domenica 27 novembre 2016

Mica solo geografia!

Studiare solo nel manuale?
Compilare schemi pieni di nozioni pronte ad essere dimenticate dopo solo qualche giorno?
Studiare Geografia senza lim, senza immagini, carte, fotografie, Google Maps?
Modestamente, non è da noi!

E come giustamente dice Luca nel suo rap:

C’è la GEOGRAFIA fatta per orientarsi
ma con Google Maps il viaggio può facilitarsi.
Rimane comunque una materia importante
perché se la sai di città ne puoi visitare tante.


Pronti? Via!

Cominciamo dal Regno Unito, fresco fresco di Brexit appena analizzata per la redazione di un articolo per il giornalino scolastico.

Immancabili le carte fisiche e politiche e la onnipresente carta muta, strumento assolutamente irrinunciabile per una buona padronanza della materia.





Morfologia, popolazione, economia... tutto ok, ma dopo la suddivisione di studio canonica, via libera alla creatività e a soddisfare la nostra curiosità!


Entriamo su Google Maps, Street view, e con l'omino giallo ci è permesso l'ingresso ovunque: Tower Bridge, Bukingam Palace, Wimbledon, Wembley Stadium...




E poi, oltre alle informazioni del manuale, approfondiamo pure l'aspetto che più ci va: folklore, cucina, monumenti, rituali, bandiera... 
Il tutto lo "sperimentiamo", come al nostro solito.

Valigia cartonata di Helena, Sophia, Sara, Alice contenente tutte le informazioni essenziali per conoscere il Regno Unito ed i suoi monumenti, compresi gli indispensabili passaporti



Torre di Londra riprodotta da Maria (in 3D) e da Andrea (in foglio A4)



Ancora un disegno: il mistero di Stonehenge (Giulia)

valigetta di Eleonora con immagini tipiche pop-up


lapbook di Alessandro G.

Il buonissimo cheese-cake di Giulia

i buonissimi biscotti cookies di Helena... ops.... foto scattata troppo tardi!!


E ancora tanti altri lavori: appunti sui nostri taccuini di viaggio, approfondimenti sul quaderno o in modalità digitale per ciò che riguarda il mostro di Lochness, la Scozia e il Galles, gli autobus a due piani, la guida a sinistra, i pub, la popolazione, la storia... e ciascuno nei modi che ritiene più congeniali.
Divertente no?

E' vero che, citando di nuovo Luca, tra le frasi dei suoi rap è pure uscita questa:

La prof Dragoni è la letteraria
ti manda a terra come un missile terra-aria

ma io faccio finta di non aver sentito.
Anzi... passiamo all'Irlanda!
Fantasticare su viaggi nell'isola verde, divertirsi a creare un proprio itinerario di viaggio, ascoltare una rilassante musica celtica e gustarsi la visione di una simpatica danza irlandese.
Ci verrebbe la voglia di partire subito!

Intanto guardiamoci questi video che l'idea di un meraviglioso viaggio in Irlanda ce la danno davvero!




Quindi... mettiamoci all'opera.
Prima scriviamo le nostre impressioni sui taccuini di viaggio che teniamo in classe e che ci servono per "stuzzicare" la nostra fantasia, poi rielaboriamo ciò che abbiamo appreso e gradito dell'Irlanda attraverso la modalità di lavoro che più ci corrisponde.
L'attività assegnata è così divertente che i ragazzi decidono persino di farci un video!
Basterebbe questo a far placare le polemiche sulla grande tragedia dei compiti assegnati per casa
Vi sembra che i ragazzi siano così disperati? :-)
Avvertenza: il video si può vedere solo se avete installata l'app Musically.


Questi i risultati: Irlanda riprodotta su cartone completa di informazioni essenziali. Carina, no?

lavoro svolto da Sophia, Sara, Helena e Alice

lavoro di Giulia

Va be', la beffa arriva dopo: verifica scritta su carta muta ed aspetti morfologici e socio-economici della regione britannica, ma tanto, a questo punto, una prova del genere non fa più paura a nessuno!!
Regno Unito ed Irlanda sono ormai diventati di casa... pardon... di classe! ;-)

Aggiornamento: compito andato molto bene!! c.v.d. ;-)

Bene! Via con la Francia!!
Mappe generali su morfologia, popolazione, economia... e poi via le pareti dell'aula e progettazione di un itinerario di viaggio!!
Partiamo da un catalogo reperito in agenzia turistica...



scegliamo l'itinerario che più ci colpisce...




Quindi: al lavoro!



e, per gustarci i sapori della Francia anche se siamo rimasti in Italia, facciamoci una bella scorpacciata di crepes alla marmellata e alla Nutella cucinate da Alex...


e, nei giorni successivi, le specialità della novelle cousin aumentano a vista d'occhio!


testimonianza inequivocabile che i dolciumi sono stati fatti direttamente dai ragazzi ;-)

Sophia all'opera nella sua cucina
ed hanno cucinato anche Sara, Helena, Alice e Alessandro G.

Ognuno ha comunque approfondito l'aspetto della Francia con la metodologia ritenuta più congeniale: appunti sul quaderno (ad es. Riccardo P.), presentazioni in power point (Alessandro R., Alecsandru B., Riccardo E.) e ancora...

lapbook Riccardo

lapbook Eleonora

pop-up di Maria

Tour Eiffel 3D illuminata
di Alice, Giulia, Christian e Alessandro G.
insieme ad una riproduzione della Francia in cartone


e ad una testimonianza del lavoro svolto in  modalità cooperativa


e ancora Tour Eiffel in 3D doubleface di Sofia, Sara ed Helena: versione giorno...

 ...e versione notte con illuminazione 

Che meraviglia!
La creatività e la fantasia per loro non ha confini!
La verifica sulla Francia successiva al lavoro svolto?
Il motto è "Noi non ti temiamo!"
Au-revoir!!

Ma i lavori creativi sono stati un crescendo di originalità e fantasia, tanto da arrivare ad allestire una mostra che sintetizzasse un po' tutta l'Europa con le ricostruzioni fatte dalle nostre mani.
Solo qualche foto di esempio:

Germania con boccale di birra (Helena e Sara)

Germania e Spagna interpretati da Alice

casetta tedesca di Alex e Andrea

Germania e Spagna di Giulia

Germania in cucina con Sophia

toro come simbolo della Spagna (ancora Sophia)

casa di Mozart (Austria)  realizzata da Sophia, Helena e Sara

cartellone sull'Albania eseguito da chi in questo stato c'è nato
(Christian e Arbi)

mulino a vento per simboleggiare i Paesi Bassi
costruito interamente a mano da Alice e Giulia

qui Alice e Giulia al lavoro

qui l'immancabile sosta culinaria con 
dolci austriaci, formaggio olandese e torta salata albanese
(con sottofondo di musiche provenienti dall'Albania)

A breve, foto della mostra allestita.

Intanto... work in progress...






 

Enrico VIII e le sue mogli


Lezione di storia sul re d'Inghilterra Enrico VIII Tudor, figura troppo carismatica per essere relegata ad un paragrafo di neanche mezza pagina.
No no, non ci sta bene, lo vogliamo conoscere meglio.
Al potere nella prima metà del 1500, fondatore della religione anglicana, supremazia in ambito religioso sullo stesso pontefice, scontro con papa Clemente VII che, poveretto, mica poteva annullare il suo matrimonio con Caterina d'Aragona vista la parentela di costei con il cattolicissimo imperatore Carlo V e soprattutto visti i suoi genitori, quella Isabella di Castiglia e quel Ferdinando d'Aragona che più cristiano-cattolici di così non si può?
E allora, avanti con una nuova religione! Il re Enrico, pur di sposare un'altra donna, Anna Bolena, e di lasciare la moglie, Caterina d'Aragona, chiama l'arcivescovo di Canterbury, si fa annullare il matrimonio da lui, infischiandosene alla grande di quanto si opponesse il papa, e via... vita nuova, religione nuova!
Ma come mai tanta fretta di sposare la Bolena?
Semplice: il mancato arrivo del figlio maschio!
Caterina aveva dato alla luce una bambina, Maria (attenzione, perché dopo qualche anno verrà soprannominata "La Sanguinaria"), e la nuova moglie Anna Bolena darà alla luce... un'altra bambina! Elisabetta, la futura grande Elisabetta I d'Inghilterra, quella dello splendore imperiale, coloniale, artistico, culturale del regno.
E allora, fuori anche questa moglie! Enrico VIII se ne libera barbaramente e a lei seguiranno altre 4 donne, per un totale di 6 mogli! Un bel record! Ma nessuna le darà il figlio maschio tanto desiderato, o meglio, la terza moglie un maschio lo partorirà davvero (e di parto pure morirà), però sarà un bambino gracile e deboluccio che morirà a soli 16 anni senza praticamente regnare affatto.

Qui una simpatica animazione della vicenda matrimoniale di questo particolare regnante:

 
Va be', un tipo come questo mica lo possiamo citare nel corso di qualche verifica e poi niente più?
Troppo originale, in qualche modo va ricordato!
Ci mettiamo al lavoro per farlo.
 
Intanto, partiamo con attività di scrittura creativa che rielaborino, rivedano e ribaltino la sua storia personale. Si sa, scrivere e fantasticare non fa mai male.
 
C’era una volta Enrico VIII che era sempre stato un assassino truffatore: cercava di sposare mogli ricche per poi rubar loro il denaro ed ucciderle. Ad un certo punto però la sua vita cambiò. Un giorno stava per uscire di casa da una delle sue mogli con il denaro, ma la donna lo fece arrestare e segregare. Nelle secrete lei gli disse che era una strega e che gli avrebbe fatto un incantesimo, ovvero che non avrebbe avuto pace con le sue donne. Prima di tutto sposò Caterina d’Aragona, poi Anna Bolena e le amò tantissimo tanto che a ogni anniversario regalava loro un anello. Dopo di loro sposò anche altre donne e a tutte regalò gioielli e palazzi. L’ultima moglie, Caterina Parr, era molto amata da Enrico VIII ma a causa della sua folle gelosia fece scoppiare una guerra tra l’esercito del marito e gli eserciti che dovevano difendere le mogli precedenti. Molti soldati di Enrico VIII morirono, ma alla fine vinsero loro e fui lui stesso ad uccidere due delle sue mogli. A fine battaglia Enrico E Caterina si stavano per abbracciare, ma venne uccisa da un soldato che voleva vendicare le mogli morte. Enrico cadde in depressione, si segregò in casa, diventò pazzo di dolore e chiese di farsi decapitare dalle sue guardie. Questa fu la morte del grande re.
(Maria M. – 2D)

C’era una volta in un castello un giovane principe, bello, dolce e affascinante di nome Enrico. Era un ragazzo impavido a cui piacevano le avventure di qualsiasi tipo. Un giorno, mentre passeggiava in paese, sentì delle storie terrificanti su una strega che rapiva giovani fanciulle per rubare loro la giovinezza, allora il principe, armato di spada e scudo, in sella al suo cavallo parte per salvare le fanciulle ed uccidere la strega. Dopo due giorni di viaggio in una foresta vede una capanna diroccata, si avvicina di soppiatto e vede dalle finestre delle ragazze legate ed una strega che si avvicinava alle fanciulle con un pugnale. Allora Enrico con un balzo entra dentro la casa e, sguainando la spada, affronta la strega e riesce ad avere la meglio, ma la strega prima di morire gli lancia un maleficio:
“- Tu diventerai un uomo crudele, cinico ed assassino, avrai molte moglie che però non ti daranno l’erede maschio desiderato e morirai giovane tra agonie e dolori strazianti. Questo sarà il tuo destino!”
Dopo molti anni la maledizione si avvera: il principe Enrico diventa il re inglese Enrico VIII, sposa 6 mogli e nessuna di esse riuscì ad assicurare quell’erede maschio che avrebbe tenuto in vita la dinastia Tudor e morì giovane a causa di una ferita ad una coscia.
(Riccardo P. – 2D)

Il popolo inglese si ribellò al proprio re, ovvero Enrico VIII. Si riunì in assemblea al centro della piazza del paese e decise che ci sarebbe stata una rivolta contro il re a causa del comportamento malvagio da lui tenuto nei confronti dei sudditi. Prima il re era un brav’uomo, ma improvvisamente era diventato cattivo e scostante con tutti. Andarono tutti verso la corse reale e videro nel giardino di palazzo il re che stava per far uccidere la moglie Jane Seymour. Si accorsero che Enrico VIII aveva una rabbia irrefrenabile e provarono a gridargli di non uccidere quella donna che con loro si era sempre comportata bene e lo pregarono di tornare ad essere il re onesto che era prima di cambiare improvvisamente. A quelle parole Enrico VIII quasi si risvegliò, rispose che avevano ragione e che voleva tornare ad essere quello che era sempre stato, ovvero un re corretto e degno del suo popolo. Da quel giorno Enrico tornò ad essere un bravo re e anche un bravo marito, disponibile e gentile con tutti.
(Luca R. – Sara A. – Alecsandru B. – 2D)

C’era una volta un giovanissimo re di nome Enrico VIII. Un giorno la bella figlia di Ferdinando d’Aragona ed Isabella di Castiglia si innamorò di lui, tanto da sposarlo. Il re voleva un figlio maschio, ma dalla loro unione nacque una femmina. Enrico era così arrabbiato che voleva ucciderla! Una sera, mentre Caterina non era in stanza con lui, entrò nella camera della piccola con un coltello. Appena si avvicinò alla bambina un raggio di luce lo accecò e, appena si riprese, si ritrovò davanti un enorme drago. Enrico ebbe molta paura e cominciò ad urlare, Caterina lo sentì e corse subito in camera dalla bambina. Appena aprì la porta vide il drago che stava ingoiando il suo adorato marito. Il drago spiegò alla donna che era stato incaricato di essere il difensore dei bambini e che suo marito avrebbe voluto uccidere la loro figlia, così era stato costretto a punirlo. Salutò Caterina e scomparve lasciando nella culla, sana e salva, la bambina. Diventerà una regina molto famosa.
(Alessio B. – 2D)

C’era una volta un giovanissimo re di nome Enrico VIII. Un giorno la bella figlia di Ferdinando d’Aragona ed Isabella di Castiglia si innamorò di lui, tanto da sposarlo. Il re voleva un figlio maschio, ma dalla loro unione nacque una femmina. Enrico voleva uccidere la bambina, ma lei si trasformò in unicorno e scomparve. Per questo motivo i due divorziarono. Credevano di aver perduto per sempre la loro figlia. Avevano però entrambi questo pensiero: dove sarebbe finito l’unicorno? Dopo diversi anni la loro figlia ricomparve e diventò una delle regine più famose di tutta l’Inghilterra.
(Alice N., Riccardo E., Helena P. – 2D)

Tanto tempo fa un giovane re, bello e buono di nome Enrico VIII, fece arrestare una strega malvagia. Con l’aiuto di alcuni complici, la strega riuscì a scappare dalla prigione. Dopo esser tornata nella sua capanna lanciò un incantesimo contro il giovane re. Enrico di diventò un uomo brutto e crudele e uccise una dietro l’altra tutte le sue mogli. Un giorno il re venne punto da un calabrone inviato da una fata giovane e bella. Questo fatto lo fece risvegliare dall’incantesimo e, per il dispiacere di aver ucciso delle donne innocenti, fece uccidere la strega che le aveva lanciato il maleficio. Dopo una settimana Enrico prese in moglie la fata buona e tutti vissero felici e contenti.
(Giulia Z. – 2D)

C’era una volta un re che era sposato con una regina religiosissima e bellissima e che desiderava ardentemente un figlio maschio, ma gli nacque una bambina, così, infuriato, lasciò la moglie e ne prese un’altra. Disperata per essere stata lasciata, Caterina crebbe la bambina, che si chiamava Maria, con tanto amore. Quando Maria diventò grande volle vendicarsi del padre, lo cercò ovunque fino a che lo trovò in un bosco a riposarsi. Piena di rabbia, fu avvolta da una nube nerastra e si trasformò in un mostriciattolo. Il padre, impaurito, chiese scusa per il male che le aveva fatto e, preso dal panico, se ne scappò a gambe levate.
(Sophia G. – 2D)

C’era una volta un re molto bello ma un po’ robusto che si sposò 6 volte: la prima con una bella donna di nome Caterina d’Aragona, da cui ebbe una figlia soprannominata “Maria la Sanguinaria”, poi con Anna Bolena, da cui ebbe un’altra figlia di nome Elisabetta, poi con Jane Seymour, che dette alla luce un figlio maschio che però morì sedicenne. Poi ci fu Anna di Cleves da cui chiese presto il divorzio perché la considerava troppo brutta, inoltre ci fu Caterina Howard, diciottenne e molto più giovane di lui, infine ci fu Caterina Parr, molto religiosa, ma divorziò anche da lei. Un giorno una maga, per punirlo di come aveva lasciato velocemente tutte le sue mogli, gli fece un incantesimo perché pensava che così avrebbe imparato la lezione. Diventò brutto e cattivo, tanto che nessuno voleva più avere niente a che fare con lui. Il re dovette lasciare il paese e morì in povertà.
(Eleonora D’A. – 2D)

  

 
Nel 1500 in Inghilterra regnava la dinastia dei Tudor. Enrico VIII Tudor era un re buono e giusto con il popolo. Un giorno un sortilegio di una strega lo rese un uomo mostruoso e brutale e arrivò a rinchiudere sua moglie nella torre solo per motivi politici e, quando si annoiava di una donna, la faceva uccidere. Il sortilegio finì quando una donna di cui era innamorato gli diede un figlio maschio che sarebbe diventato suo erede e che regnò per tanto tempo. Da allora il re tornò ad essere buono  e giusto.
(Marco P. – 2C)
C’era una volta un re buono di nome Enrico VIII Tudor. Intorno a lui c’erano tante donne che lo corteggiavano, ma un mago malvagio, di nome Trementino, era molto geloso di lui e voleva che mogli del re diventassero sue. Trementino aveva in mente di trasformare Enrico VIII in Barbablù, un gigante spietato che avrebbe spaventato le moglie che si sarebbero così fidanzate con lui, e lo fece. Le mogli si spaventarono per la trasformazione di Enrico, ma non volevano per questo sposare Trementino! Il mago allora lanciò loro un incantesimo che le fece innamorare. Una fata buona vide tutta la scena e decise di togliere l’incantesimo alle donne, poi fece tornare Enrico VIII come prima, così le donne tornarono da lui e vissero tutte insieme felici e contenti.
(Giulio S. – 2C)
C’era una volta un re di nome Enrico VIII che voleva un figlio maschio per far proseguire la dinastia dei Tudor. La prima moglie fece una femmina e allora lui la lasciò; la seconda fece un maschio, che però morì molto giovane, la terza e la quarta partorirono di nuovo delle femmine, la quinta fece un maschio molto bello ma fragile di salute, ma il re non era ancora contento. Si risposò ed ebbe un figlio come voleva lui. Una volta morto il re, il figlio, chiamato anche lui Enrico in onore del padre, prese il posto di Enrico VIII e regnò per molto tempo.
(Vanessa C. – 2C)
Un re di nome Enrico VIII si sposò tante volte e tutte le volte lasciava le sue mogli. L’ultima moglie era molto religiosa, di buon carattere e lui gli voleva bene, così non la lasciò e non la fece uccidere. Quando lui morì tutta l’eredità passò a lei.
(Giacomo G. – 2C)
Un re di nome Enrico VIII voleva divorziare dalla moglie e disse al papa se fosse stato possibile. Il papa disse che si sentiva vecchio e che avrebbe dato tutti i suoi poteri al re ed Enrico accettò. Una volta avuti i poteri, andò dalla moglie per lasciarla, ma un mago glielo impedì perché dimostrava di usare subito il potere religioso del papa in modo sbagliato. Lo trasformò in re buono e onesto che, per farsi perdonare di quei pensieri cattivi, donò molti soldi alla chiesa.
(Sharma P. – 2C)
Tanto tempo fa c’era un re bello, buono e ricco. Era apprezzato da quasi tutte le donne del reame e gli uomini erano gelosi di lui perché le donne non li calcolavano nemmeno. Tra questi uomini gelosi c’era anche un mago molto crudele, che decise di trasformare Enrico VIII, il re bello e buono, in una persona brutta e sgarbata. La trasformazione sarebbe avvenuta di notte, mentre il re dormiva, così non si sarebbe potuto accorgere di niente. Quella notte avvenne la magia e la mattina seguente il re aveva un aspetto orribile e anche nel comportamento era diventato insopportabile. Le donne gli si allontanarono e cominciarono ad aver paura di lui. Gli uomini del regno erano tutti contenti. Il re però non capiva cosa gli fosse successo e volle capirci fino in fondo. Qualche giorno dopo il re arrivò ad essere scomunicato perché arrivo ad offendere anche il papa! La regina delle magie, però, decise di annullare il suo incantesimo, così le donne ripresero ad amarlo e anche il papa lo perdonò. Enrico VIII riuscì a scoprire chi era stato l’uomo che gli aveva fatto l’incantesimo e lo fece impiccare. Gli uomini ebbero paura e non lo disturbarono più. Le donne continuarono ad amarlo, qualcuna anche lo sposò, ma presto dovettero anche divorziare da lui perché un brutto carattere lo aveva davvero.
(Elena P. – 2C)
La storia ci dice che Enrico VIII avesse ucciso due mogli decapitandole, ma esse, dopo qualche anno, furono viste in giro per Londra vive e vegete, quindi tutti si resero conto che non erano state uccise. Enrico VIII confessò che aveva fatto finta di ucciderle perché alla fine aveva provato rimorso, ma aveva fatto credere che lo avesse fatto.
(Michele D.V. – 2C)
Il re Enrico VIII che desiderava tanto un maschio, si sposò con Caterina d’Aragona. Dopo vari tentativi per avere un figlio, esso nasce, ma nasce femmina. Dalla rabbia Enrico uccise Caterina e dopo qualche minuto ebbe una specie di “flash”: sarebbe diventato un “ammazzatore” di mogli! Le donne con lui non avrebbero durato più di un mese, o scappavano o venivano uccise.
(Giuseppe M. – 2C)
C’era una volta un principe gentilissimo che, diventando re, si trasformò: divenne una persona avara, crudele e gelosa di tutti. Voleva da tempo un figlio maschio, ma sua moglie non riusciva a darglielo, così decise di accusarla ingiustamente e di rinchiuderla nella torre di corte. Per anni se ne stette solo e diventò sempre più cattivo. Un giorno una donna arrivò a palazzo e subito si innamorò di lui. Enrico decise di sposarla subito, ma lei era troppo gentile ed altruista e non sopportava che suo marito avesse un carattere così pessimo. Decise di cambiarlo e ce la fece. Il re, per accontentare la moglie, tornò gentilissimo come un tempo.
(Gabriele C. – 2C)
Un re di nome Enrico VIII era famoso in tutto il regno per la sua bontà e la sua magnanimità. Tutti lo adoravano e, dato che non era sposato, era amato da tutte le dame e le nobil donne del reame. Il re però era decisamente vanitoso e per il suo narcisismo fu colpito da un incantesimo lanciato dagli gnomi del bosco: durante la notte gli facevano crescere una orribile barba blu! Tutte le donne che venivano sedotte e che scoprivano il segreto della sua barba venivano crudelmente uccise. Un giorno il re, durante una passeggiata nel bosco, cadde da cavallo e perse i sensi. In quel momento gli apparvero in sogno gli stessi gnomi che gli avevano fatto crescere la barba con un incantesimo e gli spiegarono il motivo di quella punizione. Gli gnomi lo avrebbero fatto risvegliare e lui si sarebbe reso conto del suo comportamento e sarebbe diventato meno vanitoso e più modesto. Gli gnomi, dopo alcuni mesi e dopo aver verificato il buon comportamento del re, gli fecero sparire la brutta barba blu per sempre. Il re conobbe una bella principessa da cui ebbe dieci figli, quante le donne che aveva ucciso, e l’undicesimo figlio, che diventò il suo successore, si chiamò Celeste, in onore della sua vecchia barba blu.
(Riccardo S. – 2C)
C’era una volta un re, Enrico, che era una persona gentilissima e desiderava tanto avere una figlia femmina. Si sposò con Caterina, figlia del re e la regina degli Orcoblù, una civiltà di uomini primitivi ancora esistente in Romania. Era una ragazzina tanto graziosa, amante dei fiori e delle farfalle. Ebbe con Enrico due figlie gemelle che però morirono all’età di 5 anni nel corso di un litigio su chi doveva passare avanti in uno slittino fatto con assi di legno, si strapparono i capelli, si picchiarono, svennero e morirono assiderate al freddo. Enrico e Caterina ebbero anche un figlio maschio che diventò il re di Firenze. Caterina fu “rubata” a Enrico da suo cugino, che la volle come moglie. Quando si sposarono Enrico aveva 19 anni e la loro storia durò 7 anni. 4 giorni dopo la fine del suo matrimonio Enrico sposò Anna Bolena, una serva di corte da cui ebbe tre figli maschi. Dato che i maschi proprio non li voleva, decise di lasciarla. La loro storia durò 3 anni. La terza moglie, Jane Seymour, partorì 7 figlie femmine, di cui 5 affogarono tra le onde del mare; le 2 rimaste da grandi si sposarono con due fratelli americani e andarono a vivere a Chicago. Il matrimonio tra Enrico e Jane durò 26 anni finchè Anna morì di gotta. Qualche mese più tardi Enrico sposò Anna di Cleves che non partorì alcun figlio perchè era musulmana e lui cristiano-anglicano: Enrico voleva battezzare i figli alla nascita ma lei no, così  divorziarono dopo appena 3 mesi. Caterina Howard, la penultima moglie, aveva 63 anni ed ebbe, nonostante l’età avanzata, 1 figlia femmina che diventò regina d’Inghilterra. La sua storia con Enrico durò solo 1 anno perché Caterina lo aveva tradito e lui la ripudiò. Ed infine l’ultima moglie che Enrico uccise dopo un mese di matrimonio per depressione,  Caterina Parr. Enrico si ritrovò alla fine da solo perchè le sue 3 figlie femmine e i suoi 4 figli maschi erano andati a vivere lontano.
(Sofia B. – 2C)
C'era una volta un giovane re che viveva in un castello in Inghilterra di nome Enrico VII, era bello e buono ed era sposato con Caterina d'Aragona con la quale aveva un rapporto ottimale e dalla quale voleva un figlio maschio. Un giorno, mentre pranzavano, Enrico ricevette visite di un soldato, il quale gli portò una bottiglia di liquore fatta con sambuco e mirto. Dopo aver bevuto il liquore  incominciò a diventare aggressivo e di colore blu, tanto che prese il nome di Barbablù e allora uccise la moglie.  Enrico, dispiaciuto di tale gesto e non potendo stare solo, dopo un po' di tempo, andò alla ricerca di una nuova moglie, e trovò una donna di corte di nome Anna Bolena; anche con questa all'inizio tutto procedeva per il meglio, ma ogni volta che beveva il liquore veniva colto da sensazioni di aggressività e anche questa volta uccise la moglie. Il giorno dopo si rimise alla ricerca di una nuova moglie e incontrò Jane Seymour, nei confronti di lei era amoroso e premuroso perché gli aveva dato un figlio maschio che per lui era tutto, ma essa morì durante il parto. Barbablù decise ancora una volta di trovare moglie. E così incontrò Anna di Cleves, ma con lei la vita era infelice e triste perciò decise di mandarla via. Ancora una volta decise di andare alla ricerca di una nuova moglie e incontrò Caterina Howard, ma scoprì che aveva un amante e preso da tanta rabbia la decapitò. Barbablù ancora una volta si mise alla ricerca di una nuova moglie e incontrò Caterina Parr, era bella dolce e amorevole e lei gli dette due figlie femmine ed un figlio maschio. Un giorno Caterina si accorse che quando beveva il liquore gli dava allucinazioni perché era allergico al mirto. Da  quel giorno Barbablù non bevve più liquore e vissero nel loro castello felici e contenti.
(Sofia M. – 2C)
 
 
 
Scrivere, riflettere, inventare, creare... tutte attività che ci piace ogni volta sperimentare.
Leggiamo, a turno e in piena libertà, il libro "La storia di Enrico VIII e delle sue sei mogli" contenuto nella nostra bibliotechina di classe, poi, sulla base delle informazioni finora apprese, proviamo a creare qualche minisceneggiatura teatrale.
 
Qui un esempio, semplice ma efficace perché giocato su battute scherzose, giochi di parole sul cognome Bolena e tanto charme dei ragazzi che interpretano il loro lavoro.
 
 
La fantasia non ci pone limiti: realizziamo da soli anche le scenografie. Servono solo dei cartoni e un po' di abilità nel disegno.
 
la prima sagoma riprodotta su involucri di biscotti
 
le altre riprodotte direttamente su cartone
 
Le cose si fanno sempre più interessanti:  perché non pensare di creare una sceneggiatura vera e propria? I referenti del progetto audiovisivi di istituto apprezzano i nostri lavori e la scenografia di Ginevra finisce direttamente trascritta sul programma Celtx, una applicazione professionale propedeutica alla messa in scena di spettacoli di un certo spessore. Wow!!
E in classe, intanto, continuano le recitazioni e gli schetck dei ragazzi in attesa di delineare bene il filmato o la messa in scena da realizzare in via definitiva.
 
 

work in progress ;-)

Ma il divertimento con i Tudor continua...
Maria La Sanguinaria, Maria Stuart, Elisabetta I... sorellastre che si appoggiano, una muore dopo soli 5 anni di regno (e meno male, diranno i sudditi...), l'altra, la grande Queen Elisabetta, rimarrà al trono per quasi 50 anni e che regno ne tirò fuori!!! Shakespeare, compagnia delle Indie, economia alle stelle, il fascino dei corsari, la vittoria sull'Invincibile Armata di Filippo II di Spagna (e meno male che il re spagnolo l'aveva chiamata invincibile... che beffa!). E la cugina Stuart decapitata... L'avreste mai detto che studiare storia sarebbe stato avvincente come seguire un intera soap opera televisiva?
Già fare una mappa concettuale con questi intrighi diventa divertente.

 
 
E produrre degli elaborati scritti, stile telenovelas, ancora di più! Qui alcuni esempi:
 
 
telenovelas di Ginevra
 

Telenovelas: i Tudor (ep. 5)

Elisabetta I: Maria ti prego non morire
Maria I Tudor: mi dispiace, ma non c’è più niente da fare, ti lascio il regno, mi raccomando governalo bene.
Filippo II: visto che Maria è morta, mi sposerò con Elisabetta.
Maria: ma guarda un po’, sono appena morta e subito, ne cerca un’altra.
Elisabetta I: No Filippo, io non ti voglio sposare, né vorrò sposare nessun altro.
R. Dudey: In realtà vorresti sposare me non è vero?
Elisabetta I: Già, peccato che hai già una moglie.
Elisabetta I: Francis Drake, continua ad attaccare le navi merci Spagnoli
F.Drake: Si mia signora.
Filippo II: Basta! Sono stufo di questi corsari e dal tuo rifiuto ostinato di rimettere il cattolicesimo in Inghilterra, hai pure ucciso Maria Stuart. In più hai anche aiutato i Paesi Bassi, in rivolta contro il mio Impero. Non posso tollerare tutto questo, ma ora con la mia invincibile armata conquisterò l’Inghilterra e nessuno mi potrà fermare.
Maria Stuart: Forza Filippo, vendica la mia morte!
Elisabetta I: Ah, ah, ah, la  tua “Invincibile armata” è stata appena sconfitta dalla mia ben più forte flotta!
Filippo II: me la pagherai!!
(Alessandro R. - 2D)

 
E poi gli intrighi sono sempre attuali, ci sembra quasi di vedere dialogare questi personaggi via wapp.
Quasi? Togliamolo pure!