lunedì 12 febbraio 2024

I (nostri) Promessi Sposi

A volte, di fronte ad attività didattiche che riscuotono un certo successo, meglio dar voce direttamente ai ragazzi.
Step di lavoro, progettazione, fasi operative e feedback vengono qui presentati dai diretti interessati.
Con tante informazioni utili - e divertenti - per noi adulti che lavoriamo per loro e con loro.
Buona lettura (e buona visione).

Tutto ha avuto inizio quando la prof di italiano ci ha assegnato un'attività molto particolare: ricreare una o più scene degli episodi dei Promessi Sposi letti in classe scegliendo di disegnare la striscia di un fumetto o registrando un video. Io e altri miei due compagni di classe, superando l'iniziale incertezza, abbiamo scelto di girare un video e abbiamo deciso di interpretare la scena di Don Abbondio e i bravi.
La location scelta? Una piccola stradina di Spoiano che, secondo noi, assomigliava molto a quella descritta nel romanzo. Visto che il sabato era l'unico giorno in cui potevamo incontrarci, ci siamo organizzati per ritrovarci tutti e tre insieme. Io e la mia compagna interpretavamo i bravi di Don Rodrigo, ci siamo truccati e vestiti cercando di seguire il più possibile le descrizioni del libro; ci siamo disegnati anche i baffi e ci siamo procurati delle armi giocattolo (la spada era di quando da piccolo andavo al carnevale di dietro casa mia). Il mio compagno che interpretava Don Abbondio ha costruito con il cartone un crocifisso da appendere al collo, si è fatto prestare un libro di preghiere e, sempre con il cartone, ha creato il colletto bianco da mettere sulla maglia nera (così poteva rappresentare meglio anche la scena in cui il curato ha paura dei bravi e si allontana il colletto dal collo). Prima di iniziare le riprese abbiamo imparato i dialoghi a memoria. Nelle prime scene abbiano registrato Don Abbondio che camminava nella stradina verso i bravi riprendendolo da due angolazioni diverse. All'inizio ci ha aiutato la mia mamma per far vedere come registrare meglio, poi abbiamo appoggiato il telefono su un tavolino e abbiamo registrato da soli.
Per rappresentare la scena del bravo che dice parolacce abbiamo inserito durante il montaggio dei "biiiip" insieme a un riquadro nero sulla bocca.
Per entrare più nel dettaglio, spiego quali sono stati i passaggi per creare questa scena:
- siamo partiti dalla scena predefinita nell'app CapCut
- abbiamo estratto l'audio
- abbiamo messo in sovraimpressione uno screenshot nero
Dopo un bel po' di tempo passato per fare l'editing, problemi di connessione e un file che inizialmente era pesantissimo, siamo riusciti finalmente a salvare e inviare il nostro lavoro. Avevamo un po' di timore a mostrarlo in classe, ma è andato tutto molto bene e siamo anche finiti nel canale YouTube della scuola  Qui sotto il nostro video e... buona visione a tutti!



Visto che dovevamo fare un compito sui Promessi Sposi realizzando un video su uno degli episodi letti in classe, noi cinque ci siamo  ritrovati a casa di S. e abbiamo deciso tutti insieme come procedere. Dopo aver riletto l’episodio della monaca di Monza, abbiamo deciso di rappresentarlo e ognuno di noi ha scelto il personaggio da impersonare e suo ruolo ben preciso: E. era Gertrude, T. la madre, G. il padre, S. la madre badessa e G. il paggio. Ci siamo occupati dei costumi in questo modo: E. aveva preso una parrucca (che dalla foto sembrava molto più bella, infatti quando l'ha indossata aveva i capelli crespi crespi), due magliette - una bianca e una nera - che servivano per il velo ed un vestito nero della sua mamma che serviva per la tonaca; S. si era messo una maglietta in testa per fare la madre badessa, T. lo stesso per impersonare la mamma di Gertrude, G. aveva una pannuccia amaranto (che gli hanno dato allo stadio di calcio visto che l'amaranto è il colore dell'Arezzo), un mestolo e una padella offerte gentilmente dalla mamma di S., e G. che aveva una giacca grigia elegante per sembrare più grande e autorevole, visto che doveva fare il padre di Gertrude. Per fare le scene abbiamo usato la location di casa di S. e per registrare il video completo abbiamo impiegato due ore. La scena che ha richiesto più tempo è quella del paggio insieme a Gertrude, perché un arciere anonimo lanciava frecce da dietro un albero. Chi era l’arciere? Il padre di Gertrude! L’arco non serviva nella scena (infatti mica se ne parla di questo nel romanzo!), ma visto che eravamo tutti insieme, ci siamo divertiti anche a farci gli scherzi e questo ha allungato le riprese di quasi un’ora! Ci siamo mangiati anche una merenda buonissima, preparata dalla mamma di S. che ci ha ospitato, e alla fine ci siamo salutati con una bella partita di nascondino. È stato un sabato molto divertente e qui potete vedere il video che abbiamo realizzato:

La monaca di Monza


Un’occasione dove posso mettere in atto le mie capacità? Non se ne trovano troppo spesso, quindi quando ce ne troviamo una di fronte qualcuna, mai lasciarsela scappare! Ho avuto l’opportunità di lavorare con dei miei piccoli talenti: la recitazione e, anche se considerato mediocre da qualcuno, la mia capacità di fare video ed editarli. Al contrario di quello che si può pensare, editare non è assolutamente facile. L’applicazione che utilizzo si chiama CapCut, anche se molte persone che lavorano nel mondo dell’editing la considerano un’app poco funzionale. All’inizio, intorno alla prima media, quando avevo appena iniziato ad usarla, lo pensavo anche io, ma solo perché dovevo ancora imparare a conoscerla. In questi anni ho imparato ad utilizzarla molto meglio in tutte le sue particolari impostazioni e mi trovo molto bene.  Più il tempo passa e più imparo, e così le mie capacità di editing migliorano. Ma sapete, non basta un buon editing per avere un video ben fatto! Perché, per applicare le modifiche in un video e ricavarci qualcosa di buono, deve essere il video in sé già ben strutturato. È sempre necessario, per queste cose, avere uno schema scritto o mentale su ciò che abbiamo intenzione di fare, passo dopo passo. Quando arriva il momento di mettere lo schema in atto, ci saranno molto probabilmente delle modifiche da inserire, come succede sempre a me, ma se abbiamo comunque un’idea di ciò che dobbiamo fare, eseguire un leggero cambiamento non causerà problemi. Ma cosa è successo dietro alle quinte di questo mio video? Come ho già detto, serve uno schema, scritto o mentale e la settimana prima delle riprese ho strutturato le mie idee ogni giorno. Ho considerato cosa fosse fattibile e cosa no, i luoghi in cui registrare, i vestiti da utilizzare, che cosa esattamente dire, come riprendere le varie scene, la durata approssimativa del video e taaaaaaaaanto altro! Considerando una cosa fondamentale: AVREI RAPPRESENTATO DA SOLA TUTTI I PERSONAGGI CHE AVEVO IN MENTE DI RAPPRESENTARE! Sabato 27 gennaio sono riuscita concretamente a mettere in atto tutti i miei piani. Non ho registrato le scene in ordine cronologico, ma in base alle mie necessità. Mentre stavo registrando le prime due scene, la telecamera mi ha mandato una scritta che diceva “spazio nella memoria interna esaurito”. Ho osservato un attimo la scritta “spazio esaurito” e ho pensato: “Ah, vabbè... tolgo la scheda  e la svuoto nel pc.” Poi ho riletto la scritta, concentrandomi su “memoria interna”. Aspe... memoria interna? IN CHE SENSO? E in quel momento ecco... sono praticamente finita nel panico! La videocamera possiede la memoria interna e la scheda di memoria. Non sono un tecnico, non so la motivazione di questa cosa, ma è così e basta. Ciò che sapevo di sicuro era questo: non sapevo come spostare i video della memoria interna nel pc! La scheda di memoria è un piccolo rettangolo che tiro fuori dalla telecamera, inserisco nel computer e prendo i dati. La memoria interna? Boh! La mia preoccupazione derivava dal fatto che nella memoria interna avevo registrato la parte più importante di tutto il video: il litigio fra Don Rodrigo e Fra Cristoforo. Per prima cosa sono andata nelle impostazioni ed ho subito selezionato la scheda di memoria. Poi, in crisi, sono corsa dal mio babbo, per chiedere aiuto. Non poteva aiutarmi in quel momento, quindi mentre aspettavo che fosse disponibile, ho registrato le altre scene. Arrivata la sera del sabato, ero riuscita a fare solo un’altra parte del video, che era pure venuta male perché l’avevo registrata troppo in fretta. Quando la sera sono finalmente riuscita a recuperare i video, ho iniziato un po' di editing. E qui ho realizzato quanto una di queste scene fosse venuta male. Per risolvere questo problema e far comunque comprendere più o meno cosa succede, ho fatto una scena in sostituzione di quella precedente. A causa dei vari problemi tecnici, ho dovuto concludere le riprese la domenica. La sera del 28 gennaio, alle 23 in punto, il video era finalmente completo. Ce l'avevo fatta!! Sono riuscita, nonostante i problemi, a ottenere un bellissimo lavoro ed ero fiera di me! Qui sotto vi lascio il video che ho realizzato e volevo aggiungere che, facendo questo compito, ho imparato mole cose che non sapevo e che so che mi torneranno utili in futuro. Come dico nel video, l'immaginazione per  me è un fondo senza fine. Sono queste cose che danno ai miei sogni l’opportunità di diventare realtà. Sono fiera del mio impegno e so che questa è stata una cosa che mi porterò sempre col cuore. Buona visione.

Un'attrice, tanti personaggi

 

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