sabato 3 novembre 2018

L'importanza dei dettagli... semi, non cocomeri!


In un testo autobiografico, anche se racconti fatti realmente accaduti, devi sforzarti di risultare avvincente per interessare chi legge e tieni presente che non c’è niente di più noioso che leggere un semplice elenco di azioni! Come fare per risultare interessante?
Un segreto c’è: soffermarsi sui particolari. I fatti generici non sono interessanti, i dettagli sì.

Immagina che un’anguria rappresenti una storia generica.
Immagina che un seme rappresenti un piccolo momento della storia, un particolare.
Sono i particolari che rendono interessanti e piacevoli i racconti, non i fatti generali.
Ricorda: SEMI, NON COCOMERI!

Non scrivere in modo generico ma specifico: ricorda i dettagli di ciò che hai visto, le sensazioni che hai provato, i particolari legati all’evento di cui parli e raccontali.



Non dire: ricordo quando giocavo a calcio.
Sei nell’anguria!
Se dici: ricordo quando in campo ho segnato il mio goal di rovesciata e tutti mi hanno applaudito.
Sei nel seme!
Non dire: mi piace la musica.
Sei nell’anguria!
Se dici: quando ascolto la musica rap mi immedesimo in ciò che sento e ripenso a cose che mi sono successe.
Sei nel seme!
Non dire: ricordo che il mio primo giorno di scuola è stato divertente.
Sei nell’anguria!
Se dici: solo ricordare il cancello da varcare e la paura che provavo di fronte al nuovo edificio scolastico mi mette ansia anche adesso. Ricordo che mi tremavano le gambe e non sarei voluto entrare.
Sei nel seme!
 

Rileggi la tua bozza di testo ed inserisci i particolari dove ti è stato suggerito.

  

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