martedì 30 ottobre 2018

mattinata... Halloween


Oggi è il 31 ottobre, giornata di Halloween, e ne approfittiamo per leggere insieme una  storia da brividi che ci calerà in un'atmosfera molto particolare.
Non si tratta minimamente di una storia horror con mostri, zombie e vampiri, bensì di un racconto breve, scritto in Francia più di un secolo fa, dove un personaggio un po' bizzarro avrà a che fare con una situazione che riguarda la sua donna delle pulizie e ne succederanno delle belle.
Il racconto, scritto da Eduard Osmont, si intitola, appunto, La governante e noi lo leggeremo direttamente osservando le immagini di questo bellissimo albo che porta il medesimo titolo. 
Il sottotitolo del libro è  Allegra storia di un cadavere devoto... tutto un programma!



Edouard Osmont è uno scrittore francese vissuto tra la seconda metà del 1800 e i primi anni del 1900 che ha scritto testi umoristici stravaganti e fantasiosi, proprio come quello dell’albo illustrato che stiamo per cominciare a leggere.

Ricordi cosa vuol dire umorismo, vero? Ne abbiamo parlato nelle primissime lezioni di quest’anno a proposito della barzelletta in cui il bambino, contento di come ha trascorso il primo giorno di scuola, si dispera quando sa che il giorno dopo deve replicare perché credeva si trattasse di una giornata unica.

Come sappiamo, negli albi sono importanti anche i disegnatori e l’illustratrice de La governante è Sara Gavioli, una giovane disegnatrice che vive e lavora a Carpi, in provincia di Modena.


Per prima cosa, fate attenzione al titolo e osservate bene la copertina.

Non appena apriamo il libro, notiamo che il risguardo si può allungare per poter continuare le illustrazioni di copertina.
Nello stesso risguardo si nota una immagine incorniciata di donna su sfondo a righe.

Nelle pagine immediatamente successive il titolo LA GOVERNANTE viene ripetuto a caratteri cubitali e viene indicato sotto, in caratteri molto più piccoli, anche il sottotitolo ALLEGRA STORIA DI UN CADAVERE DEVOTO, in cui la parola DEVOTO appare scritta a caratteri decisamente più grandi.

Poni particolare attenzione anche ai colori.

Quali illustrazioni puoi vedere in copertina e nei risguardi? A cosa ti fanno pensare?

Perché la scelta della copertina allungata?
Perché la scelta di scrivere titolo e sottotitolo in quel modo?
Noti qualcosa di particolare nei colori?
Di cosa credi che parlerà il libro?
Scrivi, a proposito di ciò, alcune annotazioni nel taccuino sotto l’hashtag #giornata Halloween – La governante.
  


Iniziamo quindi la lettura dell’albo.

Poniamo di nuovo particolare attenzione ad immagini e colori.
“Dovendo battersi a duello l’indomani mattina e tenendo particolarmente a uccidere il suo avversario, il signor Tapinois si allenava a sparare nella sala da pranzo.
Che accadde? E’ piuttosto difficile saperlo. Fatto sta che, invece di centrare il bersaglio, una pallottola finì per ammazzare sul colpo la governante, che pure stava lavorando piuttosto lontano, in cucina, in fondo a un corridoio, verso il cortile”.

  

Che tipo di incipit viene presentato e cosa ne pensi?

Chi compare nelle illustrazioni e cosa noti dei colori?

Che effetto dà l’uso dei verbi alla scena?

Sotto lo stesso hashtag #giornata Halloween – La governante annota sul taccuino le tue riflessioni in proposito.



“Molto contrariato, il signor Tapinois all’inizio versò qualche lacrima sul triste destino della governante. Era davvero affezionato a quella ragazza che gli riusciva, a essere sinceri, proprio preziosa.

Poi si spaventò per le possibili conseguenze della sua azione. La presenza di una giovane governante a casa di uno scapolo nel pieno delle forze può dar luogo a non poche chiacchere. Senza dubbio, nel quartiere non sarebbero mancate spiacevoli insinuazioni tese a far credere a un crimine passionale. E il gesto del signor Tapinois, del tutto involontario, avrebbe potuto essere interpretato come un delitto premeditato. Il signor Tapinois sentì un brivido corrergli per la schiena”.


Come ti sembra l’atteggiamento del protagonista di fronte al grave avvenimento che è avvenuto? Cosa lo preoccupa maggiormente?

Parlane con il tuo compagno di banco, trova giustificazioni alla tua idea e paragonale alle argomentazioni che lui ti verrà a proporre.

Poi osserva il fumetto della illustrazione (cosa noti nella forma?) e immagina quali pensieri avresti tu di fronte ad un fatto del genere, quindi scrivili nello spazio bianco.


“La soluzione più semplice gli parve quella di provare a nascondere il cadavere e di far pensare a un rapimento.

Andò a cercare un grosso baule nel guardaroba, svitò accuratamente la placca di ottone sulla quale, a lettere maiuscole, era inciso il suo nome, prese fra le braccia il cadavere della governante, lo sistemò così che stesse il più comodo possibile, abbassò il coperchio, strinse le cinghia strettamente e, per maggior sicurezza, chiuse a doppia mandata le due serrature.


Non so se abbiate già potuto constatarlo, ma niente provoca tanta sete quanto ammazzare una governante, anche se non lo si è fatto apposta.

Così, avendo sete, il signor Tapinois scese in strada e si accomodò davanti a un boccale di birra, nel bar più vicino. Là, si mise a riflettere.
Cominciò a chiedersi in quale paese lontano avrebbe potuto portare il baule per alleggerirlo del suo fardello. Poi pensò, non senza amarezza, che non ci sarebbe stato nessuno a portargli la sua cioccolata calda la mattina dopo. Si disse anche che, se durante il duello fosse stato ferito, il medico, i padrini e gli spettatori, che non sarebbero certo mancati, avrebbero ben potuto scoprire il cadavere della governante, il che gli avrebbe di sicuro causato spiacevoli seccature.
La prospettiva di doversi lucidare da solo le scarpe per l’indomani, gli aggiunse qualche cruccio”.



Scrivi sul taccuino cosa ti colpisce della parte appena letta (la reazione dell’uomo? Il nascondiglio? le preoccupazioni?). Cosa vuole comunicare, secondo te, l’autore? Cosa passa nella testa del personaggio? Ti trovi d’accordo con i pensieri del protagonista? Cosa vorresti comunicargli (scriviglielo in un breve messaggio).



“E’ con questo stato d’animo che rientrò in casa. Prima di andare a letto, volle rivedere la sua vittima. Allentò le cinghie, aprì il baule e, prendendo una lanterna per vederci meglio, si chinò.

MALEDIZIONE! Il cadavere della governante era sparito!

Il signor Tapinois soffocò un grido di terrore e lasciò cadere la lanterna, che s’infranse in mille pezzi”.





Osserva attentamente l’illustrazione.

Che effetto fa, secondo te, un disegno del genere?
Parlane con il compagno e poi, a voce, esprimi il tuo pensiero (fai attenzione a rispettare i turni di parola e preoccupati anche di ascoltare le opinioni degli altri).

“Fu costretto ad accendere un’altra lanterna. Poi, pensando che qualche ladro si fosse introdotto in casa durante la sua breve assenza, fece il giro dell’appartamento.
Niente.
Passando davanti a uno specchio, vide la propria immagine.
Era invecchiato di dieci anni.
Non capiva più nulla e, avendo bisogno di riposarsi un po’ in vista del duello, decise di andare a letto”.

Fermiamoci un attimo e proviamo a fare ipotesi sulla prosecuzione del racconto.
Esattamente come ho chiesto prima, fai particolare attenzione a rispettare i turni di parola e ascolta cosa hanno da dire i compagni.


Vediamo, andando avanti, se le vostre ipotesi si realizzeranno oppure verranno disattese.



“Entrò in camera e si avvicinò al letto per prepararlo.

ORRORE! Dentro c’era il cadavere della governante.

Il signor Tapinois soffocò un grido di terrore e lasciò cadere la lanterna, che s’infranse in mille pezzi.

Tornò accanto al letto. Il cadavere della governante era sparito. Il signor Tapinois si guardò nello specchio. Era invecchiato di altri dieci anni.

Poi si spogliò.

Non so se lo abbiate già notato, ma molte persone hanno l’abitudine, prima di coricarsi, di prendere qualche piccola precauzione. Il signor Tapinois volle seguire questa abitudine. Aprì il comodino e ne tirò fuori un recipiente di grossolana maiolica.

ORRORE! In fondo c’era il cadavere della governante.

Il signor Tapinois soffocò un grido di terrore e lasciò cadere il recipiente, che s’infranse in mille pezzi. Il cadavere della governante era di nuovo sparito.

Il signor Tapinois si guardò nello specchio. Era invecchiato di altri dieci anni.

Scoccò la mezzanotte. Il signor Tapinois fu scosso da un brivido. Poi si ricordò di aver dimenticato di caricare l’orologio. Andò a cercarlo nel taschino del panciotto. Era un vecchio orologio a chiave, eredità del suo nonno. Il signor Tapinois ne aprì la cassa.

ORRORE! Dentro c’era il cadavere della governante.

Il signor Tapinois soffocò un grido di terrore e lasciò cadere il recipiente, che s’infranse in mille pezzi. Il cadavere della governante era di nuovo sparito.

Il signor Tapinois si guardò nello specchio. Era invecchiato di altri dieci anni.


“Non potendo più dormire, cominciò a camminare avanti e indietro nell’appartamento. Ma i suoi pensieri erano lugubri. Non si divertiva affatto. Anzi, cominciava a sentirsi piuttosto annoiato. Al punto di sbadigliare. Sbadigliando aprì la bocca.

ORRORE! Dentro c’era il cadavere della governante.

Il signor Tapinois soffocò un grido di terrore e lasciò cadere la bocca, che s’infranse in mille pezzi. Il cadavere della governante era di nuovo sparito.

Il signor Tapinois si guardò nello specchio. Era invecchiato di altri dieci anni.

Vedendosi così vecchio, così vecchio, decise di fare testamento.

Si mise alla scrivania, prese una penna e scrisse:

          Dovendo battermi a duello, e temendo un esito fatale, ritengo mio dovere

          fare testamento. Prima di morire…

A questo punto aprì una parentesi.

ORRORE! Dentro c’era il cadavere della governante.

Questa storia potrebbe, senza dubbio, continuare ancora per molto tempo, cari lettori. Ma, dato che ne ho abbastanza di voi, preferisco fermarmi qui e chiudere la serata con donne di facili costumi”.



Piaciuta la storia? Piaciuto il finale? Ne avresti voluto uno diverso? Discutine con il tuo compagno di banco. Condividi poi il finale che daresti alla storia con l’intera classe.

Per chi volesse risentire la storia, qui un video in cui un collaboratore della casa editrice Orecchio acerbo legge ad alta voce l'intero albo. 




Adesso prendi di nuovo il taccuino e prova a svolgere tre differenti consegne:



Prima attività: Cerca di riflettere su questi tre quesiti che ti vengono posti:

1) che funzione hanno, secondo te, le medesime frasi ogni volta ripetute?

2) come ti sembra la reazione dell’omicida di fronte alla continua comparsa del cadavere nei posti più impensati? Da cosa lo comprendi?

3) come credi potresti definire il genere di racconto che abbiamo appena letto? Quali elementi te lo hanno fatto così definire?



Seconda attività: disegna il plot della storia e spiega il punto (o i punti) in cui, secondo te, si raggiunge il climax.

Da cosa lo noti? Quali espressioni o parole vengono utilizzate?



Terza attività: Disegna lo schema ad Y che ormai conosci abbastanza bene e scrivi impressioni, connessioni e domande sull’albo appena letto.

Sarà interessante condividere tutti insieme il nostro schema ad Y, prof comprese, e quando sarà il mio turno racconterò una connessione che mi è venuta in mente leggendo con voi l’albo: un romanzo intitolato “Il ritratto di Dorian Gray”.