sabato 20 maggio 2023

La vera storia della Strega Cattiva


Dopo aver fatto alcune previsioni sulla copertina, durante una supplenza ho letto questo albo illustrato intitolato "La vera storia della Strega Cattiva" di Luca Tortolini. 
Le ore di supplenza possono rivelarsi ottime per testare libri nuovi di formato ridotto come gli albi illustrati e anche questa volta ho provato.
Risultato ottimo. Il libro funziona e lo riproporrò anche nelle mie classi.
Vediamo di che libro si tratta


Qualche tempo fa, in un paese lontano, era nata una bambina.


Era nata brutta, tanto brutta che più di così non si poteva.
La mamma e il papà erano addolorati. Decisero di nasconderla al mondo. Si dimenticarono anche di darle un nome.


Quando i genitori non ci furono più, la bambina senza nome uscì di casa affamata e sporca, anzi sporchissima.


Un bambino la vide in strada e scappò piangendo.
Qualcuno la indicò dicendo: "Guardate, è una Strega!"
La voce corse veloce per tutto il paese. Tutti avevano paura.


Si riunirono e decisero. La Strega non poteva stare con loro. Altrimenti avevano pensato a una cura efficace: il rogo.


Meglio andare lontano che bruciare sul rogo. La strega si rifugiò nel grande bosco.
Si mise a pensare: Ecco che cosa sono, una Strega. Ma che cosa fanno le Streghe?
E si rispose: Una strega vive sola nel bosco. Una strega deve essere cattiva. E deve mangiare i bambini.
In questa ultima cosa diventò una vera esperta.


Il primo bambino che mangiò lo fece bollito nel pentolone.
Che gusto! Che prelibatezza! Ma poteva fare di meglio.
Cucinò una bambina arrosto.
Bambini e bambine al sugo.
Bambini al sale e bambini marinati.
Con accompagnamento di salse speciali.
Bambini essiccati al sole.
Bambini crudi.
Bambini magri e bambini cicciottelli. Alti e bassi. Biondi e mori.
Bambini intelligenti, bambini capricciosi e bambini cattivi.


Le bambine e i bambini si perdono facilmente nel bosco. E quando si perdono, a volte, trovano la casa della strega.


La Strega aveva gli occhi sanguigni e il fiuto finissimo. Sentì avvicinarsi un bambino e una bambina. Rise malignamente. Avrebbe fatto un pasto da leccarsi le dita. Sarebbe stato un giorno di festa.


Erano Hansel e Gretel, fratello e sorella, che si erano persi nel bosco.
Videro la casa e si precipitarono per raggiungerla, con il desiderio di riposare e di mangiare.
"Venite bambini, venite. La mia casa è la vostra casa. Potete mangiare e dormire"


Hansel e Gretel così fecero. Mangiarono e dormirono. Quando si svegliarono, non credevano ai loro occhi: erano in gabbia.
La Strega Cattiva parlava e parlava. Raccontava la sua storia. Raccontava tutto.
Hansel e Gretel ascoltavano terrorizzati nella gabbia.


La Strega aveva messo a bollire un grande pentolone. Aveva impastato il pane. La legna divampava nel grande forno. 
Prese la piccola Gretel e le ordinò di entrarci dentro, per vedere se era caldo il giusto.
"Prepareremo un bel pranzo. Da leccarsi le dita"


Gretel aveva capito come stavano le cose. Chiese alla strega di farle vedere come doveva fare.
La strega le fece vedere: "Devi fare così"


Allora Gretel spinse la strega dentro, chiuse lo sportello e abbassò la sbarra.
Si sentirono urla terribili. Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaah! Uuuuuuuuuuuuuuuuuuh!
La strega bruciava. E mentre bruciava pensava alla sua vita passata. Ai suoi genitori. Al nome che non le avevano dato. Pensava a quando non era ancora una Strega Cattiva. Poi non riuscì più a pensare.


"Siamo liberi, siamo liberi!"
Hansel e Gretel corsero tra gli alberi e ritrovarono la strada di casa.


Sulla via del ritorno abbracciavano tutti. Avevano una storia incredibile da raccontare: 
Qualche tempo da, così per caso, era nata una Strega. A dire la verità, non lo era ancora Strega quando era nata. Lo diventò tempo dopo: una vera Strega Cattiva. Ma quando era nata, era solo una bambina.


OSSERVAZIONI DEGLI STUDENTI:
- l'incipit contiene la classica formula delle fiabe
- la strega non si vede per bene in faccia, ma sembra brutta per delle caratteristiche che si vedono, si leggono o si intuiscono: naso lungo, occhi sanguigni, piedi sproporzionati, capelli fino ai piedi bianchi e sporchi, vestito nero con in tasca una bambola di pezza, nei suoi bicchieri ci sono le zampe di gallina, il suo fiuto per intercettare i bambini è finissimo


- la bambola di pezza era quella che persa sulla strada quando veniva evitata da tutti e discriminata
- la bambola di pezza viene cullata e trattata bene, a differenza dei bambini che vengono mangiati
- nella bambola di pezza lei riversa tutte le cure che i genitori e gli adulti non le hanno mai dimostrato
- l'ultima pagina mostra la strega quando era ancora bambina e quando aveva con sé la bambola di pezza. Non era affatto brutta come tutti dicevano, Perché appare così brutta da grande, dopo che va a vivere nel bosco? Forse erano le persone che la immaginavano così, oppure lei - per diventare una vera strega - aveva bevuto una pozione che l'aveva fatta imbruttire
- i genitori la abbandonano e non le danno neanche un nome; forse è per questo che Strega Cattiva è sempre scritto con la lettera maiuscola. Come se fossero il suo nome e cognome.
- le persone, se vengono rifiutate dagli altri e definite da tutti cattive, possono diventare cattive davvero
- tutti i cattivi nascono bambini e non hanno cattiveria appena nascono; diventano cattivi perché gli altri li fanno diventare così
- le malelingue possono isolare e fare molto male alle persone
- la paura si diffonde velocemente tra le persone anche se di spaventoso non c'è nulla
- nel bosco lei dice che è una strega, che DEVE essere cattiva e che DEVE mangiare i bambini: stereotipo della strega che è sempre cattiva. Però nel medioevo (e anche più tardi) venivano considerate streghe le donne che usavano le erbe come medicine o che aiutavano le altre donne a partorire o, addirittura, che avevano i capelli rossi!
- ci sono rimandi ad altre fiabe, ci sono storie nelle storie. Compaiono Hansel e Gretel, ma anche una bambina attirata con una mela rossa come quella di Biancaneve.
- quando arrivano Hansel e Gretel lei dice che sarà un giorno di festa. Ma la festa non ci sarà perché la strega morirà. Prima di morire commuove perché racconta la sua storia (ai bambini la raccontava anche prima di morire, ma loro avevano troppa paura e pensavano solo a come scappare)
- l'albo ha i colori pastello e sembra che parli di una storia leggera. Invece la storia diventa triste e anche cupa. Quando ci sono i colori rosso e giallo del fuoco o dei capelli e vestiti di lei bambini ci sono i momenti più commoventi della storia.
- la vera storia della strega che raccontano Hansel e Gretel rende giustizia alla donna, perché dicono che non era nata così. Era nata semplicemente come bambina. Diventa strega dopo. E la colpa è stata degli altri. Magari proprio di quelli che ascoltano
- gli albi illustrati non sono esclusivamente libri per bambini. Questo è molto bello: alcune pagine fanno sorridere, altre sono molto tristi e fanno riflettere.

Osservazioni ottime. Il libro funziona. 

martedì 9 maggio 2023

L'Italia del "boom economico"

 


Storia, classe terza.
Finita la Seconda guerra mondiale, approfonditi il referendum del 2 giugno 1946, le elezioni a suffragio universale e l'entrata in vigore della Costituzione italiana 1 gennaio 1948, il manuale di studio parla di "miracolo" o "boom economico" italiano.
Di cosa si tratta? Vediamolo attraverso un percorso incentrato su foto, immagini, video e con attività di deduzione e didattica attiva.
Importante sarà porre domande-stimolo capaci di attivare interesse, sollecitare conoscenze pregresse e stimolare procedure di problematizzazione e ragionamento logico-deduttive utili a comprendere e interiorizzare meglio il fenomeno.

Cominciamo con brainstorming e anticipazioni raccolte tramite annotazioni - scritte o orali - da condividere e scrivere alla lavagna
Cosa potrebbe indicare l'espressione "Boom economico" e cosa sai dell'argomento? 

"Boom" è una onomatopea (cioè una parola che riproduce un rumore) associata allo scoppio di una bomba o a una esplosione e, in ambito economico, indica una rapida fase di crescita. 
Sai che in Italia il "boom economico" è avvenuto qualche decennio dopo la Seconda guerra mondiale? 
Vediamo di scoprire cosa è accaduto attraverso un percorso di deduzione per fonti iconografiche, con la partecipazione straordinaria di fonti materiali molto molto speciali.

Osserviamo queste immagini dell'Italia dopo la fine della Seconda guerra mondiale (1945)



Osserviamo queste foto degli anni immediatamente successivi al conflitto



Adesso osserviamo queste foto sempre riferite all'Italia 





Quali differenze si possono notare? Analizziamole il più possibile nel dettaglio.
Sai che le foto dell'Italia più "moderna" si riferiscono a 25-30 anni dopo la fine del conflitto (1965-1970)?
Perché si parla di boom economico italiano?
Cosa può aver indotto l'Italia a trasformarsi così tanto nel giro di un tempo relativamente breve?

Vediamo ancora alcune foto e cerchiamo di stabilire quali relazione possono avere con quanto detto fino ad ora







Riconosci alcune scritte? Quali di queste sono ancora presenti in Italia?
Quali sono le differenze più evidenti e quelle che più ti colpiscono rispetto alla situazione italiana odierna?

Adesso osserviamo questa carta dell'Italia e queste foto







Prova a dare una spiegazione di questo fenomeno aiutandoti con le immagini appena viste:
Cosa indica la cartina dell'Italia?
Chi sono le persone con le valigie? 
Dove si recano e perché?
Cosa indicano i cartelli? In quale città potrebbero essere stati esposti e che significato hanno?

Osserviamo ancora queste immagini









Cosa rappresentano e a quale aspetto economico (e sociale) si riferiscono?
Quali analogie e differenze noti con l'epoca attuale?

Osserviamo ancora






Cosa rappresentano e a quale aspetto economico (e sociale) si riferiscono?
Quali analogie e differenze noti con l'epoca attuale?

Osserviamo ancora










Cosa rappresentano e a quale aspetto economico (e sociale) si riferiscono?
Quali analogie e differenze noti con l'epoca attuale?

Osserviamo questa foto
A cosa potrebbe riferirsi? Quali potrebbero essere le conseguenze che ne sono seguite?


Osserva infine queste immagini



Sai cos'è questo strumento e a cosa serviva?
Quali erano, secondo te, i suoi vantaggi?
Con quali moderni strumenti è stato sostituito?
E ora.. prova ad osservare questo oggetto dal vivo. 
Cosa ti colpisce? Quali ti sembrano i suoi punti di forza e i suoi punti di debolezza? 
Infine... mettiti alla prova e cerca di scrivere come scrivevano gli impiegati di cinquant'anni fa.
Che sensazione ti ha dato questa immedesimazione?
Quali aspetti negativi e quali positivi hai notato usando questo strumento?



Grazie a questa attività è stato interessante riflettere sulle implicazioni che sono derivate dal passaggio dalla macchina da scrivere al personal computer e, successivamente, dal personal computer agli smartphone



Insomma, un "boom economico" dedotto, discusso, argomentato, sperimentato e attualizzato.
E si spera, così, meglio interiorizzato.



* Il percorso ha previsto la visione, in modalità collettiva e flipped classroom, di numerosi video tematici dal canale Youtube, a cui sono seguite attività di riflessione sia in forma orale che scritta

* Per le attività di sperimentazione e riflessione a partire dagli strumenti tecnici e tecnologici, i suggerimenti sono stati ricavati e adattati a partire dal testo  di J. S. MESTRE e N. L. MOLINA, Fare storia con gli oggetti, Carocci editore