giovedì 5 gennaio 2017

Addentriamoci nel "Secolo dei Lumi"...

Iniziamo il nostro percorso in uno dei periodi storici più sovversivi di tutti i tempi: l'ILLUMINISMO o SECOLO DEI LUMI
Siamo nell'XVIII secolo (numero romano che corrisponde, in numeri arabi, agli anni del 1700... tanto sapete che questa conversione dei secoli la chiedo fino allo sfinimento) e l'Europa si appresta a vivere un periodo di intenso fermento culturale da cui scaturiranno conseguenze rivoluzionarie e ancora oggi riscontrabili nella realtà attuale.
I concetti che studieremo, sono sicura, ci faranno riflettere e discutere, li sentiremo "nostri", li considereremo ottimi spunti per agire nel presente, in una parola li apprenderemo appieno.
 
Cominciamo con una consegna in modalità flipped, ovvero una semplice attività da svolgere a casa per giungere in classe già consapevoli dell'argomento di cui discuteremo e sul quale verranno svolti i necessari approfondimenti: visione dei primi 5 minuti del video inserito sotto (realizzato dalla docente Chiara Spalatro, che ringrazio vivamente e con me anche i ragazzi):
 
 
 

In aula abbiamo puntualizzato con attenzione i fondamenti del movimento, ovvero l'importanza di saper usare bene il LUME della RAGIONE per ottenere il PROGRESSO e la FELICITA' UMANA.
Chi può usare la ragione per conseguire tali bellissimi scopi?
La risposta è di una innovazione senza precedenti ed è importante comprenderne la reale portata: TUTTI!
Ci siamo resi conto fino in fondo cosa significhi un'idea del genere?
Proviamo a fare un po' di brainstorming. Dalla discussione emergono alcuni aspetti:
 
  • tutti sono in grado di usare la ragione, dal re allo schiavo, dal nobile al contadino;
  • tutti hanno diritto alla felicità, dal re allo schiavo, dal nobile al contadino;
  • tutti devono avere le stesse opportunità per ottenere il miglioramento personale;
  • tutti possono concorrere, usando correttamente la ragione, al progresso della società.

Tutto ciò significa LIBERTA' di scelta, UGUAGLIANZA tra gli UOMINI e RICONOSCIMENTO di PARI DIRITTI.
Concetti scontati?
Per noi, forse (e neanche tanto...), ma se li collochiamo nel contesto in cui vennero enunciati scontati non lo erano affatto!
Quanti in questo secolo tra  coloro che gravitavano - e gravavano - attorno alla reggia di Versailles del Re Sole erano interessati alla felicità del popolo? Chi riteneva che potessero mettersi nello stesso piano un ricco ed un povero? Quanti riconoscevano parità di diritti tra un ricco ed un povero? Quanti ritenevano di dover concedere libertà di scelta ad uno schiavo?
La risposta è una sola: NESSUNO!
Ecco la novità apportata dagli Illuministi: essi si riuniscono per discutere di questioni universali, per far riflettere i regnanti, per dare il giusto riconoscimento a chi fino ad ora aveva dovuto piegarsi alla volontà altrui, magari con la giustificazione che trattavasi di ordine gerarchico voluto da Dio, e lo fanno riunendosi in circoli o nei caffè e cercando di far diffondere le loro idee attraverso i giornali.
Occorre essere consapevoli di quanto siamo in debito con loro e, anche se il capitolo sul secolo dei lumi occupa poche pagine del nostro libro, riconosciamogli il rilievo che si merita.

Abbiamo detto ad inizio pagina che l'argomento avrebbe avuto tanti contatti con l'attualità.
Cominciamo, spero, a capirne il motivo, vero?

Riflettiamo sulle parole di Mandela e di Gandhi, due grandi uomini vissuti nel XX secolo.
Non vi riscontriamo affinità con ciò che dicono gli illuministi? Ma certo che sì!




Attività di circle time per poter discutere ed ascoltare in maniera più agevole ciò che dicono i compagni.  Considerazioni emerse:
  • Mandela, affermando che l'educazione è il grande motore dello sviluppo personale, crede nel miglioramento sociale di ogni persona che, anche se di umili origini, deve avere le stesse possibilità di riscatto e di avanzamento sociale riservate a chi è più ricco;
  • Anche Gandi dice che quando ognuno di noi migliora, migliora con lui anche il pianeta;
  • Riscontriamo di nuovo la ricerca della felicità di cui parlavano gli illuministi;
  • Se un uomo si realizza nella società e gli è permesso di uscire da uno stato di emarginazione sicuramente può aspirare ad essere più felice;
  • Riscontriamo di nuovo la fiducia nel progresso di cui parlavano gli illuministi;
  • Il progresso è inteso sia in senso personale che globale, progresso, cioè, dell'intera società;
  • Il progresso personale è sempre positivo, quello globale può avere dei lati negativi, come la dipendenza dalle apparecchiature tecnologiche e l'impoverimento delle relazioni interpersonali sempre dovuto alle stesse; dall'altro lato, però, pensiamo a cosa può significare tornare ad una vita senza le invenzioni che ci hanno facilitato l'esistenza: elettricità, illuminazione, riscaldamento, acqua corrente... Che incubo!
Vediamo di elaborare un po' di appunti su questo movimento che, come premesso, si mostra essere così ricco di spunti su cui riflettere

 


Kant, uno dei filosofi più famosi di tutti i tempi e vissuto proprio nel secolo dei lumi, ha scritto due parole importantissime che sono divenute quasi una sorta di motto dell'Illuminismo:
 "Sapere aude", ovvero abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza
Di nuovo brainstorming: cosa significa questa frase? Vediamo ciò che esce da tale sollecitazione:

  • pensare con la propria testa senza farci condizionare da ciò che dicono gli altri;
  • non credere sempre a ciò che ci propinano i mass media o a ciò che viene ritenuto vero "per sentito dire";
  • non rimanere passivi di fronte alle notizie del tg, ma ragionare e documentarsi prima di parlare;
  • cercare soluzioni ragionevoli ai problemi che ci vengono posti;
  • nelle situazioni in cui potremmo facilmente cedere dimostrare coraggio e non fare certe scelte se non vogliamo;
  • non fare una cosa solo perché la fanno tutti, ragioniamo da soli.
Beh.. direi che ci siamo!
State usando la vostra intelligenza per ragionare con la vostra testa.
Gli illuministi ne saranno orgogliosi!

Riflettiamo di nuovo sulle parole di Gandhi.
Di nuovo parallelismi con ciò che affermavano gli Illuministi? Esattamente.


Adesso proviamo a pensare a dei personaggi che nella vita hanno dimostrato di usare con coraggio la loro intelligenza per risollevarsi da una situazione di svantaggio o per cercare di risolvere una situazione che portasse al bene comune.
Chi ci viene in mente? Nuovo brainstorming...

I nomi che vengono fuori sono diversi: Nelson Mandela, Malala Joussef, Mahatma Gandhi, Martin Luther King, Albert Einstein, Galileo Galilei, ma anche Antonio Ligabue, Papa Giovanni Paolo II, Stevie Wonder, Beatrice Vio, Alex Zanardi, Pelè, Niki Lauda, Bill Gates, Bethany Hamilton, solo per citarne alcuni...
E a questo punto i ragazzi fanno ricerche ed approfondimenti personali sui personaggi che li hanno maggiormente colpiti.
Questo, ad esempio, è un video creato da Filippo (2C) sulla vita del ciclista Vincenzo Nibali



Tra questi, una delle personalità che maggiormente colpisce è quella di Martin Luther King.
Approfondiamo? Certo che sì!
Bibliografia essenziale, principi ideologici, dibattitti su uguaglianza e parità di diritti, ma anche ascolto della canzone degli U2 "Pride" dedicata proprio alla figura del grande attivista statunitense


 
 
Il suo famoso discorso tenuto a Washington il 28 agosto 1963 che inizia con le famosissime parole "I have a dream..." ha infine dato lo spunto per farci riflettere, non solo sulla società sognata da Martin Luther King, ma anche sui nostri di sogni... un bel cartellone tematico doveva uscirci per forza!


Ma l'Illuminismo rappresenta una vera e propria miniera di idee su cui è bene interrogarsi!
La lotta al pregiudizio, alle idee stereotipate... accidenti, che balzo nell'attualità!
Se le idee sulla liberazione dai pregiudizi fossero state seguite, il mondo avrebbe evitato tanti di quegli sbagli...
Le lezioni diventano partecipative e dialogate, da parte per qualche settimana compiti ed interrogazioni (pazienza se siamo quasi a fine quadrimestre), spazio a lunghi momenti di dialogo e condivisione.
Le sollecitazioni sono variegate: alcune più leggere, ma non troppo...

cartina sugli stereotipi mondiali 
cartina sugli stereotipi italiani 
ancora frasi fatte sugli italiani 
 
... altre sollecitazioni richiedono riflessioni ancora più serie e profonde: odio, ignoranza e pregiudizio nell'apartheid sudafricana, nei campi di sterminio, ma anche in tutte quelle situazioni in cui una persona viene allontanata o giudicata perché ritenuta diversa.
Già, anche la giornata della memoria, purtroppo, ci ha fatto continuare il nostro discorso.
L'inconsistenza della purezza della razza ariana, formata da individui belli, biondi, occhi azzurri e lo stereotipo dell'ebreo malvagio e fisicamente repellente viene spezzato di netto con una semplice fotografia: questa 
Bar Rafaeli
modella israeliana bella, bionda, occhi azzurri: ebrea
(molto più somigliante nei tratti somatici stereotipati dell'ebreo Adolf Hitler!) 
 
E ancora...
riflessioni sull'importanza di un testo come "Dei delitti e delle pene" di Cesare Beccaria che permette di farci comprendere come la pena di morte sia ancora largamente praticata nel mondo
 
  
Dibattiti in modalità role play e debate, asserzioni e ripensamenti, orgoglio per la nostra regione, la Toscana, che per prima in Europa, grazie al Granduca Pietro Leopoldo, ha formalmente abolito la pena di morte ... momenti di ragionamento fondamentali per la crescita di un corretto senso civico.
Ma, come sempre, le modalità di approccio agli argomenti sono variegate e non per ultimo creative: commenti scritti, appunti riorganizzati in mappe, ma anche disegni e fumetti tematici o conversazioni stile whatsapp 
 
 
 
  
Infine la lettura del testo "La meravigliosa macchina di Pietro Pontecorvo", da inserire in un progetto di lettura di istituto, darà modo di calarci direttamente nell'epoca epoca illuminista aggirandoci tra le stanze di uno strano orologiaio vissuto in pieno 1700...
vi terremo aggiornati!