venerdì 31 ottobre 2025

Il visconte dimezzato (quinta parte - Pamela)

 


Siamo pronti a conoscere un nuovo personaggio che si rivelerà fondamentale per l'intera storia?
Eccolo qua uno dei personaggi più significativi, dopo Medardo ovviamente: il suo nome è Pamela.
Pamela, una pastorella di paese, è la donna di cui Medardo decide di innamorarsi.
Queste le parole di Calvino:
 
“[Medardo] decise di innamorarsi di Pamela, che grassottella e scalza, con indosso una semplice vesticciuola rosa, se ne stava bocconi sull’erba, dormicchiando, parlando con le capre e annusando i fiori”
 
Provate a visualizzare Pamela nella vostra mente (chi vuole può rappresentarla con un disegno).

Osserviamo poi le vignette del graphic che la ritraggono. La Pamela che avevate immaginato era simile a questo disegno o diversa?

La ragazza si rende conto di essere stata prescelta dal visconte perché, nelle vicinanze, trova margherite dimezzate e una farfalla dilaniata a metà



Pamela è una ragazza di umili origini e così Calvino descrive la sua casa:

 “Il casolare di Pamela era così piccolo che una volta fatte entrare le capre al primo piano e le anatre al pianterreno non ci stava più. Tutt’intorno era circondato d’api, perché tenevano pure gli alveari. E sottoterra c’era pieno di formicai, che bastava posare una mano in qualsiasi posto per tirarla su nera e formicolante. Stando così le cose la mamma di Pamela dormiva nel pagliaio, il babbo dormiva in una botte vuota, e Pamela in un’amaca sospesa tra un fico e un olivo”

Facciamo lo stesso esercizio di visualizzazione di prima: provate a immaginare la casa di Pamela (chi vuole può rappresentarla con un disegno), quindi osserviamo questa illustrazione del silent e riflettiamo: 

  • Come vengono rappresentate Pamela e la sua abitazione?
  • Quali sono i particolari che riflettono le parole del testo?
  • Perché, secondo voi, l’illustratore sceglie per la ragazza quella posizione e quella espressione?
  • Vi sembra efficace questa immagine rispetto ai disegni del graphic o preferivate gli altri?
  • Quali connessioni vi vengono in mente?


Ma ecco che, finalmente, Medardo incontra dal vivo la sua amata: le parla con parole e gestualità dure che vogliono apparire cortesi (“Ogni incontro di due esseri al mondo è uno sbranarsi; io faccio del male come tutti lo fanno; ma, a differenza degli altri, io ho la mano sicura” oppure “Il visconte lentamente avvicinò alla guancia di Pamela la sua mano sottile e adunca; la mano tremava e non si capiva se fosse tesa verso una carezza o verso un graffio), ma lei non si lascia intimorire ed esprime senza mezzi termini il suo rifiuto.

Rifiuto che, come si può immaginare, il visconte non è intenzionato ad accettare, tanto che le dimostrazioni di crudeltà verso cose o animali, nei giorni seguenti, non fanno che aumentare (gli stessi genitori di Pamela, che sono arrabbiati con la figlia perché accettando la corte di Medardo potrebbe finalmente diventare ricca, per poco non rimangono uccisi dalla furia del visconte).

L’incontro tra Medardo e Pamela nel graphic viene rappresentato così:

  • Quali sentimenti esprime l’espressione di Medardo?
  • Quali sentimenti esprime l’espressione di Pamela?

Questa è la rappresentazione dell’incontro di Medardo e Pamela contenuta nel silent:

  • Quali sentimenti esprimono l’espressione e la gestualità di Medardo?
  • Quali sentimenti esprimono l’espressione e la gestualità di Pamela?
  • Cosa notate di particolare nell’aspetto fisico del visconte? Perché, secondo voi, l’illustratore ha fatto questa scelta?
  • Cosa notate nell’uso del colore?
  • Cosa notate nel paesaggio circostante?
  • Quali particolari dell’illustrazione vi colpiscono di più?
  • Quali connessioni vi vengono in mente?
  • Quali domande da porre all’illustratore vi vengono in mente?
  • Quali sono le maggiori differenze tra illustrazione del graphic e quella del silent?
  • Quale illustrazione preferite? Quella del graphic o quella del silent? Motivare la risposta.
E ora proseguiamo con la storia.
Nonostante il visconte abbia tentato di ucciderli, i genitori di Pamela continuano a insistere perché ceda alla corte del visconte arrivando perfino a legarla in casa nell’attesa dell’arrivo dell’uomo; Pamela, però, riesce a liberarsi e decide di nascondersi, insieme a un’antara e a una capra, in una grotta che solo lei conosceva.
Qui, a farle da guardia e a portarle del cibo, ci sarà nientemeno che il nipote del visconte, ossia il nostro narratore.
Medardo è su tutte le furie, continua a manifestare tutta la sua malvagità nei modi consueti, ma la ragazza sembra al sicuro…
Proviamo insieme a ricercare più aggettivi o espressioni possibili che caratterizzano la figura di Pamela, quindi condividiamo i risultati alla lim in un documento collettivo.
Che impressione vi ha fatto la figura di Pamela?
Quali connessioni vi vengono in mente pensando a lei?
Quali domande su Pamela vorreste porre all’autore?
Voi come vi sareste comportate se foste stati al suo posto?
Infine, prima di proseguire con la continuazione della storia, rileggiamo e riflettiamo su questa frase del romanzo: “Ecco che io tra i miei acuti sentimenti, non ho nulla che corrisponda a quello che gli INTERI chiamano AMORE. E se per loro un sentimento così melenso ha pur tanta importanza, quello che per me potrà corrispondere a esso sarà certo MAGNIFICO e TERRIBILE” (parole del visconte a proposito dell’amore)
Che cosa ne pensate di queste parole?
Che collegamento c’è tra Medardo e il suo concetto di amore?
Quali connessioni vi vengono in mente?
Provate a rappresentare graficamente, come fosse una grande metafora visiva, il concetto di amore del visconte.
Ora rileggiamo e riflettiamo su quest’altra frase del romanzo: “- Uh, uh, non ti montar la testa, non esagerare – risposero i vecchi, come sempre i vecchi usano rispondere, quando non sono i giovani a risponder loro così” (risposta dei genitori di Pamela nel momento in cui la ragazza le rivela di aver capito che Medardo si è innamorato di lei).
Che cosa ne pensate di queste parole?
Quali connessioni vi vengono in mente?

Una connessione su cui riflettere ve la propongo io e riguarda queste parole, pronunciate da Julio Velasco, commissario tecnico della nazionale di pallavolo femminile:

“Si parla sempre male dei giovani. Come facciamo a rapportarci con i giovani se continuiamo a dirgli NOI ERAVAMO MEGLIO DI VOI o NOI GIOCAVAMO COL CAVALLO DI LEGNO E VOI STATE SUI SOCIAL? Se me lo avessero detto a 18 anni li avrei mandati a quel paese. I giovani sono diversi perché vivono in un mondo diverso. Io ho sempre avuto fiducia in loro, nelle mie figlie, nei nipoti, nei giocatori: anche nella mia squadra ammiro la capacità d’adattamento e la voglia di lavorare”

Provate a esprimere, liberamente, le vostre considerazioni.

E adesso, dopo aver riflettuto sui vari personaggi del romanzo - con particolare riferimento alla figura di Pamela -, siamo pronti a sentire il proseguo della storia. Ma non prima di divertirci a fare ipotesi per provare a indovinare quello che succederà.


Nessun commento:

Posta un commento