivante dando un'occhiata a cinque suggerimenti, completi di testi modello da cui prendere ispirazione

1) Fai riferimento alle tue EMOZIONI e ai tuoi SENTIMENTI: il lettore sarà incuriosito e anche interessato a sapere ciò che provi. 
Parlare di me in un testo scritto mi dà sempre una certa emozione, ma ci proverò lo stesso.

 

 2) Perché non cominciare con una DOMANDA? Puoi anche scegliere di usare una domanda retorica (cioè una domanda di cui si sa già la risposta) perché solitamente crea un bell'effetto


Siete curiosi di conoscermi un po' più a fondo? Vi sembro una persona sicura di sé che non ha paura di niente? Beh, non è proprio così. E' vero che ci sono cose di me che mi piacciono tanto, ma molte altre, se solo potessi, le cambierei al volo.


3)   Se ti piacciono i PROVERBI, i MODI di DIRE, gli SLOGAN, le FRASI a EFFETTO e te ne vengono in mente alcuni che si adattano al tuo testo, inseriscili senza esitazione. Incuriosiscono e fanno comprendere che sai bravo/a a fare collegamenti e connessioni
Chi trova un amico trova un tesoro, recita un proverbio. Anche secondo me è così, infatti riesco facilmente a fare amicizia e questo è un lato del mio carattere che mi piace molto

4) Se hai fantasia, prova a inventarti un incipit il più possibile ORIGINALE e DIVERTENTE

Fosse per me, mi cambierei tutto da capo a piedi, dentro e fuori, ma non posso farlo e devo tenermi così come sono. A pensarci bene, qualcosa di me che non cambierei c'è.


5) Se non hai fantasia, VAI DRITTO al PUNTO, evitando il più possibile di essere troppo banale

Parlare di sé non è mai facile, ma dirò cosa mi piace del mio carattere e del mio aspetto e cosa no.


Provate a farvi venire in mente alcuni incipit seguendo questi consigli, poi condividiamo le idee che ne sono venute fuori.

Giulia: Essere o non essere oppure essere come me!

Gabriele: Meglio un cane amico che un amico cane. Io non ne ho molti di amici, ma li scelgo che mi piacciono e che si comportino bene con me. Non voglio amici cani, piuttosto rimango amico solo del mio cane.

Serena: C'è chi mi critica perché non ho molti amici, ma se ne ho pochi è perché li scelgo accuratamente.

Damiano: Io non cambierei niente di me, mi terrei proprio come mi ha fatto mamma!

Gabriele: Parlare di me non mi piace, ma devo farlo perché se non lo faccio prenderò un 5!

Giulia: Siete curiosi di conoscermi meglio? No? Vabbè, io vi parlo di me lo stesso oppure Sì? Allora seguitemi.

Bene! Adesso sì che ci siamo.
Ora riprendi in mano il tuo testo e prova a revisionarlo a partire proprio dall'incipit.
Mi raccomando: dovete suscitarmi una curiosità incontenibile!
Buon lavoro