mercoledì 13 dicembre 2023

Silenzio in aula: ragazzi e debate

 


Qualche settimana fa ho riscontrato in classe un tale coinvolgimento nella discussione pro e contro la musica trap, che ho deciso di indirizzare questo interesse verso finalità didattiche: testo argomentativo,  esercizio del pensiero critico e sessione di debate.

Credo che sia andata bene, almeno da ciò che scrive S. 

Stavolta la narrazione dell'esperienza la lascio alla voce dei ragazzi: a raccontare com'è andata sarà proprio S.

Buona lettura

“Silenzio in aula!”

È un peccato non averlo potuto dire, se devo essere sincera!

Un po' tutti abbiamo sognato di essere in un tribunale, in giacca e cravatta, ad urlare “obiezione!” ( e con tutti - molto probabilmente -  intendo solo io).

Ma il sogno della me di 8 anni, si è realizzato in classe.

Dopo una discussione avvenuta in aula sulla musica trap, noi compagni ci siamo schierati su due fronti: da una parte i favorevoli e, dall’altra, i contrari.

Io, ad esempio, sono contraria e mi sono inserita nel primo gruppo.

Abbiamo diviso la classe in: gruppo pro-trap, gruppo conto-trap e giudici.

Perché anche i giudici? Perché c’è stato bisogno di una giuria!

Ci è stata data la possibilità di sperimentare una specie di ricostruzione di un processo in un tribunale, con arringhe da avvocati e di sentenze emesse da una giuria, che in termini più “scolastici” si chiama DEBATE. Una cosa spaziale, raga!

In un’aula al secondo piano della nostra scuola, che aveva le sedie con le ruote così che potevamo riunirci meglio per discutere, ci siamo divisi in quelle tre parti di cui parlavo e i gruppi a favore e pro hanno presentato le loro argomentazioni a sostegno della rispettiva TESI.

Proprio come fanno gli avvocati in tribunale, le tesi sono state argomentate e prima ancora sono state preparate, con documentazioni varie da presentare direttamente alla giuria.

Ogni gruppo si è riunito a cerchio e si è consultato prima di iniziare.

Nel mio gruppo, per esempio, come documentazione ho portato diversi testi, le così dette “prove dei fatti” (ovvero alcuni testi delle canzoni trap e qualche articolo di giornale), e le ho condivise con agli altri.


Dopo il confronto, è iniziata la simulazione della sentenza.

Un gruppo dopo l’altro ci siamo espressi, contrastando le nostre posizione, imparando ad utilizzare un lessico specifico e ad aspettare il proprio turno per controbattere.



La volete sapere la cosa più bella?

Io e altri ci eravamo anche vestiti eleganti! Giusto per calarci meglio nei  personaggi che stanno a simboleggiare la legge!

I giudici poi si sono riuniti e, in base alle argomentazioni ascoltate, le prove mostrate e il modo di esporre, hanno scelto il vincitore.

Ha vinto il gruppo dei contrari, quello in cui ero io, soprattutto perché avevamo procurato delle prove più numerose rispetto ai favorevoli (questo ha espresso nella sentenza la giuria), ma abbiamo tutti accettato la vittoria con sportività e siamo usciti dal personaggio di avvocato per tornare ad essere i compagni di classe di sempre.

È stata un esperienza spaziale, che mi ha fatto capire bene come delle persone mature dovrebbero confrontarsi (e mi ha fatto capire anche che questo potrebbe diventare il mio mestiere, perché no?)

È stata anche una esercitazione sul testo argomentativo, svolta in forma orale.

Ottimo modo per imparare la struttura di questo genere testuale in modo divertente!

Davvero un’idea geniale!

Spero di replicare esperienze simili e spero anche di riuscire a dire “Silenzio in aula” nel prossimo Debate!

2 commenti:

  1. Un bel lavoro, interessante, motivante e coinvolgente. Didatticamente molto formativo. Complimenti!

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  2. Grazie mille, mi fa piacere che lo abbia apprezzato

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