giovedì 5 dicembre 2019

... e cominciò la gran follia, sì orrenda che de la più non sarà mai ch'intenda



Eh sì, ormai Orlando è giunto al capolinea e dopo la batosta ricevuta a casa del pastore, che gli ha confermato che tutte le scritte amorose sono riferite proprio alla sua amata Angelica, la gelosia ormai è diventata incontenibile e di lì a poco esploderà in una furia orrenda mai vista prima.
Il famoso slogan "keep calm" - che com'è noto invita a stare calmi per rifuggire dalle situazioni di stress - nelle immagini viene usato in senso profondamente ironico, proprio come sarebbe piaciuto allo stesso Ariosto che dell'ironia ha fatto un vero e proprio baluardo.
KEEP CALM and SONO PAZZO DI TE! 
Ecco, questo potrebbe applicarsi alle ottave che stiamo per iniziare a leggere!
E' vero che lui si mostrerà pazzo a causa della sua donna, ma... altro che mantenere la calma! Seminerà terrore, sfacelo e distruzione ovunque!!!

Comunque, piccola parentesi prima di leggere la scena clou di tutto il poema, se sei interessato ad approfondire come si è diffusa la moda del "Keep calm" e se vuoi provare a creare un tuo keep calm personalizzato, dai un'occhiata a questo link e fai un po' di esperimenti ;-)

keep calm

Io, ad esempio, ho creato questo

Per restare ancora un pochino sulla vena ironica, ad Orlando forse sarebbe bastato interpretare bene il comportamento di Angelica per non rimanere sconvolto dal suo rifiuto, un po' come avviene in questa simpatica vignetta che circola sul web e che, in chiave moderna, può sintetizzare ciò che la bella principessa del Catai aveva sempre pensato ma che non aveva mai osato esplicitare al suo autorevole spasimante


Ok, stop toni leggeri e divertenti. Adesso facciamo sul serio. Ricomponiamoci e torniamo a seguire le avventure, anzi le disavventure, del povero Orlando che, come ricorderai, ha appena avuto la certezza del tradimento di Angelica vedendo con i suoi occhi il bracciale che lui stesso le aveva regalato e che lei ha consegnato al pastore prima di allontanarsi in Oriente con Medoro. Orlando ha provato ad ingannarsi in tutti i modi, a non credere all'evidenza, ma adesso è costretto ad arrendersi di fronte a prove inequivocabili e il suo cervello non regge di fronte a tanto dolore.
Ovviamente non riesce a dormire e se ne va da quella casa in cui aveva ricevuto ospitalità perché la considera un vero inferno, quasi che avesse colpa lei stessa della sofferenza che sta provando.
Percepisce il dolore chiuso dentro di sé, come un grande recipiente pieno d'acqua che ha una fuoriuscita troppo stretta e riesce a far uscire il liquido faticosamente, solo goccia dopo goccia.
Tenere dentro il dolore non fa bene, prof.
Quando litigo con mia sorella o piango con le mie amiche, poi sto meglio. Se mi tengo tutto dentro, sto peggio, sto malissimo.
E' vero. Anche a me, quando vengo rimproverato e non riesco a sfogare la rabbia, mi fa male lo stomaco dal nervoso 

Certo! Tenere il dolore dentro fa malissimo e infatti Orlando sta davvero male e, come detto, prova ad allontanarsi dalla casa del pastore, ma la sua mente è ottenebrata dalla sofferenza.
Ariosto dice che ormai Orlando come lo abbiamo conosciuto prima non esiste più: è morto dentro, sepolto. Ad ucciderlo è stata l'"ingratissima" Angelica.
Anche se è buio pesto, il nostro paladino entra nel bosco e vaga senza meta per tutta la notte. Allo spuntar del sole si rende conto di esser tornato nel punto di partenza, nel luogo in cui aveva visto tutte le scritte sugli alberi, sulle rocce ed anche su una fonte. Una fonte di pietra, in particolare, mostra delle scritte  amorose sicuramente incise dalla mano di Medoro e questa visione gli provoca - dice Ariosto -  ODIO, RABBIA, IRA e FURORE!


Peggio dell'ira funesta di Achille, prof! Orlando è parecchio messo peggio!
Altroché se è messo peggio! E' messo male, malissimo! Ha perso completamente il senno. In lui sono rimasti solo i quattro sentimenti appena nominati e la sua furia diventerà presto incontenibile.
Tira così fuori una spada e riduce la nuda pietra della fonte in mille pezzettini!
Urca prof! Cominciamo bene! Distrugge addirittura una fonte di pietra?
E questo è niente! Vedrete cosa succederà tra poco!
Orlando entra dentro la grotta in cui aveva letto le scritte che descrivevano i gesti d'amore tra i due innamorati e devasta con la spada l'intero luogo, così come deturpa tutti gli alberi nelle cui cortecce apparivano i nomi di Angelica e Medoro legati in cento nodi.
Quel locus amoenus viene completamente distrutto, così non potrà dare più ristoro a nessuno.
Tutto quello che trova per terra - sassi, tronchi d'albero, rami, zolle di terra - lo scaraventa nelle acque del fiumiciattolo che scorre nei paraggi, così che le acque, prima limpide e trasparenti, divengono sudicie ed torbide per tutto ciò che vi è andato a finire dentro.
Prof! Lo avesse visto sporcare le acque Greta Thunberg  non avrebbe temuto la sua furia e sarebbe andata a brontolarlo!
Ma che c'entra! Mica ci butta la plastica nel fiume! E' tutto materiale organico, mica inquina.
Eh, ma ha rovinato l'acqua limpida che c'era prima! Un danno all'ambiente lo farà lo stesso, no?
Comunque è così inferocito che Greta farebbe una brutta fine, secondo me. Sfogherebbe la sua furia pure su di lei, chissà...



Eh sì, la sua furia comincia a manifestare tutta la sua pericolosità!
Dopo questa distruzione, sudato e stremato dalla fatica e dalla rabbia espressa in modo così violento, si getta a terra nel prato a guardare verso il cielo e rimane tre giorni e tre notti così, disteso, senza mai alzarsi, senza preoccuparsi di mangiare e, nel frattempo, la sua angoscia non si placa affatto, anzi cresce e questo lo porta fuori di senno completamente.
Dopo tre giorni passati in totale immobilità, si desta e comincia a togliere di dosso con estremo vigore tutti i pezzi dell'armatura che ricoprono il suo corpo e finiscono tutti sparpagliati per il bosco, compresa la sua spada. Orlando getta via tutto, si straccia anche i vestiti che stanno sotto la corazza e rimane completamente nudo. A questo punto comincia - dice Ariosto - "la gran follia, sì orrenda che de la più non sarà mai ch'intenda"
L'uomo non ha con sé nessuna arma, ma è talmente infuriato che le sue forze diventano centuplicate, tanto da creare distruzione e devastazioni a mani nude.
Riesce a sradica gli alberi con una sola scrollata, come se si trovasse nell'orto a raccogliere le verdure.
Pensate che specie di mostro è diventato!
Dei pastori che si trovano nelle vicinanze, sentito il fracasso, lasciano  il gregge per andare a vedere cosa sta succedendo...


ma Ariosto, da buon furbetto, arrivato a questo punto della storia, decide di interromperla con la motivazione di non voler annoiare il lettore, ma in realtà sa benissimo che chi lo ascolta è curiosissimo di vedere cosa combinerà Orlando ormai del tutto impazzito. Consueta strategia per creare suspense, attesa e curiosità in chi lo sta seguendo. Compreso noi.
Oh no! Perché la storia si interrompe ancora sul più bello?
Ma l'ha appena detto, no? Perché vuole incuriosire chi legge! Le storie lunghe e intricate sono così!
E' vero. La mia nonna guarda il segreto e quando finisce si arrabbia sempre perché dice che la puntata termina proprio nel punto più bello. E' una tattica per far continuare a seguire il programma, io me ne sono accorto. Ma lei no! Si arrabbia ogni volta!

Per placare la nostra curiosità, approfittiamone per fare qualche riflessione.
Innanzitutto... carta e penna e scrittura di getto. Poi, al solito, condivisione.
In questo canto la pazzia è provocata dalla gelosia diventata incontenibile. Tu cosa pensi della gelosia? Ti capita, a volte, di essere geloso di qualcuno o qualcosa?



Sono gelosissima di mia cugina che sa disegnare molto bene. Mi piacerebbe tanto essere brava come lei, ma io non ci riesco proprio.
Sono geloso del nuovo fidanzato di G***, la mia ex. Mi sta antipatico e poi è più brutto di me!
Sono gelosa di L*** per i voti che prende a matematica. Come fanno a tornarle sempre tutte le espressioni? Come fa a non sbagliare mai niente?
Sono gelosa della mia amica che si compra tutti gli abiti firmati e può truccarsi senza che i genitori le dicano nulla. Io ci ho provato una volta e c'è mancato poco che la mia mamma mi staccasse la testa dal collo!
Io non sono geloso per niente del nuovo fidanzato della ex. Mi piaceva, ma non farei mai come Orlando. Ce ne son tante di ragazze... perché perdere la testa per una quando ne puoi avere quante ne vuoi?
Parla per te!! Io non piaccio a nessuno!!
Io sono gelosa di chi riesce ad allungare i capelli. A me, dopo un certo punto, non mi crescono più, anzi... mi si arricciolano le punte e mi diventano pure più corti! Che nervi!




Pensa adesso a qualche personaggio del mondo dei fumetti o dei film/telefilm che ti ricorda Orlando in tutta la sua furia
A me Thor! 
Ma no, lui è una divinità!
A me Terminator
A me Hulk
Anche a me l'associazione fa tornare alla memoria Hulk che, quando viene investito dalla rabbia, diventa verde, gigantesco e la sua forza diviene mostruosa.
Guardiamo il video che mostra alcune scene del film L'incredibile Hulk prodotto dalla Marvel Cinematic Universe e anche qualche riferimento al fumetto da cui è tratto. Effettivamente il suo aspetto e la sua forza bruta un pochino lo ricorda Orlando impazzito, non trovate?


(Il riferimento al film della Marvel mi è stato suggerito dal prof Mariano Somà)

Infine, se volete, ripercorrete di nuovo la drammatica esperienza vissuta del nostro paladino ascoltando le parole della bravissima attrice teatrale Sonia Bergamasco che legge ed interpreta proprio i passi dell'Orlando Furioso che abbiamo appena letto.
Riguardatevi la parafrasi completa dell'episodio e scrivetene una sintesi. Prima di andare avanti, voglio esser certa che tutto sia stato compreso alla perfezione, ok?
Ma certo prof! Potrà chiederci tutto quello che vuole!
Mah... la troppa spavalderia mi ha sempre un po' preoccupato, ma se son convinti di aver appreso tutto, evidentemente la comprensione dell'opera sta penetrando piuttosto bene.
Comunque gustiamoci Sonia Bergamasco... se già l'Orlando Furioso ci è piaciuto con le nostre narrazioni, ascoltando lei rimarremo sicuramente incantati!
Buona visione!




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