martedì 17 maggio 2022

Prof, la bibliotechina esplode!

 


- Prof, la bibliotechina di classe esplode!
In effetti hanno ragione. Questa foto è stata scattata nel mese di settembre, ma arrivati al mese di maggio i libri sono aumentati a dismisura.
Lo spazio a disposizione è rimasto però sempre quello, così alle due scatole si sono aggiunte file di libri incolonnate o riposte in scatoloni laterali.
Perché i libri sono aumentati così tanto?
Perché rispetto ai pochi romanzi e albi proposti a settembre si sono aggiunti, nel corso dei mesi, numerosi romanzi e raccolte di fiabe/racconti (portati sia dalla prof che dai ragazzi), ma anche libri illustrati, graphic novel, silent e riviste come Focus JuniorInternational Kids e i manga Komi can't communicate e The Promise Neverland.
Tutto l'anno abbiamo letto e parlato di libri, scambiandoci consigli, incuriosendoci raccontando sapientemente trama e colpi di scena, parlando del perché alcuni libri ci sono piaciuti e del perché altri li abbiamo abbandonati. Abbiamo letto incipit, stralci di testo che ci avevano folgorato, ragionato sui nostri personaggi preferiti e sul voto di lettura finale.
Ma si può fare di più, molto di più.
La parola ai ragazzi per impostare, il prossimo anno, uno spazio lettura ancora più funzionale e "a nostra misura".

Potremmo trovare una sistemazione per i libri, perché ora come ora sembra ci sia stata un'esplosione!
Potremmo fare delle letture di gruppi di quattro o cinque persone per esprimere pareri e parlarne insieme.
Potremmo leggere con la musica che rilassa la mente facendo entrare ancora di più nella storia (Serena)

Si potrebbe fare un book talk a due e fare cambio ogni volta per conoscere altri libri (Alessia)

Per la biblioteca di classe si potrebbero fare delle mensole colorate o delle cassette colorate di legno.
Dopo la lettura si possono fare dei disegni di quello che dice il libro (Edoardo)

Io per la biblioteca direi di fare dei piccoli club che per un'ora si riuniscono parlando di libri, fumetti, manga, di tutto di più e un'altra cosa e che possiamo scambiarci consigli tra club.
Poi mettere nel muro delle mensole con le etichette per dividere i libri in generi (Giovanni)

Suggerirei di scrivere in un foglietto la trama di ogni libro, così che chi lo vuole leggere sarà più certo se prenderlo o no. Potremmo fare che alcune di noi portano delle cassette della frutta (io le ho) e ci si mettono dentro i libri, magari per ogni tipo [suddivisi per genere]. Un'attività che si potrebbe fare è quella di andare fuori nel nostro spazio e ognuno, in pose diverse, legge il suo libro (Elisabetta)

Dopo un anno di laboratorio di lettura, i ragazzi hanno proposto questi suggerimenti per migliorarne funzionalità e modalità di condivisione:
- gruppi di lettura/club
- suddivisione dei libri per generi
- book talk a coppie
- mensole colorate o cassette contenitive
- letture all'aperto
- disegni e scritti sul libro, anche da inserire su un blog apposito.
Per il prossimo anno ci organizzeremo per rendere concrete queste idee.
In tutta sincerità, le ho trovate una migliore dell'altra.
Diverse possono annoverarsi tra setting d'aula e pratiche laboratoriali sperimentate e collaudate in numerose realtà scolastiche, come i book speed dating, i gruppi di lettura, le recensioni su blog.
Senza conoscerne la letteratura, ne hanno intuito le potenzialità. Impossibile non ascoltarli.

venerdì 13 maggio 2022

Di storia e metodo di studio


Molti ragazzi fanno fatica a studiare la storia, inutile girarci intorno. E non solo la storia, ovviamente.
Peggio per loro? Beh, fino a un certo punto. Creare le condizioni migliori affinché l'apprendimento venga favorito è compito del docente. E per condizioni migliori si intende offrire opportunità di apprendimento il più possibile personalizzate e rispondenti alle potenzialità di ciascuno. Utopia? No.
Tra i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine del primo ciclo della disciplina storica le Indicazioni nazionali parlano espressamente di comprensione e conoscenza di aspetti e processi storici fondamentali e di rielaborazione degli stessi tramite metodo di studio personale e individualizzato. E, come ben sappiamo, i traguardi sono da considerarsi imprescindibili.
Per fare in modo che i ragazzi siano consapevoli di quale sia il metodo di studio più adatto a loro, occorre che il docente dia loro la possibilità di sperimentarne le varie tipologie. Compito importante per la scuola secondaria di primo grado, visto che un metodo di studio organico e strutturato si configura come fattore di sicuro successo per la prosecuzione degli ordini scolastici successivi.
Far sperimentare I VARI METODI DI STUDIO, quindi, NON IL METODO, visto che non ne esiste uno valido in assoluto per tutti i nostri studenti.
A partire dal manuale di studio, i ragazzi vanno guidati verso la scoperta e la sperimentazione di varie strategie di lavoro in grado di far loro interiorizzare le informazioni lette, tra cui mappe concettuali e attività di sintesi o annotazioni a margine di pagina.  E ancora strategie per una efficace esposizione ad alta voce o per una rielaborazione critica dei concetti appresi.
Solo il manuale può considerarsi strumento esaustivo? Decisamente no.
Inoltre i manuali di studio non possiedono affatto un linguaggio di facile comprensione, pertanto la facilitazione del docente si rende necessaria non solo per una certa casistica della classe, ma per tutti.
A supporto del testo scritto già da diversi anni è stato evidenziato l'impatto potente della componente iconografica e visiva, quindi via libera all'utilizzo di carte storiche, immagini e video tematici, tutto facilmente reperibile anche su web. E per una rielaborazione critica delle conoscenze possono essere sperimentate diverse attività sfidanti ma, nel contempo, capaci di incuriosire e di favorire la motivazione personale. Tali attività, infine, arrivano a mettere in gioco la componente creativa individuale, la valorizzazione dei talenti personali e, non da ultima, la capacità di collaborazione e coordinamento tra pari, tutti aspetti educativi essenziali per la formazione di persone e cittadini consapevoli.

Vediamo un esempio pratico.
Classe seconda, studio della Rivoluzione francese.
Oltre al manuale, sono stati consultati video e siti web specifici:

I ragazzi sono stati invitati a sperimentare strategie di studio diversificate e percorsi di approfondimento per la sedimentazione delle conoscenze.

- ricorso a mappe o elaborazioni di sintesi scritte, con successiva esposizione e discussione in classe, sia in modalità individuale che collettiva, comprese attività di peer tutoring;


- approfondimenti con immagini satiriche o raffigurazioni artistiche tematiche;





- visione di alcuni episodi del cartone Lady Oscar per fornire un ritratto della Francia pre-rivoluzionaria con immagini appartenenti al mondo dei manga, così vicino al vissuto e agli interessi dei ragazzi




- rielaborazioni e riorganizzazioni dei contenuti tramite attività creative da strutturare come compiti di realtà (con tanto di obiettivi e criteri di valutazione condivisi):
gioco da tavolo Indovina chi? sulla base di ricerche, effettuate in modalità digitale, su personaggi protagonisti della Rivoluzione francese;
gioco dell'oca con stazioni e caselle inerenti episodi e simboli della Rivoluzione;
cruciverba con definizioni riguardanti personaggi e fatti salienti della Rivoluzione.
Ragazzi al lavoro...






- elaborazione di vignette o fumetti tematici (sia in modalità cartacea che animata-digitale).


Una Rivoluzione francese affrontata, insomma, sotto vari aspetti/punti di vista e rielaborata con strategie di studio che hanno fatto ricorso al corretto utilizzo del manuale, certo, ma anche alla creatività, alla manualità, al supporto audio-video, a fonti cartacee e a quelle digitali. Solo sperimentando variegate modalità di lavoro sarà possibile individuare quella che fa al caso nostro. E la storia verrà interiorizzata con meno fatica.  Forse.