sabato 21 novembre 2015

fiabe per riflettere




Leggiamo una semplice fiaba:
C'era una volta un ragazzo con un bruttissimo carattere. Suo padre gli diede un sacchetto di chiodi e gli disse di piantarne uno sul muro del giardino ogni volta che avrebbe perso la pazienza e avrebbe litigato con qualcuno. Il primo giorno ne piantò 37 nel muro. Le settimane successive, imparò a controllarsi, ed il numero di chiodi piantati diminuì giorno dopo giorno: aveva scoperto che era più facile controllarsi che piantare chiodi. Infine, arrivò un giorno in cui il ragazzo non piantò nessun chiodo sul muro. Allora andò da suo padre e gli disse che quel giorno non aveva piantato nessun chiodo. Suo padre gli disse allora di togliere un chiodo dal muro per ogni giorno in cui non avesse mai perso la pazienza. I giorni passarono e infine il giovane poté dire a suo padre che aveva levato tutti i chiodi dal muro. Il padre condusse il figlio davanti al muro e gli disse : " Figlio mio, ti sei comportato bene, ma guarda tutti i buchi che ci sono sul muro. Non sarà mai come prima. Quando litighi con qualcuno e gli dici qualcosa di cattivo, gli lasci una ferita come questa. Puoi piantare un coltello in un uomo e poi tirarglielo via, ma gli resterà sempre una ferita. Poco importa quante volte ti scuserai, la ferita resterà. Una ferita verbale fa male tanto quanto una fisica”.
E che il dibattito abbia inizio...
 

venerdì 6 novembre 2015

immaginario grammaticale


Dal testo “Proposte per il curricolo verticale” di M. Piscitelli, I. Casaglia e B. PIochi – sezione “Percorsi curricolari italiano”.                        “L’immaginario grammaticale - far giocare le parole”

 
In serie A c’è una SQUADRA-FRASE molto amata dai TIFOSI-ALUNNI. Vediamone la composizione:
CAPITANO – VERBO
PORTIERE – NOME
DIFENSORE – ARTICOLO
MEDIANO – AGGETTIVO
ATTACCANTE – AVVERBIO
FASCE LATERALI – PREPOSIZIONI e CONGIUNZIONI
GIOCATORI IN PANCHINA – PRONOMI
GIUDICI DI GARA – INTERIEZIONI
Il CAPITANO-VERBO si mette al centro del campo: ha la parte più importante, dice cosa si deve fare.
Il PORTIERE-NOME sta tra i pali.
CAPITANO-VERBO e PORTIERE-NOME sono le colonne portanti della SQUADRA-FRASE.
Ecco il DIFENSORE-ARTICOLO che fa da spalla sinistra al PORTIERE-NOME, rivela la sua vicinanza: quando ne vedi uno sai che vicino c’è l’altro.
Il MEDIANO-AGGETTIVO eccolo qua!
Fa da spalla destra al PORTIERE-NOME, lo aiuta nel suo compito.
L’ATTACCANTE-AVVERBIO, sempre pimpante, fa l’assistente al suo capitano, quindi spesso gli passa la palla (informazione).
E in panchina?
Eccoli là!
I PRONOMI, pronti a sostituire.
E ora vedi gli “instancabili” che collegano la difesa all’attacco: le FASCE LATERALI – CONGIUNZIONI e PREPOSIZIONI.
E le volpi dei GIUDICI DI GARA – INTERIEZIONI che non si lasciano sfuggire niente?
Sono pronti a sventolare la loro bandierina: Ah! Eh! Oh! Oh! -  Ah! Eh! Oh! Oh!

Attività: Spiegare per quale motivo le categorie grammaticali vengono associate a questi ruoli calcistici e perché la frase viene definita squadra