giovedì 12 marzo 2020

Il Covid-19 visto dai ragazzi




Questo virus ha infettato in poco tempo tante persone, alcune delle quali sono anche morte. E a me sembra che noi stiamo perdendo la testa, come è successo a Dante nella selva oscura. Secondo me, comunque, se dobbiamo prenderlo questo virus ce lo prendiamo, non c’è nulla da fare. Qualcuno infetto che non sapeva di esserlo mi può avere contagiato e vuol dire che mi curerò se dovesse essere successo.   Ora non posso fare altro che uscire meno possibile, ma anche se ho un po’ di paura cerco di stare tranquillo e approfitto del mio carattere che scherza sempre e prende tutto con ironia. In questa occasione mi aiuta a considerare questo momento abbastanza normale.
(Tommaso)
 
In questo periodo è tutto un po’ strano, non so neanche se avere paura oppure no. Le lezioni a scuola sono state sospese e anche gli allenamenti di calcio. In tv dicono di non preoccuparsi e di rispettare delle regole: lavarsi le mani e non andare in luoghi affollati. Io esco pochissimo e sto a casa con il mio fratellino. Per ora andiamo avanti così e vediamo come continua. Un po’ mi sto annoiando, comunque.
(Giacomo)
 
Questi giorni particolari li sto vivendo abbastanza tranquillamente. Certo, un po’ di paura ce l’ho perché il virus non si conosce, però ho fiducia nei medici e nei farmaci che stanno prescrivendo. I miei genitori quando vanno a fare la spesa comprano in necessario e non fanno scorte come qualcuno sta facendo. Anche l’Amuchina in questi giorni non si trova, ma basta lavarsi le mani con normale acqua e sapone, quindi le persone sono troppo allarmate, basterebbe stare più tranquilli. Comunque in questi giorni mi sto annoiando, soprattutto la mattina: sono abituata ad alzarmi alle 7:00, così dopo aver fatto colazione aiuto la mamma nelle faccende domestiche per passare il tempo e fare risparmiare la fatica a lei, quindi cerco di riordinare le stanze e tenere pulita la casa. Il pomeriggio, se posso, esco a fare una passeggiata perché tutto il giorno in casa è lungo. Mi manca la scuola e non vedo l’ora di tornare in classe per stare con i miei compagni e i miei prof. Tutti mi mancano molto.
(Jessica)
                                           
Se sono preoccupata? No… Forse poco, perché a furia di vedere questi telegiornali con queste notizie angoscianti, è quasi impossibile stare completamente tranquilli. Comunque la cosa che mi sembra più strana, che mi fa restare spaesata e mi ha fatto cambiare moltissimo il mio modo di vivere è il fatto che non ci sia scuola! Sarò strana io, ma non sono per niente contenta di questa decisione. Allora, in realtà il Governo ha fatto bene a chiuderle e io sono d’accordo perché è l’unico modo per ridurre i contagi, ma nonostante ciò sono profondamente triste e pure un po' annoiata. Sono costretta a passare tutta la giornata con i miei genitori e i miei fratelli, e loro non sono affatto paragonabili ai miei amici. Le amiche in particolare che vorrei rivedere sono Aurora ed Eleonora, anche se fortunatamente esistono le videochiamate e con loro parlo attraverso questo mezzo. Inoltre, a causa della chiusura della scuola, è chiusa anche la palestra e, di conseguenza, niente più allenamenti. Pure questo un altro bel lato negativo! Ma c’è un lato positivo in tutta questa situazione? Forse…
I compiti per casa non ci fanno rimanere troppo indietro con il programma e devo dire che sono più o meno divertenti, dato che la maggior parte sono da fare al computer e a me questa cosa piace di più. Tornando a parlare della situazione generale, devo dire che la mia quotidianità è molto, molto cambiata: prima tornavo da scuola, facevo i compiti, divano e allenamenti, ora compiti, divano, divano, libro, divano, serie tv, film. Insomma, mi annoio a morte. Inoltre, quando tutto tonerà tutto alla normalità, sarò anche fuori allenamento, quindi, ora che ci penso, oltre alla camminata quotidiana, potrei fare qualche esercizio per gli addominali! A casa mangio di più e devo fare attività fisica! Comunque, torniamo a noi… In tv fanno capire che la chiusura sarà prolungata fino al 3 aprile. Nooo, sarebbe un vero incuboooo! Fortunatamente niente è ufficiale, anche se a parere mio, a breve sapremo la nuova, brutta notizia: il prolungamento della chiusura ci sarà, ne sono sicura! E io che non vedevo l’ora che arrivasse l’estate, di tagliare i capelli o di mettere le magliette a maniche corte, ora mi è passata pure la voglia di aspettare l’estate… Spero che tutto questo finisca presto, molto presto, spero di tornare presto a scuola, spero di poter vedere il prima possibile i miei amici e spero il prima possibile di poter fare gli allenamenti, insomma… Spero che al più presto torni la normalità!
(Giulia)

Penso che in questi giorni stiamo vivendo un momento molto delicato., anche se credo che questo coronavirus, o come lo chiamano Covid19, sia come una influenza di tutti gli anni, ma più aggressiva e contagiosa, pericolosa per coloro che hanno problemi respiratori o difese immunitarie basse. Questi giorni a casa sono abbastanza noiosi, anche se mi sveglio più tardi, e questo è positivo, e alterno compito con conversazioni al cellulare. Non è però la stessa cosa che stare in classe. Al contrario di altri, io non ero per niente contenta della notizia della chiusura delle scuole perché sapevo che mi sarebbe mancato il contatto con i compagni. Però sono preoccupata per un altro motivo: questa settimana era proprio quella in cui sarei dovuta andare in Lombardia, a Lecco, per togliere il fissatore alle gambe operate, mentre quelle zone sono chiuse e non so come faremo perché nessuno può entrare. Speriamo che tutto torni presto alla normalità.
(Aurora P.)

Il momento che stiamo vivendo mi sembra il momento in cui Dante si prede nella selva oscura, ma alcune cose sono positive: mi alzo più tardi anche al mattino guardo la tv. Però da un altro lato mi sto anche molto annoiando perché non mi piace stare alla tv e non so che fare. Mi mancano gli allenamenti della pallavolo perché gli impianti sportivi sono chiusi e sono sospese tutte le partite. Poi mi manca stare con le mie amiche e divertirmi con loro. Mi manca anche perdere le ore di scuola, ma in qualche modo faremo, anche con l’aiuto del pc. Speriamo comunque di tornare presto alla vita di prima.
(Eleonora)

Il “Coronavirus” non mi fa molta paura, sono abbastanza tranquillo, anzi mi sta venendo a noia il fatto che la in tv, in qualunque canale, ci siano trasmissioni che parlano di questo. All’inizio il virus mi faceva paura perché si parlava soprattutto dei morti, però grazie all’aiuto dei genitori e delle professoresse mi sono un po’ tranquillizzato.     
Per me ci sono troppe persone che parlano, anche di cose che non sanno, e quindi stiamo andando tutti nel panico. Sembra che l’Italia sia un paese che va evitato, invece ci sono stati tanti controlli ed è stato fatto tutto il possibile. Sono arrabbiatissimo perché è fermo tutto, non so cosa fare tutto il giorno. Tutti dicono una cosa diversa, è un periodo di grande stranezza, tanta gente va nel panico oppure la prende la cosa sotto gamba, però poi ha paura lo stesso. C’è anche chi fa delle scorte esagerate al supermercato e questo mi sembra assurdo. Mi fa una strana impressione vedere i negozi vuoti, i supermercati con gli scaffali vuoti e  i dipendenti che non fanno in tempo a mettere le cose a posto che gli scaffali vengono subito svuotati.
Questa situazione la sto vivendo molto male, anche perché sembra che l’Italia improvvisamente sia fuori dal mondo. Non si possono neanche vedere le partite di calcio, i programmi sono senza pubblico e sembra che gli manchi una cosa fondamentale alle trasmissioni. Mi fa strano anche vedere delle persone che si mettono la mascherina perché non ho capito se serve oppure no. Comunque è tutto strano, stranissimo così.
(Andrea)     

Lo scenario di questi giorni mi appare molto anomalo, le persone si comportano come se fossero tornate ad un’era primordiale. Strano, ma vero! A volte mi è capitato di vedere anziani litigare per delle scatole di cibo da acquistare al supermercato o spesa fatta in maniera spropositata. Credo che questa sia stata l’atmosfera che si viveva ai tempi della Seconda Guerra Mondiale, ma fortunatamente senza bombe (almeno non ancora!). Se vogliamo trovare un lato positivo è questo: per questa volta non è stato l’uomo a fare del male a se stesso, ma la colpa è di questo maledetto virus che, speriamo, possa essere sconfitto con un vaccino. All’inizio non credevo che si potesse spostare dalla Cina e arrivare fino alle nostre piccole frazioni cittadine. Invece è successo. Come sto vivendo questo momento? Cerco di trascorrere le giornate in maniera serena, a volte esco e faccio lunghe passeggiate in luoghi solitari, oppure guardo dei film, scrivo, ascolto musica, uso internet, mi vedo in videochiamata con i miei amici, a volte anche per ore e ore, tanto che sono costretta ad interrompere la telefonata perché mi si scarica il cellulare.  Che dire? Cerco di vivere questi giorno nel modo più normale possibile, immaginando tra me e me che siano delle vacanze di Pasqua anticipate. Sono una ragazza di 12 anni e cerco di divertirmi come alla mia età ho il diritto di fare, ma rispettando le regole che questo periodo particolare ci impone.
(Ludovica)     
 
Io la sto vivendo un po’ male questa situazione perché sono costretta a stare a casa a non fare nulla. Non si può uscire o stare con gli amici e i parenti.                                                  Io non ci penso tanto al coronavirus, ma i miei genitori sì e sono molto preoccupati per i nonni che sono molto vecchi. Comunque quando ci penso anch’io ho paura che il virus possa venire anche a me, ai miei parenti e ai miei amici.                                                                                         
Questo momento è molto delicato perché bisogna stare molto attenti e seguire le regole che dicono i medici. Qualche giorno fa ero andata a fare una passeggiata e una signora aveva starnutito: tutte le persone si sono allontanate perché avevano paura che lei fosse infetta.                                                                                                    
A volte penso che noi ragazzi siamo più intelligenti di alcuni adulti, perché qualcuno di loro si comporta come un bambino, per esempio litigare per una busta di farina.                                                                                                                            Però una cosa positiva c’è: posso dormire fin quando voglio, ma soprattutto che faccio i compiti a casa con i miei tempi. Questo nel mio caso è più facile rispetto al lavoro a scuola perchè così posso scrivere con calma. Sono molto preoccupata per le persone che si sono ammalate e spero, per la salute di tutti, che il virus se ne vada via presto.                                                                                                            
Nei supermercati gli scaffali con i disinfettanti  sono rimasti tutti vuoti. Nei supermercati delle zone rosse fanno entrare poche  persone alla volta e a tutti devono fare una fila lunga, mantenendo le distanze di sicurezza.                                      
Secondo me tra poco non faranno uscire più nessuno di casa per colpa del corona virus.
Appena  accendo la televisione i giornalisti non fanno altro che parlare di questo virus e a me sembra che un problema così grande non lo abbiamo mai avuto.
(Paulina)
                           
In questi giorni mi sento tanto sola: vedo le mie amiche in videochiamata, ma non è la stessa cosa. Vedo la tv da sola, ma non è la stessa cosa. Osservo continuamente il telefono e mi annoio a morte. Se dovessi rappresentare questo momento con una parola, sarebbe questa: solitudine.
(Vittoria)

All’inizio i giorni in cui dovevo stare a casa per questo coronavirus li vivevo come sempre, anche se prestavo molta più cura all’igiene personale, specialmente al lavaggio delle mani. Mi sforzavo di stare sotto l’acqua calda per almeno 30 secondi e mi misuravo la febbre anche più volte al giorno. Tutto questo però mi spaventava ancora di più, così ho continuato solo a lavarmi le mani e non più a misurarmi la febbre. Già mi fa paura il telegiornale che ogni giorno annuncia l’aumento dei morti e dei contagiati. Per evitare questa epidemia in Italia sono state adottate misure drastiche, ma non c’era altro da fare: chiuse scuole e tutti gli impianti sportivi. Si può uscire di casa solo per acquistare prodotti alimentari (uno per famiglia) e per motivi di lavoro, facendo però un’autodichiarazione in cui devi scrivere da dove parti e dove devi arrivare. Spero che presto si trovi un vaccino per arrestare questa epidemia perchè tutto ciò avrà un notevole impatto nell’economia italiana e non certo in senso positivo.
(Rachele)

Questi giorni di “solitudine” mi appaiono molto cupi e anche noiosi. Giorni cupi perché non si può uscire di casa; con i familiari e tutte le altre persone dovremmo stare a un metro o due di distanza. Giorni noiosi perché non si può fare praticamente niente: non andare nei posti affollati oppure nei posti chiusi come il cinema o le sale giochi, non si può giocare con gli amici e nel mio caso neanche andare a ballare. Per “fortuna”, oltre avere la televisione e i videogiochi che ci fanno passare il tempo, ci sono anche le prof che ci danno dei compiti non troppo lunghi e neanche troppo difficili e se gli dobbiamo dire qualche cosa loro ci sono. Questo periodo lo sto vivendo tristemente perché sono costretto a essere chiuso in casa con i miei nonni; ma per fortuna perché, se non ci fossero loro, io non saprei dove andare: i miei genitori si sono appena separati, lavorano tutti e due e non potrebbero tenermi, perciò mi annoierei molto e quindi potrei anche complicare la loro vita. Cerco di passare dei giorni abbastanza sereni e in qualche momento gioco con i miei amici di scuola al telefono. Fino ad oggi vivevo in tre case diverse, invece per la nuova norma che impedisce gli spostamenti, devo rimanere in uno stesso comune, quindi rimarrò dai miei nonni. Però non sarò proprio del tutto distaccato dai miei genitori, perché li potrò vedere con la videochiamata di WhatsApp. Ora con mio nonno vado a fare una passeggiata in campagna dove saremo lontani da tutte le persone, ma avremo a disposizione il Sole e questo ci consolerà: forse anche Dante, quando vede spuntare il Sole al di là del colle dopo essere uscito dalla selva oscura, si sentiva come mi sento io in questo momento.
(Lapo)

Queste giornate in cui sono costretto a stare a casa non mi preoccupano particolarmente. Non sono neanche molto in ansia, ma ciò che mi preoccupa è la velocità del contagio. E’ stato giusto chiudere le scuole, ma mi chiedo perché ci abbiano messo tanto a chiudere anche gli stadi e i luoghi sportivi, dove le persone stanno vicinissime e si toccano con facilità. In questi giorni sto molto a casa perché hanno annullato tutte le mie attività mattutine e pomeridiane ed è un peccato perché almeno avevo modo di vedere i miei amici. La cosa che mi ha stupito di più è stato il fatto che le nostre professoresse hanno continuato a far andare avanti le lezioni e ci seguono a distanza con attività che vengono ogni giorno spiegate e inserite nel registro. Non me lo sarei aspettato.
(Davide)

Ognuno di noi deve fare la sua parte perché l’epidemia se ne vada al più presto e, ad esempio, non possiamo più stare in gruppo tutti insieme. Lo so che è difficile, ma secondo me è giusto rispettare le regole che ci hanno dato, perché sono per il  nostro bene, per evitare contagi. Molta gente non le ha rispettate e a continuato a svolgere i suoi programmi come niente fosse, ad esempio andare in montagna, girovagare per i negozi, intraprendere viaggi, andare a delle feste; in tutti questi posti si incontrano molte persone e il contagio in questo modo si diffonde sempre di più.  Io sto vivendo questo momento in modo responsabile, cercando di eseguire alla lettera le regole: ogni volta  che tocco con le mani il telefono, il telecomando del televisore o il giubbotto mi lavo le mani con cura; poi cerco di non mettere le mani in bocca e soprattutto cerco di evitare i posti affollati, come centri commerciali, supermercati, cinema, ristoranti, luna Park, ecc. Ora poi non si possono proprio più frequentare, ma io non li frequentavo già da prima.
Secondo me per arrivare a chiudere le scuole fino al 3 aprile la situazione è molto seria. Molte ditte lasciano per qualche settimana gli operai a casa perché il lavoro è bloccato.
è molto difficile individuare la causa ma soprattutto la cura e il vaccino per sconfiggere questo virus. Speriamo che questa situazione migliori giorno dopo giorno, tanto da riprendere la nostra vita quotidiana che facevamo prima e speriamo anche che le scuole riaprano al più presto.
(Desirè R.)

L’emergenza coronavirus sta sconvolgendo la nostra vita e l’economia italiana. È un grande problema, soprattutto per anziani e persone che devono convivere con gravi patologie. L’Italia è diventata tutta zona rossa e la paura sta prendendo il sopravvento.
Sto vivendo questa situazione con un certo terrore e sto seguendo scrupolosamente le norme imposte dal governo per  contrastare la diffusione del contagio. Sono preoccupata soprattutto per i miei nonni che sono anziani e malati. Cerco di stare il più lontana possibile da tutti e di uscire solo se necessario.
La situazione non è sotto controllo e ogni giorno aumenta il numero di contagiati e di morti. Fortunatamente gli scienziati stanno creando un vaccino per curare il coronavirus che, per ora, non è stato messo in commercio.
Ultimamente ci sono anche persone che si approfittano della situazione per vedere a caro prezzo Amuchina, mascherine e “kit anti coronavirus” che, in realtà, sono solo truffe.
Purtroppo ho dovuto rinunciare a viaggi e feste ma lo faccio per la mia salute e quella di chi mi sta attorno, quindi so che è per una causa importantissima.
Sinceramente mi sto annoiando in casa, sono sola e cerco di distrarmi guardando film e facendo i compiti.
I miei nonni dovevano tornare in Romania ma non possono, sono preoccupati, hanno paura per la loro salute. Ogni giorno mia nonna mi chiede i numeri dell’epidemia e, ogni giorno, si riempie di pensieri. Provo a rassicurarla ma non la biasimo. Anche i miei genitori sono intimoriti dal coronavirus dato che vanno a lavorare e sono a contatto con molta gente.
 Purtroppo vedo molte persone che fanno finta di niente e che pensano che questa sia solo un’influenza e questa cosa mi rattrista molto. Dall’altra parte ci sono persone che pensano di morire di fame e svaligiano supermercati, spendendo troppi soldi per cose che non serviranno.  Ad Arezzo alcune persone si sono addirittura picchiate per del cibo. Morire di fame dovrebbe essere l’ultimo dei nostri problemi.
Secondo la mia opinione troppi si fidano di fonti non attendibili come Facebook o altri social network e, la maggior parte di loro, si crede medico, così parla a vanvera, mentre dovrebbe tacere e ascoltare solo i consigli degli esperti.
La malattia che dovrebbe spaventarci di più del coronavirus e si trasmette molto più velocemente è l’ignoranza che da decenni logora il nostro mondo. E per questa non esiste neanche il vaccino.
(Pamela)

Questo momento lo sto vivendo un po‘ bene e un po‘ male: bene perchè sto con la mia famiglia, posso dormire di più e giocare a casa, ma anche male perchè devo fare i compiti e invece credevo che senza scuola non si dovessero fare. Poi io sono la più grande e se c’è da aiutare in casa il mio babbo devo farlo sempre io, a mia sorella non dice niente nessuno. Questo periodo è molto difficile: bisogna stare a casa perchè siamo zona rossa e io non posso andare neanche da mio cugino
(Aurora B.)

La situazione mi sembra molto grave: anche stando semplicemente accanto a qualcuno, mettiamo a rischio la nostra salute e quella altrui.
Questo virus ha scosso profondamente molte persone, mettendo a monte il lavoro di una vita e cambiando totalmente la routine, facendo smettere di lavorare e di uscire come accadeva solo poco tempo fa.
Il problema, però, è sì il virus in sé, ma moltissime persone che non  prendono sul serio la gravità della situazione, scherzandoci sopra oppure non rispettando le regole imposte dal Governo.
Anche la mia routine è cambiata molto, ma soprattutto per la mancanza della scuola. Oramai la scuola era diventata un abituè per tutti noi alunni e devo dire che questa situazione non mi piace per niente. Inoltre sono preoccupata per i miei nonni, mi manca la normalità, tornare ad uscire con gli amici e le amiche, tornare a scuola, parlare e scherzare con i compagni di classe dentro e fuori la scuola. Eh sì, mi manca la scuola.
E mi dispiace che le persone non capiscono che non è un fatto razziale. Non serve dare la colpa a qualcuno, perché il virus è facilmente trasmissibile. Probabilmente poi è stato un italiano ad essere il paziente 0.
(Desiree S.)

Lo scenario mi appare un po’ surreale perché oramai non andiamo a scuola, ma queste non sono vacanze: non possiamo fare più quello che facevamo prima, gli allenamenti e le partite sono state annullate, non posso più vedere i miei amici. La tv parla solo di questo virus e un po’ di preoccupazione me la sta mettendo. E’ quasi una settimana che non esco dal mio paese, al massimo vado fuori nel giardino. Io questo momento lo sto vivendo con difficoltà e un po’ tutta la famiglia è preoccupata, specialmente perché abbiamo paura che si infettino i nonni e anche noi. Oramai stare attenti ad evitare il contagio in ogni modo è diventato un’abitudine. Ho trovato comunque anche un aspetto positivo in questa situazione perché anche se siamo in quarantena però abbiamo una bella campagna da scoprire, a differenza della città in cui non possono mettere piede fuori casa. Speriamo passi presto e tutto torni alla normalità.
(Tommaso O)

In questo periodo mi sento isolato, perchè non posso uscire più con i miei amici, non andare a scuola e non andare più a calcio. Peggio di Dante nella selva oscura.
(Alesio)

Il periodo che stiamo vivendo è un momento difficile e importante per tutti quanti, per le persone di ogni età, razza e sesso, per i più poveri e per i più ricchi. Il Covid19 non fa distinzioni. Le nostre abitudini sono state interrotte, la routine quotidiana stravolta e le azioni che prima d’ora erano semplici gesti spontanei, come starnutire, soffiarsi il naso, tossire o tenersi per mano, abbracciarsi, toccarsi e stare vicino alle persone, sono diventati improvvisamente un rischio ed un pericolo per la nostra salute.  Oltre a stravolgere tutte le mie abitudini, come quella di andare a scuola, di allenarmi a pallavolo, di andare a catechismo il sabato e alla messa la domenica, sono state sospese tutte le attività di svago e divertimento, prima fra tutte  quella di stare in gruppo con gli amici o di andare al cinema. Quando è uscita la notizia che la scuola sarebbe stata chiusa per una decina di giorni, devo essere sincera, un po' ho gioito, la mattina avrei potuto dormire di più! Ma già oggi, sento già la mancanza dei miei compagni, dei professori e addirittura delle lezioni!! La mamma me lo aveva detto che non sarebbe stata una vacanza e devo darle ragione. A casa ho molto da fare, non solo i compiti che non sono tardati ad arrivare ma visto il momento straordinario e che i miei nonni non stanno molto bene, devo occuparmi anche delle faccende domestiche, quelle essenziali ovviamente. La mamma esce la mattina e rientra solo la sera per cui mi ha chiesto di darle una mano: in certi momenti dobbiamo tutti fare la nostra parte e aiutarci. Quello che mi spaventa di questo virus è che è un nemico invisibile e che si diffonde con estrema facilità e velocità e per il quale non esiste ancora un vaccino.  Potrei essere stata contagiata senza ancora saperlo e quando lo scoprirò è ormai già tardi perché quasi certamente avrò contagiato anche i miei genitori. La mamma non ce la fa proprio a non darmi il bacio della “buonanotte” e a starmi a distanza di almeno un metro! Adesso, dopo tutto quello che ho sentito e visto alla Tv, credo di aver capito i motivi per i quali c’è stato richiesto di starcene a casa. Dobbiamo limitare la diffusione del virus perché purtroppo non è la solita influenza, ci sono persone più fragili e già malate che se colpite dal virus rischiano addirittura di morire. Ho sentito che molti ospedali non hanno più posti letto e attrezzature mediche per curare tutti e chi sceglie chi curare? Tra un giovane ed un anziano si preferisce salvare il giovane probabilmente, ma anche quel povero anziano avrebbe diritto ad essere curato, anche lui ha diritto di vivere ed anche lui ha dei cari che lo amano. Penso ai miei nonni, a quanto fanno per me e quanto dolore proverei se uno di loro dovesse essere quello “non scelto”. In questa situazione sempre più drammatica però ci sono degli eroi: i medici, infermieri e tutti coloro che lavorano negli ospedali a contatto con i malati e che mettono a rischio la loro salute per poterlo fare! Da parte mia cerco di fare del mio meglio, innanzitutto rispettando le regole che ci hanno dato come lavarsi spesso le mani e stare il più possibile in casa, anche se cerco di ritagliarmi dei momenti di normalità, come uscire a fare una bella passeggiata, due tiri con la palla o chattare con gli amici. Per riuscire a sconfiggere il virus ci vuole la collaborazione di tutti, il rispetto delle regole e imparare a rinunciare a qualcosa di importante per noi, come la nostra libertà. Sono sicura che ce la faremo se ognuno farà la propria parte ma spero davvero che tutto finisca presto per tornare alla mia normalità. Una cosa questo Covid19 me l’ha insegnata: non c’è connessione internet che possa sostituire l’abbraccio di un amico!
(Emma)

Il periodo che stiamo vivendo è spaventoso, soprattutto per gli anziani. Per me è la prima volta che mi capita di vivere un periodo così. Ne avevo solo sentito parlare nei film, ma anche per le persone più grandi di me è la stessa cosa: non c’è stato prima niente del genere. Tutti dobbiamo attenerci a delle regole specifiche: stare a distanza di sicurezza gli uni dagli altri, lavarsi spesso le mani, non toccarsi il viso con le mani. Dobbiamo rispettare queste regole per sconfiggere questo virus chiamato Covid19 e ciascuno deve fare la sua parte restando in casa per evitare il diffondersi del contagio. In questi giorni ho dovuto rinunciare a molte cose, come incontrare gli amici, andare nei locali chiusi, come bar o supermercati. Le cose che possiamo fare sono: dormire, giocare alla play, stare al cellulare, alla tv e fare i compiti. Spero di tornare presto alla vita di prima
(Riccardo)

Il periodo che stiamo vivendo ora mi preoccupa un po’: siamo costretti a rimanere chiusi in casa, non possiamo uscire per fare una passeggiata, andare al bar, vedersi un film al cine e fare mille altre cose. A causa del Corona virus non possiamo fare la maggior parte di ciò che svolgevamo quotidianamente pochi giorni fa. Ci sono molte persone che per loro è come se non fosse successo niente, che prendono la situazione alla leggera, rispetto ad altre che hanno molta paura e che fanno di tutto pur di sfuggire al contagio. Mi dispiace che ci sia questo problema, spero che lo risolvano al più presto. Io sinceramente non ce la farei a stare in casa tutto il giorno, tutti i giorni senza vedere i miei amici, uscire per andare a una festa, andare a vedere un film… e poi che vita sarebbe se dovessi stare tutti i giorni chiusa in casa?! La situazione sta degenerando in questi giorni, ci sono molto casi qui in Italia, ci sono molte vittime, ma anche molti guariti e io spero che questa situazione finisca prima possibile. Questo virus ci sta distruggendo, ci sono alcuni supermercati che vengono svuotati dalla gente colta dal panico, c’è chi litiga per un sacco di farina o per un pacco di pasta e tutto questo, secondo me, è assurdo. Stiamo tutti andando nel panico, ogni giorno ci sono nuove notizie, negative e positive, riguardo a questa epidemia spero che i medici riescano a trovare al più presto il rimedio per eliminare questo terribile virus prima che si diffonda in tutto il mondo
(Judy)

Il momento che stiamo vivendo è un momento particolare, infatti si è diffusa un’epidemia a causa di un virus molto aggressivo chiamato Covid19 o coronavirus.
Questa epidemia è partita dalla Cina e rapidamente si è diffusa in tutto il mondo, anche in Europa e, in particolare, in Italia. Il virus inizialmente è stato sottovalutato, tutti credevano che fosse un’influenza un po’ più forte e secondo me questa è stata la causa della sua rapida diffusione. Andando avanti la situazione è peggiorata. Le persone hanno cominciato a fare gesti assurdi, come insultare persone dai tratti orientali o litigare al supermercato per l’acquisto di prodotti alimentari. Questa situazione mai sperimentata prima è stata aggravata anche da molte “bufale”, come la creazione di virus in laboratorio o dovuti a scarsa igiene e strana alimentazione di animali, e tutto ciò ha provocato psicosi tra le persone. La cosa migliore è avere rispetto per la vita propria e degli altri e seguire le indicazioni sanitarie. Io sto cercando di seguirle, perché la diffusione del virus può colpire le persone più deboli e mandare in collasso gli ospedali. Purtroppo anche l’economia ne sta risentendo e molte aziende lasciano a casa gli operai. Speriamo che gli scienziati trovino presto il vaccino.
(Alessia R)

Onestamente non mi pare che qua in paese da noi ci sia gente che si preoccupa. Qualcuno, 5 o 6, sembra fuori di testa, altri lo nascondono ma sono preoccupati. Io 
sto vivendo come ogni giorno: vado dai miei amici e faccio i compiti, insomma me la sto vivendo bene.
(Pietro F)

All’improvviso l’Italia si è ritrovata a combattere il coronavirus. A casa ascoltiamo il telegiornale per sapere quello che succede. La mia famiglia è molto preoccupata, soprattutto la mia mamma perché lavora in autostrada e, anche se rispetta tutte le regole per evitare il contagio, viene lo stesso a contatto con molte persone e ha paura di portare il virus a casa e infettare i suoi bambini. Quindi ora lavarsi le mani a casa mia è diventata un’ossessione, ma so che bisogna farlo per tutelare la nostra salute. Il mio babbo ci coccola come prima, ma la mia mamma cerca di non darci né baci né abbracci. Non c’è più la sveglia alle 6.45 perché la scuola e chiusa e gli insegnanti mandano lezioni e compiti online. A me sembra che siano troppi, perché non è lo stesso leggere da soli al posto di ascoltare le spiegazioni. La mamma mi dice sempre che se sto attento in classe ho fatto la metà del lavoro e a casa devo solo ripassare e rileggere i concetti chiave, ma così è tutto più difficile. E’ consigliato di rimanere nelle proprie abitazioni per evitare il contagio, quindi niente clarinetto, niente scuola di ballo, niente cinema, niente pizzeria e mi sembra di stare in prigione. Non ha senso neanche andare tutti al campino, perché sarebbe come ritrovarsi tutti insieme come a scuola. Mi sono saltati anche degli appuntamenti importanti a cui tenevo e ne sono molto dispiaciuto. Stare a casa tutto il giorno è noioso e il tempo passa velocemente solo quando faccio i compiti. Quando mi stanco di giocare, di guardare la tv e non faccio niente, sembra che il tempo non passi mai. Io credo però che la cosa migliore sia rispettare le regole per il bene di tutti e per adesso mi accontento di uscire un’oretta nel pomeriggio per fare una bella passeggiata tra gli alberi, respirare un po’ di aria pulita e fare un po’ di movimento. Le cose stanno così e io cerco di essere sereno lo stesso.
(Samuele)

Io questo periodo lo sto vivendo abbastanza bene anche se non posso stare con il nonno e la nonna per le precauzioni che mi hanno giustamente imposto i miei genitori. Per il coronavirus non sono così spaventato perché dicono che i ragazzi lo trasmettono senza sentire i sintomi, sono un po’ preoccupato per la mia nonna perché lei ha l’asma e deve prendere dei medicinali per i polmoni; in più ha anche un certa età.
I più preoccupati sono i miei genitori perché temono conseguenze negative per il lavoro. Anche fare i rifornimenti di cibo e acqua non è facile, infatti al supermercato ci sono i controllori e le file per entrare.
Sono felice di non andare a scuola, ma un po’ meno di dover studiare da casa con i computer e un po’ di confusione tra i file che non si aprono. E poi è molto meglio studiare a scuola!
Per il resto la mia vita non cambia molto perché, nelle ore di scuola, studio online e dopo pranzo faccio i compiti per il giorno dopo. In realtà alcuni cambiamenti ci sono stati, come il fatto che non ci si può dare la mano, non ci si può abbracciare, bisogna lavarci le man più spesso possibile e usare il gel disinfettante.
La cosa che mi preoccupa di più è che facciano recuperare d’ estate le lezioni di scuola perse, perché stiamo tutti questi giorni a casa e tempo possano essere considerati una sorta di “vacanza”, che poi non è vero perchè studiamo lo stesso. Mi preoccupa solo questo, infatti del coronavirus o CONVID-19 non sono così spaventato.
(Giorgio)

io penso che questo sia un brutto periodo che stiamo passando tutti noi. Bisogna stare molto attenti a quello che facciamo e dove andiamo; per tutti noi è molto difficile rispettare le varie regole che ci sono state imposte. Noi ragazzi appena abbiamo sentito la frase “ le scuole vengono chiuse fino al 15 marzo” eravamo molto felic,i ma ora che dobbiamo stare in casa senza fare niente ci rendiamo conto che era meglio andare a scuola e vedere tutti i nostri amici e imparare cose nuove senza le lezioni in aula; infatti è molto difficile anche studiare gli argomenti o capire le varie cose che dobbiamo fare. Io non ho ancora capito bene come si deve usare il registro elettronico, ad esempio, anche se inizio a cavarmela abbastanza bene. Penso che per tutti noi sia impegnativo superare un periodo così brutto e speriamo di farcela senza nessun intoppo.
(Krizstian)

In questo momento mi sembra quasi di vivere in un mondo post-apocalittico, perchè per le strade non incontri quasi nessuno, i supermercati sono presi d’assalto e le persone girano con le mascherine. Insomma, tutti hanno paura di prendere il virus.
Questo periodo per me è un periodo d’attenzione, infatti devo evitare luoghi affollati e mantenere la distanza di almeno  1 mt, ma questo non sembra cambiare di molto la mia vita, forse perché era troppo monotona anche prima. L’unica cosa che è cambiata sarà la “festa” del mio compleanno che non si svolgerà come tutti gli anni in modo allegro e insieme agli altri, ma per me rimane lo stesso un giorno speciale.
Per sfortuna o per fortuna non lo festeggerò con i miei amici ma solo con i miei parenti. A me mi dispiace un po’ l’idea di non festeggiarlo come sempre, ma lo farò in seguito, quando la situazione finalmente si sarà tranquillizzata. Devo pensare anche al bene dei miei amici perché non voglio rischiare di farli ammalare, mi dispiacerebbe troppo e anche perché i propri genitori  non li manderebbero all’idea di farli rimanere in luoghi affollati. A parte questo, non sta cambiando nient’altro nella mia vita.
(Francesco)

La notizia del coronavirus ha iniziato a circolare nelle nostre case un mese fa. All’inizio nessuno di noi gli dava molta importanza, sembrava una notizia come tutte le altre, in particolar modo per la mia famiglia che non guarda mai il telegiornale. La prima volta che ne ho sentito parlare era all’ora di pranzo, quando mio padre ha riferito di aver sentito la notizia alla radio. La mia reazione fu tra lo scettico e il curioso. Quando si diffondono queste notizie c’è sempre una grande confusione, perché alcune persone dicono una cosa e altre un’altra cosa ancora. Su internet ci sono state molte ipotesi sull’origine di questo virus, anche una creazione in laboratorio. Io sto vivendo la situazione serenamente, ma me ne sto sempre chiuso in casa.
(Achille)

A farci finire in questa situazione di quarantena è stato il comportamento sbagliato di tante persone che, invece di trattenersi in casa per evitare il contagio del Covid19, hanno continuato a fare la vita di prima e a mantenere le loro abitudini, spostandosi liberamente. Questo scenario che si sta presentando non mi piace, perché io sono una persona che odia stare fermo senza fare niente, in pratica il contrario dell’accidia. Vorrei uscire, stare con gli amici e frequentare le attività sportive, cioè il mio amato calcio. Anche se tutti i giorni esco sotto casa a giocare al pallone o a fare un giretto in bicicletta, la vita con gli altri mi manca moltissimo. Per quanto riguarda i compiti invece trovo giusto questo sistema online e mi sta piacendo perché io mi sono organizzato con tutti i compiti in un diario, quindi ho tempo per fare tutte le attività che desidero fare. Questo modo di vivere per le persone che hanno figli a casa e che lavorano è molto complicato e poi è anche rischioso. i supermercati sono stati presi d’assalto, mettendo a rischio la salute pubblica. Il governo ha emanato leggi molto restrittive, ma se le persone non le rispettano non riusciremo ad evitare il diffondersi del contagio, mettendo a rischio l’intera umanità.
(Cristiano)

Io in questo momento non mi sento certo in vacanza come d’estate, come qualcuno potrebbe credere. Mi sto riguardando, non vado nei luoghi pubblichi, sto molto all’aria aperta, a fare passeggiate con il mio cane che si chiama Sophie.
Gioco al pallone con mio cugino e mio fratello e faccio i compiti.
Qualche volta mi annoio e non so cosa fare, anche perché si può fare poco e niente. 
(Alessandro S)

All’inizio, quando ho sentito le notizie sul Coronavirus che stava infettando la popolazione cinese, ho pensato che fosse una cosa lontana da noi italiani; ma successivamente ci sono state notizie sul fatto che i viaggi tra Cina e Italia sarebbero stati cancellati perché pericolosi. Per me il virus era ancora lontano; invece, dopo poco, il contagio è arrivato anche in Italia.  Non avrei mai pensato di vivere una situazione come questa: i rapporti tra le persone sono cambiati profondamente perché bisogna stare necessariamente distanti; ci sono più regole da seguire per contrastare il contagio, mentre siamo in attesa di notizie positive per chi è già stato contagiato e per tutti noi. Non avrei mai pensato di dire che era meglio quando andavo a scuola, perché tutto mi sembra irreale rispetto a pochi giorni fa, quando avevo mille cose da fare: andare in piscina, andare a lezione di pianoforte, seguire i PON. Anche se la sera mi sentivo stanco, ora lo avrei preferito rispetto a questa situazione di attesa. Per quanto mi riguarda, siccome abito in campagna, senza case vicine, grazie al bel tempo, esco e faccio lunghe passeggiate, vado in bicicletta… e per un po’, con la vita all’aria aperta, non penso a questo maledetto virus!
(Alessandro C)

Effettivamente questi giorni sono molto strani perchè il metodo di guardare i compiti è un po' cambiato e in più gli orari sono abbastanza strani, almeno per me.
Lo stare a casa ha degli aspetti negativi e degli aspetti positivi: gli aspetti negativi sono i compiti che non sempre capisco alla perfezione, ma soprattutto il fatto di non rivedere più i miei compagni come prima. Mi manca parlare e scherzare con loro. E’ positivo il fatto che si stia a casa, ma la cosa che non mi piace è il fatto che non si possa andare da nessuna parte e che si debba rimanere chiusi in casa.
Molte volte mi capita di avere dei momenti di noia assoluta e, per rimediare, gioco a pallone o a pallavolo, purtroppo al muro perchè non ho nessuno con cui giocare, oppure guardo dei video su YouTube, a volte ascolto musica cantando a squarciagola o mi faccio le unghie oppure, se ho gli ingredienti, faccio un dolce. I miei compagni mi mancano molto anche perchè ci scriviamo poco, impegnati come siamo a fare i compiti, però fare lezione così, se ci penso, non è poi così male. Mi manca anche allenarmi a pallavolo, mi manca  giocare in squadra e sono sicura che quando ricomincerò a fare sport per almeno due o tre giorni mi faranno i muscoli perchè ora sto troppo ferma.
Una cosa che trovo comoda, dato che sono una persona molto pigra, è che  che non mi muovo di casa e in più rimango tutto il giorno in pigiama.
(Valentina)

Questo periodo lo sto vivendo con molta paura perché ci sono stati dei casi in un paese vicino e io temo di essere contagiata. Io me ne sto a casa tutto il giorno e anche tutte le altre persone dovrebbero farlo, o almeno la maggioranza, così non vanno a infettare gli altri. Solo rimanendo nelle proprie abitazioni si può sconfiggere questa epidemia
(Noemi)


In questo momento la scuola è chiusa per il Covid19 e mi mancano molto i momenti passati con i miei compagni di classe. La mattina però riesco a dormire di più e mi sono organizzato la giornata: dopo colazione porto il cane a fare una passeggiata e dopo pranzo ascolto un po' di musica, poi sempre nel pomeriggio faccio i compiti. Gioco anche a pallone ne giardino e per annoiarmi vorrei andare a fare un giro col treno, ma non si può perchè il Governo ha fatto un decreto in cui si impedisce di uscire dal proprio comune di residenza. Stare a casa non mi dà tante opportunità, solo quella di passeggiare col cane e correre nell'isolato di casa. Sono proprio annoiato a stare a casa, chissà se si divertono i miei compagni o sono annoiati quanto me. Ogni tanto vorrei chiamarli su Whatsapp per sentirli visto che non possiamo incontrarci, ma poi non lo faccio. Quando finirà tutto questo coprifuoco torneremo sui banchi di scuola e non vedo l'ora quando ognuno di noi racconterà la sua esperienza, cioè la sospensione della scuola per questi motivi. Una cosa nuova per tutti noi.
(Pietro N.)

E' dal 5 marzo che siamo a casa perché in Italia si sta diffondendo il coronavirus. E' da quel giorno che non vedo più tutti i miei amici, sia quelli del rugby che quelli di scuola. Non posso andare in palestra, neanche a scuola, nè a lezione di musica e neanche dai miei nonni. Inizialmente andavo sia dai miei nonni di Badia che da quelli di Castiglion Fiorentino, poi quando la situazione è peggiorata i miei genitori non mi hanno più accompagnato da loro perchè il nonno è malato e hanno paura che possa attaccargli qualcosa. Anche mia nonna ha dovuto chiudere il negozio e da quel momento sono chiuso in casa fisso. A casa ci sto volentieri perchè, normalmente, ci sono solo di domenica, però un pochino mi annoio. In questo momento è difficile fare la spesa e uscire di casa. Sembra una cosa sorprendente anche solo andare a gettare l'immondizia. Anche fare i compiti è strano perchè non ci sono più i prof che spiegano e tutto è più difficile da capire. Adesso mi sono reso conto che frequentare la scuola è importante, meno male che ci sono i genitori che mi aiutano, anche se alla fine sono io che ce la metto tutta, come la scrittura di questo testo. Se mi affaccio alla finestra capisco che le abitudini sono cambiate per tutti: passa  meno gente e, nonostante la bellissima giornata, non ci sono persone fuori, solo gente che cammina col cane. Il mio mi manca tanto! Mi auguro che il virus venga sconfitto presto per ricordarlo solo negli anni come una brutta esperienza. Meno male che la sera posso stare con mio fratello.
(Elia)

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