Oggi è il 31 ottobre, giornata di Halloween, e ne approfittiamo per leggere insieme una storia da brividi che ci calerà in un'atmosfera molto particolare.
Non si tratta minimamente di una storia horror con mostri, zombie e vampiri, bensì di un racconto breve, scritto in Francia più di un secolo fa, dove un personaggio un po' bizzarro avrà a che fare con una situazione che riguarda la sua donna delle pulizie e ne succederanno delle belle.
Il racconto, scritto da Eduard Osmont, si intitola, appunto, La governante e noi lo leggeremo direttamente osservando le immagini di questo bellissimo albo che porta il medesimo titolo.
Il sottotitolo del libro è Allegra storia di un cadavere devoto... tutto un programma!
Edouard Osmont è uno scrittore francese
vissuto tra la seconda metà del 1800 e i primi anni del 1900 che ha scritto
testi umoristici stravaganti e fantasiosi, proprio come quello dell’albo
illustrato che stiamo per cominciare a leggere.
Ricordi cosa vuol dire
umorismo, vero? Ne abbiamo parlato nelle primissime lezioni di quest’anno a
proposito della barzelletta in cui il bambino, contento di come ha trascorso il
primo giorno di scuola, si dispera quando sa che il giorno dopo deve replicare
perché credeva si trattasse di una giornata unica.
Come sappiamo, negli albi sono importanti anche i disegnatori e l’illustratrice de La governante è Sara Gavioli, una giovane disegnatrice che vive e lavora a Carpi, in
provincia di Modena.
Per prima cosa, fate attenzione al
titolo e osservate bene la copertina.
Non appena apriamo il
libro, notiamo che il risguardo si
può allungare per poter continuare le illustrazioni di copertina.
Nello stesso risguardo
si nota una immagine incorniciata di donna su sfondo a righe.
Nelle pagine
immediatamente successive il titolo
LA GOVERNANTE viene ripetuto a caratteri cubitali e viene indicato sotto, in
caratteri molto più piccoli, anche il sottotitolo ALLEGRA STORIA DI UN CADAVERE
DEVOTO, in cui la parola DEVOTO appare scritta a caratteri decisamente più
grandi.
Poni particolare
attenzione anche ai colori.
Quali illustrazioni
puoi vedere in copertina e nei risguardi? A cosa ti fanno pensare?
Perché la scelta della
copertina allungata?
Perché la scelta di
scrivere titolo e sottotitolo in quel modo?
Noti qualcosa di
particolare nei colori?
Di cosa credi che parlerà
il libro?
Scrivi, a proposito di
ciò, alcune annotazioni nel taccuino sotto l’hashtag #giornata Halloween – La governante.
Iniziamo quindi la
lettura dell’albo.
Poniamo di nuovo
particolare attenzione ad immagini e colori.
“Dovendo battersi a duello
l’indomani mattina e tenendo particolarmente a uccidere il suo avversario, il
signor Tapinois si allenava a sparare nella sala da pranzo.
Che accadde? E’ piuttosto difficile
saperlo. Fatto sta che, invece di centrare il bersaglio, una pallottola finì per ammazzare sul colpo la governante, che pure
stava lavorando piuttosto lontano, in cucina, in fondo a un corridoio, verso il
cortile”.
Che tipo di incipit
viene presentato e cosa ne pensi?
Chi compare nelle
illustrazioni e cosa noti dei colori?
Che effetto dà l’uso
dei verbi alla scena?
Sotto lo stesso hashtag
#giornata Halloween – La governante
annota sul taccuino le tue riflessioni in proposito.
“Molto contrariato, il signor
Tapinois all’inizio versò qualche lacrima sul triste destino della governante.
Era davvero affezionato a quella ragazza che gli riusciva, a essere sinceri,
proprio preziosa.
Poi si spaventò per le possibili
conseguenze della sua azione. La presenza di una giovane governante a casa di
uno scapolo nel pieno delle forze può dar luogo a non poche chiacchere. Senza
dubbio, nel quartiere non sarebbero mancate spiacevoli insinuazioni tese a far
credere a un crimine passionale. E il gesto del signor Tapinois, del tutto
involontario, avrebbe potuto essere interpretato come un delitto premeditato. Il signor Tapinois sentì un brivido
corrergli per la schiena”.
Parlane con il tuo
compagno di banco, trova giustificazioni alla tua idea e paragonale alle
argomentazioni che lui ti verrà a proporre.
Poi osserva il fumetto
della illustrazione (cosa noti nella forma?) e immagina quali pensieri avresti
tu di fronte ad un fatto del genere, quindi scrivili nello spazio bianco.
“La soluzione più semplice gli
parve quella di provare a nascondere il
cadavere e di far pensare a un rapimento.
Andò a cercare un grosso baule nel
guardaroba, svitò accuratamente la placca di ottone sulla quale, a lettere
maiuscole, era inciso il suo nome, prese fra le braccia il cadavere della
governante, lo sistemò così che stesse il più comodo possibile, abbassò il
coperchio, strinse le cinghia strettamente e, per maggior sicurezza, chiuse a
doppia mandata le due serrature.
Non so se abbiate già potuto
constatarlo, ma niente provoca tanta sete quanto ammazzare una governante,
anche se non lo si è fatto apposta.
Così, avendo sete, il signor
Tapinois scese in strada e si accomodò davanti a un boccale di birra, nel bar
più vicino. Là, si mise a riflettere.
Cominciò a chiedersi in quale paese lontano avrebbe
potuto portare il baule per alleggerirlo del suo fardello. Poi pensò, non senza
amarezza, che non ci sarebbe stato nessuno a portargli la sua cioccolata calda
la mattina dopo. Si disse anche che, se durante il duello fosse stato ferito,
il medico, i padrini e gli spettatori, che non sarebbero certo mancati, avrebbero
ben potuto scoprire il cadavere della governante, il che gli avrebbe di sicuro
causato spiacevoli seccature.
La prospettiva di doversi lucidare
da solo le scarpe per l’indomani, gli aggiunse qualche cruccio”.
Scrivi sul taccuino
cosa ti colpisce della parte appena letta (la reazione dell’uomo? Il
nascondiglio? le preoccupazioni?). Cosa vuole comunicare, secondo te, l’autore?
Cosa passa nella testa del personaggio? Ti trovi d’accordo con i pensieri del
protagonista? Cosa vorresti comunicargli (scriviglielo in un breve messaggio).
“E’ con questo stato d’animo che rientrò in casa. Prima di andare a
letto, volle rivedere la sua vittima. Allentò le cinghie, aprì il baule e,
prendendo una lanterna per vederci meglio, si chinò.
MALEDIZIONE! Il cadavere della
governante era sparito!
Il signor Tapinois soffocò un grido di terrore e lasciò
cadere la lanterna, che s’infranse in mille pezzi”.
Osserva attentamente
l’illustrazione.
Che effetto fa,
secondo te, un disegno del genere?
Parlane con il
compagno e poi, a voce, esprimi il tuo pensiero (fai attenzione a rispettare i
turni di parola e preoccupati anche di ascoltare le opinioni degli altri).
“Fu costretto ad accendere un’altra
lanterna. Poi, pensando che qualche ladro si fosse introdotto in casa durante
la sua breve assenza, fece il giro dell’appartamento.
Niente.
Passando davanti a uno specchio,
vide la propria immagine.
Era invecchiato di dieci anni.
Non capiva più nulla e, avendo bisogno di riposarsi un
po’ in vista del duello, decise di andare a letto”.
Fermiamoci un attimo e
proviamo a fare ipotesi sulla prosecuzione del racconto.
Esattamente come ho
chiesto prima, fai particolare attenzione a rispettare i turni di parola e
ascolta cosa hanno da dire i compagni.
Vediamo, andando
avanti, se le vostre ipotesi si realizzeranno oppure verranno disattese.
“Entrò in camera e si avvicinò al letto per prepararlo.
ORRORE! Dentro c’era il cadavere
della governante.
Il signor Tapinois soffocò un grido
di terrore e lasciò cadere la lanterna, che s’infranse in mille pezzi.
Tornò accanto al letto. Il cadavere
della governante era sparito. Il signor Tapinois si guardò nello specchio. Era
invecchiato di altri dieci anni.
Poi si spogliò.
Non so se lo abbiate già notato, ma molte persone hanno
l’abitudine, prima di coricarsi, di prendere qualche piccola precauzione. Il
signor Tapinois volle seguire questa abitudine. Aprì il comodino e ne tirò
fuori un recipiente di grossolana maiolica.
ORRORE! In fondo c’era il cadavere
della governante.
Il signor Tapinois soffocò un grido
di terrore e lasciò cadere il recipiente, che s’infranse in mille pezzi. Il
cadavere della governante era di nuovo sparito.
Il signor Tapinois si guardò nello
specchio. Era invecchiato di altri dieci anni.
Scoccò la mezzanotte. Il signor Tapinois fu scosso da un
brivido. Poi si ricordò di aver dimenticato di caricare l’orologio. Andò a
cercarlo nel taschino del panciotto. Era un vecchio orologio a chiave, eredità
del suo nonno. Il signor Tapinois ne aprì la cassa.
ORRORE! Dentro c’era il cadavere
della governante.
Il signor Tapinois soffocò un grido
di terrore e lasciò cadere il recipiente, che s’infranse in mille pezzi. Il
cadavere della governante era di nuovo sparito.
Il signor Tapinois si guardò nello
specchio. Era invecchiato di altri dieci anni.
“Non potendo più dormire, cominciò
a camminare avanti e indietro nell’appartamento. Ma i suoi pensieri erano
lugubri. Non si divertiva affatto. Anzi, cominciava a sentirsi piuttosto
annoiato. Al punto di sbadigliare. Sbadigliando aprì la bocca.
ORRORE! Dentro c’era il cadavere della governante.
Il signor Tapinois soffocò un grido di terrore e lasciò
cadere la bocca, che s’infranse in mille pezzi. Il cadavere della governante
era di nuovo sparito.
Il signor Tapinois si guardò nello specchio. Era
invecchiato di altri dieci anni.
Vedendosi così vecchio, così
vecchio, decise di fare testamento.
Si mise alla scrivania, prese una
penna e scrisse:
Dovendo battermi a duello, e temendo
un esito fatale, ritengo mio dovere
fare testamento. Prima di morire…
A questo punto aprì una parentesi.
ORRORE! Dentro c’era il cadavere
della governante.
Questa storia potrebbe, senza dubbio, continuare ancora
per molto tempo, cari lettori. Ma, dato che ne ho abbastanza di voi, preferisco
fermarmi qui e chiudere la serata con donne di facili costumi”.
Piaciuta la storia?
Piaciuto il finale? Ne avresti voluto uno diverso? Discutine con il tuo
compagno di banco. Condividi poi il finale che daresti alla storia con l’intera
classe.
Per chi volesse risentire la storia, qui un video in cui un collaboratore della casa editrice Orecchio acerbo legge ad alta voce l'intero albo.
Per chi volesse risentire la storia, qui un video in cui un collaboratore della casa editrice Orecchio acerbo legge ad alta voce l'intero albo.
Adesso prendi di nuovo
il taccuino e prova a svolgere tre differenti consegne:
Prima attività: Cerca di riflettere su
questi tre quesiti che ti vengono posti:
1) che funzione hanno,
secondo te, le medesime frasi ogni volta ripetute?
2) come ti sembra la
reazione dell’omicida di fronte alla continua comparsa del cadavere nei posti
più impensati? Da cosa lo comprendi?
3) come credi potresti
definire il genere di racconto che abbiamo appena letto? Quali elementi te lo
hanno fatto così definire?
Seconda attività: disegna il plot della storia
e spiega il punto (o i punti) in cui, secondo te, si raggiunge il climax.
Da cosa lo noti? Quali
espressioni o parole vengono utilizzate?
Terza attività: Disegna lo schema ad Y che
ormai conosci abbastanza bene e scrivi impressioni, connessioni e
domande sull’albo appena letto.
Sarà interessante
condividere tutti insieme il nostro schema ad Y, prof comprese, e quando sarà
il mio turno racconterò una connessione che mi è venuta in mente leggendo con
voi l’albo: un romanzo intitolato “Il ritratto di Dorian Gray”.
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