lunedì 6 giugno 2022

 


Diario di una rondine: l’albo di primavera tra scienza e migrazione

 

Perfetto per il clima primaverile di questi giorni, l’albo illustrato Diario di una rondine dell’ornitologo russo Pavel  Kvartlnov si presta a letture ed approfondimenti mirati e stimolanti.

Uscito nelle librerie il 21 marzo e presentato al Bologna Children’s Book Fair, l’albo rappresenta un’ottima occasione per coniugare scienza e narrazione.

Diario di una rondine contiene diversi aspetti interessanti su cui far riflettere i lettori e per una classe seconda di scuola secondaria di primo grado ho progettato un percorso partendo dai seguenti obiettivi:

- ricavare informazioni esplicite e implicite da testi espositivi;

- comprendere testi narrativi-descrittivi individuando collocazione nello spazio e punti di vista;

- leggere testi letterari individuando tema e intenzioni comunicative dell’autore, caratterizzazione dei personaggi, ambientazione spazio-temporale e genere di appartenenza;

- formulare in collaborazione con i compagni ipotesi interpretative fondate sul testo.

 

La lettura di un albo illustrato permette di lavorare su obiettivi e traguardi disciplinari molto importanti:

- rappresenta un’ottima occasione di socializzazione e discussione su determinate tematiche;

- può configurarsi, nel contempo, come momento di ricerca autonoma e individuale;

- stimola la riflessione critica e la negoziazione di significati;

- migliora la capacità di concentrazione.

 Data la loro natura di testi brevi ma completi e l’utilizzo contemporaneo di linguaggio grafico e testuale, gli albi illustrati si prestano perfettamente ad una lettura ad alta voce in grado di far lavorare su tutti gli obiettivi e i traguardi sopra enunciati.

Non da ultimo, si tratta di testi altamente inclusivi in quanto riescono ad avvicinare tutti alla lettura, compresi coloro che fanno una certa fatica a leggere.

 Diario di una rondine descrive in forma narrativa e diaristica la migrazione di una rondine dal Nord Europa ai paesi caldi del Sudafrica ed il lettore, grazie alle suggestive illustrazioni di Olga Ptashnik e  all’accurata traduzione di Tatiana Pepe, si ritrova completamente immerso nel paesaggio che scandisce le diverse tappe di viaggio.

L’aspetto iconografico e quello testale risultano perfettamente integrati, così da rendere la lettura piacevole e ben comprensibile.

Anche le informazioni divulgative di carattere scientifico appaiono ben amalgamate allo stile narrativo e contribuiscono ad accompagnare il lettore verso l’affascinante universo delle rondini e delle loro misteriose migrazioni.

Il linguaggio piano ma rigoroso permette di comprendere con facilità le tappe dell’evoluzione delle prime settimane di vita delle rondini, le funzionalità del loro piumaggio e le caratteristiche sorprendenti che permettono a questi animali di riconoscere istintivamente luoghi visti anche una volta soltanto.

Le tappe di viaggio della piccola protagonista possono essere lette, osservate e seguite utilizzando Google Maps e proiettando sulla lim immagini satellitari dei luoghi citati.

I ragazzi possono essere invitati ad eseguire raffronti tra informazioni iconografiche e testuali presenti nell’albo e foto riferite alle medesime localizzazioni reperite su web.

Risulterà interessante confrontare immagini e riferimenti testuali con foto autentiche di praterie irlandesi, paesaggi desertici, savana africana e acque del Mare del Nord in tempesta.

Allo stesso modo, sarà affascinante osservare spazi e immedesimarsi in situazioni vissute dal punto di vista della protagonista, come se anche noi lettori osservassimo il mondo dall’alto, pur dovendo rimanere vigili a causa dei pericoli continuamente incombenti, quali predatori del cielo o sensazioni di freddo intenso.

Nel corso della lettura fondamentale è soffermarsi sulle interazioni provenienti da chi ascolta, sulle possibili interpretazioni e suggestioni, sulle emozioni suscitate da parole e immagini, sull’impatto del lessico specifico e dello stile narrativo dell’autore.

 Quali spunti di riflessione si possono ricavare dalla lettura dell’albo?

Dopo la lettura, o nel corso della stessa, numerosi sono gli spunti su cui far riflettere e discutere:

- il tema della migrazione (animale) e dell’emigrazione (umana);

- lo spirito solidale e collaborativo delle rondini come modello di comportamento sociale;

- il focus sul viaggio, reale o metaforico, in ottica individuale e collettiva;

- l’idea di libertà e di superamento di confini, umani e ideali;

- l’incoraggiamento a perseguire le proprie mete nonostante ostacoli e difficoltà;

- la capacità di osservare le meraviglie della natura;

- l’attenzione ai punti di vista diversi dal nostro.

 Quali connessioni si possono suggerire dopo la lettura dell’albo?

Per sollecitare visione multiprospettica e pensiero complesso, possono essere proposte connessioni riguardanti ambiti diversificati, così da incoraggiare ottiche interdisciplinari e stimolare l’abitudine a compiere inferenze:

- le pagine di divulgazione si prestano ad una prosecuzione del percorso in ambito biologico-scientifico;

- la migrazione delle rondini può esser posta in relazione con fenomeni migratori presenti in altri testi di genere e struttura similare, come l’albo illustrato Il viaggio di Francesca Sanna o il silent book Migrando di Maria Chiesa Mateos;

- echi e collegamenti possono essere riscontrati in poesie incentrate su rondini e loro spostamenti, come quelle di Govoni o di Farfa, o sull’idea metaforica del volo come Le ali della poetessa ucraina Lina Kostenko;

- altre inferenze possono essere ricercate su testi di canzoni come Gli uccelli di Battiato o Le rondini di Dalla;

- ulteriori suggestioni possono essere ricavate dal mondo dell’arte, come le raffigurazioni delle rondini prodotte da Picasso, Mirò, Dalì o provenienti dall’iconografia dell’Estremo Oriente.  

 Metacognizione per concludere

A fine percorso, proporre una breve attività scritta a carattere metacognitivo servirà a noi docenti come feedback e ai ragazzi come strumento di autoconsapevolezza.

I quesiti da porre dovranno essere semplici ma centrati:

- Cosa ho imparato dalla lettura dell’albo illustrato Diario di una rondine?

- Quale messaggio, secondo me, ha voluto proporre l’autore?

- Quali domande e quali connessioni con me stesso e il mondo mi vengono in mente?

- Cosa mi è piaciuto, cosa no e cosa mi ha colpito durante la lettura?

Se vogliono, i ragazzi possono concludere l’attività con una riflessione personale, come quella scritta da Viola: “Fin da piccola mi hanno tanto incuriosito le rondini, soprattutto quando nel cielo tutte ammassate creano forme strane. Adoravo osservarle e le osservo anche adesso, quindi sapere cosa fanno durante i loro viaggi mi ha incuriosito ancora di più. Cercherò di osservarle e studiarle meglio”

 

LABORATORIO DI LETTURA  SULL'ALBO 

Riflessioni dei ragazzi prima – durante – dopo la lettura

 PRIMA DELLA LETTURA: TITOLO, IMMAGINI E RISGUARDO


 Copertina:

Cosa ti fa venire in mente il titolo?

Cosa ti fanno venire in mente le immagini?

Come ti sembrano i disegni e i colori?

Come appare la prospettiva? Secondo te, quale potrebbe essere il motivo?

La copertina mostra degli uccelli con le ali aperte che stanno volando e dietro ci sono alberi, dei puntolini e un animale.

Il disegno è semplice ma preciso, i colori pastello sono adatti ad un ambientazione naturale

La prospettiva mette in primo piano gli uccelli. Sicuramente sono protagonisti, ci sarà il loro punto di vista.

Dal titolo si capisce che la protagonista è una rondine che racconta i fatti come se scrivesse un diario.

Sotto il titolo si legge Viaggio intorno al mondo, allora nel diario la rondine parlerà di un viaggio lungo, probabilmente quando migra per spostarsi nei posti più caldi.

 

Risguardo:

Cosa indicano testo e disegno?

Si vede un planisfero con delle frecce e uccelli con nomi diversi, vuol dire che ci sono vari tipi di rondini nei continenti e che seguono percorsi di migrazione diversi.

La scritta Trova la tua rondine indica che ogni continente ha la sua e quella europea si chiama rustica.

Quando arrivano inizia la primavera o l’autunno, a seconda della parte del pianeta in cui viviamo, perché le stagioni negli emisferi sono alternate.

 

DURANTE LA LETTURA: TESTO E IMMAGINI

 

Di cosa si parla in queste pagine? Quali figure compaiono? Quali caratteristiche hanno?

Il narratore è esterno o interno? Da cosa lo capisci?

Come ti sembra il linguaggio? Quali parole ti colpiscono?

Cosa rappresentano le illustrazioni? Che sensazioni ti suscitano?

Cosa noti dal confronto illustrazioni/foto?

 

All’inizio sono in primo piano le rondini, protagoniste. Sono i genitori della rondine che parla.

Le rondini è vero che sono fortunate perché possono volare e guardare tutto dall’alto, cose che piacerebbe fare anche all’uomo, ma lui per volare deve pagare, loro no.

Si vede che si parla dell’Irlanda perché c’è tanto verde, una fattoria e pecore al pascolo.

Il disegno ricorda molto una foto dell’Irlanda vera, specialmente nei colori e nei soggetti rappresentati.

Bella la parola “smeraldo” per indicare l’erba, perché lo smeraldo ha un bel colore verde brillante

 La data di nascita della rondine è il 26 maggio e questa è la prima data del diario.

Nel primo disegno si vede un nido con i piccoli con gli occhi grandi, i peletti nella pelle e i becchi aperti e nella pagina accanto si spiegano le tappe di evoluzione della rondine.

Interessante è che dopo tre settimane la rondine sembra già adulta.

Mi è capitato di vedere degli uccellini caduti dal nido e sono proprio così: spelacchiati e con gli occhi grandi.

Ho provato a far sopravvivere un uccellino ma è morto lo stesso quando provavo a dare da mangiare.

Noi invece abbiamo imparato a farli sopravvivere con un po’ d’acqua e cose liquide.

Il 15 giugno le rondini volano tutte insieme e sono felici. Si fermano sui fili ed è vero che capita di vederle ferme sui fili se in estate le osserviamo. Poi quando volano tutte insieme sono spettacolari.

Le immagini intorno alla Luna danno un senso di mistero, di libertà ed è bello che stiano tutte insieme, imparano a stare con gli altri.

Bene che le rondini mangino i moscerini, così trovano sempre da mangiare, anche quando devono migrare (perché lo fanno quando arrivano l’inverno e il freddo).

Non sapevo che gli uomini inizialmente pensavano che le rondini si nascondessero sulla terra o sott’acqua o addirittura sulla Luna.  Quando spariscono oggi sappiamo che vanno a cercare il caldo, ma è affascinante vederle volare tutte insieme e sarebbe bello seguirle.

 

Mi piace il disegno con il gatto che le guarda, perché anch’io ho un gatto che guarda sempre gli uccellini e qualche volta riesce a prenderli, portandomeli morti davanti alla porta, come se volesse farmi un regalo. Ma mi rendono solo triste e non li vorrei vedere.

Che meraviglia pensare di spostarsi senza bisogno di mappe o navigatori come facciamo noi!

Anche le rondini hanno voglia di conoscere altri animali e un pochino ricordano gli uomini che si preparano a partire.

 

Osservando una cartina geografica e delle immagini dal web (mannaggia alle difficoltà di caricamento di Google Maps, ma va bene lo stesso), si segue alla lim il percorso della migrazione della rondine:

 

La prima tappa è il Canale della Manica e si riconoscono Big Ban, inglesi a piedi con l’impermeabile e l’ombrello, pullman a due piani; poi francesi in bicicletta (possono andarci meglio perché in Francia piove meno) e Torre Eiffel.

Sembra di essere in volo con le rondini.

Quando c’è l’umidità le rondini possono mangiare di più perché ci sono più moscerini.

Interessante quando dice che le loro ali affilate servono per volare più velocemente e la coda lunga per virare.

Nel disegno si capisce bene che hanno il becco largo per catturare più moscerini possibile, infatti c’è un grande primo piano della rondine, spighe grandi e anche il moscerino appare più grande, così si capisce meglio il concetto.

C’è anche la parola onomatopeica “Gnam!” che dà l’idea della rondine che mangia in un colpo solo un sacco di moscerini.

 Il 15 settembre la rondine vola sopra i Pirenei e il freddo è pericoloso.

Nell’immagine ci sono tanti tipi di uccelli e tutti insieme vanno verso il caldo: una bella immagine, sembra di andare verso l’estate anche a noi.

Il disegno somiglia molto alle foto dei Pirenei che vediamo su internet: stesso sfondo azzurro delle montagne e dei laghi e stesso verde dei prati.

Dopo due giorni la rondine arriva in Spagna: alla lim c’è il Palazzo di cristallo di Madrid e il disegno è molto somigliante.

Non avevo pensato che i vetri potrebbero essere pericolosi per gli uccelli.

 L’uomo, forse, è un po’ invidioso della rondine che sa volare.

Magari gli aerei si nutrissero di insetti!

Ricordo gli studi di Leonardo da Vinci sul volo e qualche volta volare senza motore all’uomo riesce, ad esempio col paracadute, deltaplano… ma le rotte sono brevi, è emozione, non spostamento.

 Il 20 settembre la rondine sta per arrivare in Africa, dalla Spagna c’è da attraversare un piccolo tratto di mare. Però c’è il pericolo dei falchi e uno le strappa la penna della coda: è stata fortunata, poteva morire. C’è anche molta suspense nella migrazione.

Ormai siamo in viaggio con lei e non vogliamo che si fermi o peggio che muoia!

Anche la città di Marrakech vista in foto è riconoscibile nel disegno, è strana a vedersi, è vero che è diversa dalle città europee, dal colore si capisce che c’è molto caldo.

Ci sono tante zanzare e anche da noi nelle giornate calde ci sono le zanzare. La rondine è contenta, ma noi no. Spero di avere tante rondini intorno a casa che mangino le zanzare, così non mi danno più fastidio.

Mi piace la frase Mi sento piena: dà l’idea di quanto la rondine abbia mangiato (come succede a noi quando ci abbuffiamo in qualche pranzo o cena, magari insieme ai parenti).

Questa descrizione riguarda i cinque sensi: vista per il paesaggio, tatto per il caldo e gusto per i moscerini mangiati dalla rondine.

 

Il 25 la rondine arriva nel deserto del Sahara. Mi incuriosisce che lo chiami mare di sabbia, ma ha ragione perché le dune sembrano onde ed è grande come il mare.

Che meraviglia vedere tutto dall’alto come fanno le rondini.

Come fa a riposare? Se si ferma per terra la sabbia scotta e può arrivare un predatore a ucciderla. Deve stare attenta.

In un paesaggio tutto uguale trovare la strada deve essere difficilissimo, ma la rondine ce la fa seguendo il sole e le stelle.

È straordinario che le rondini ricordino per sempre le città e i fiumi che vedono solo una volta e che ci vedano nella nebbia.

Mi piace la frase che ha una bussola in testa, dà l’idea del senso di orientamento perfetto che ha.

Nel disegno non avevo tanto capito che stava sorvolando il deserto.

Mi piace di più il disegno con le rondini insieme nel canneto che si difendono dai predatori e anche dal freddo perché nel deserto c’è una grande escursione termica.

La rondine si addormenta perché non è vero che non si stanca, è normale che si stanchi e deve riposare. Ma insieme agli altri si sta più protetti. La solidarietà e la collaborazione sono importanti per tutti, uomini e animali.

 Il 1 ottobre arrivano nella foresta, infatti se guardiamo la cartina alla lim vediamo che sotto il Sahara ci sono le foreste pluviali.

La rondine dall’alto non vede, così deve tuffarsi negli alberi (mi piace questo verbo perché dà l’idea della velocità, della curiosità, dell’emozione per la novità…).

Nel disegno la prospettiva è diversa, le piante sembrano in alto e la rondine sotto. Questa per gli uccelli è una prospettiva strana, vuol dire che anche lei deve avere un punto di vista diverso, come noi lettori quando la seguiamo.

La rondine in questo luogo ha paura, ce l’avrei anch’io.

Il 5 ottobre è nella savana e l’erba e gli alberi più radi le ricordano la terra dove è nata. Anche le rondini hanno ricordi sentimentali e forse tornano nello stesso posto perché ci si affezionano.

Gli animali nella savana sono diversi e infatti dai documentari che vediamo in tv è vero che ci sono tante specie particolari. Però la rondine deve andare avanti, non fermarsi qui.

Anche qui il disegno ha una prospettiva dal basso, un punto di vista diverso.

 

Dal 15 ottobre al 15 marzo la rondine raggiunge il punto più basso dell’Africa e si rilassa dal viaggio.

Ci ha messo due mesi circa per arrivare qui e ci rimarrà cinque mesi, così avrà il tempo di riprendere le forze. La migrazione l’ha stancata sì, ha viaggiato per tantissimi chilometri! Finalmente può riposare.

Perché non rimane per sempre in un posto caldo, così non ha bisogno di migrare e stancarsi così tanto?

Gli uccelli del disegno sono tanti e il faro a picco sul mare nella scogliera che vediamo alla lim è molto somigliante alla illustrazione.

 Le pagine che parlano delle piume degli uccelli mi sono molto piaciute e anche i disegni aiutano a capire.

Non sapevo che le piume delle rondini cadono tutte dopo la migrazione!

Lei ha paura, anch’io ce l’avrei, però le piume fortunatamente le ricrescono (anche quella strappata dal falco).

Non sapevo che esistessero tutti questi tipi di penne diverse e che ognuna servisse per qualcosa di preciso. La natura è proprio stupefacente! E non ci facciamo caso quasi mai.

 Il 15 aprile la rondine decide di tornare a casa e nel Mare del Nord trova vento, tempeste… perché non rimane dov’è?

Lo spiega: perché in Africa ci sono troppi uccelli e il cibo non basta per tutti. Ed è vero, ha ragione. Meglio tornare in Europa.

In Europa però è ancora freddo e allora il viaggio di ritorno diventa pericoloso un’altra volta.

Ci sono ancora difficoltà da superare, anche se siamo quasi alla fine del libro.

Anche il colore di queste pagine è cambiato: non più i colori chiari delle zone soleggiate e calde, ma scuri delle zone fredde. Il nero del mare e il blu e grigio scuro del cielo danno un senso di paura.

Mi inquietano queste illustrazioni e si vede che vogliono far capire che la rondine ha paura. Ce l’avrei anch’io.

 Il 20 aprile la rondine arriva. Dice che ha passato giorni difficili, ma adesso la tempesta è alle spalle.

Sembra il disegno della partenza in Irlanda: ci sono le stesse rondini in primo piano (tornato il punto di vista di prima), c’è la stessa erba, animali al pascolo, una fattoria… però c’è un mulino a vento, quindi potrebbe essere in Olanda (e infatti è arrivata in Olanda).

Alla rondine piace questo posto e ha deciso che si fermerà qui (anche se i puntolini fanno pensare che non è ancora arrivata a destinazione). Oppure che c’è arrivata, ma tanto si fermerà solo per qualche mese e poi ricomincerà a spostarsi verso il caldo.

Mi piacciono le domande che si fa la rondine (Chi c’è dietro di me? Stai cantando e danzando per me?) e si capisce che è contenta.

Questa rondine insegna che non bisogna abbattersi di fronte agli ostacoli e andare sempre avanti, fino a che non si arriva a destinazione

 Nell’ultima pagina ci sono immagini delle varie specie di uccelli che si vedevano nel libro. Sembra un gioco per tornare a trovarli tra le pagine.

Sembra che la rondine voglia far rileggere il suo diario.

 Infine abbiamo letto nel risguardo le notizie dell’autore e della illustratrice, anche se la prof ci aveva anticipato queste notizie e ci aveva già fatto leggere una lettera dell’autore.

  

ALCUNE ANNOTAZIONI IMMEDIATE DOPO LA LETTURA

Del racconto delle rondini mi è piaciuta la storia di quando nascono che non sanno volare, a quando crescono che diventano esperte, percorrono tutto il deserto del Sahara e tanti altri posti con le loro capacità (Lorenzo)

Il libro mi è piaciuto perché non racconta solo il viaggio di una rondine ma racconta anche il loro ciclo di vita e le loro abitudini, con precisione scientifica (Daria)

 


La cosa che mi è piaciuta è che le rondini hanno tipo un’app nella testa. L’autore descrive perfettamente gli uccelli, si vede che è un esperto e poi il libro è per bambini quindi si legge benissimo (Semmi)

 

Non sapevo niente delle rondini e questa storia mi ha fatto capire la vita di questi uccelli e i pericoli che devono affrontare (Andrea)

 

Queste rondini mi hanno fatto molta tenerezza, quando un falco le strappa una piuma, mi sono spaventata (Sara)

 

Per me questo libro è bello perché ho sempre voluto sapere perché emigrano le rondini (Tommaso)

 


A me fin da piccola hanno sempre incuriosito le rondini, soprattutto quando nel cielo tutte ammassate formano forme molto strane e adoravo osservarle, quindi ora sapere anche la loro storia e il loro viaggio mi incuriosisce ancora di più (Viola)


 
A me piace molto il lor stile di vita, perché è molto belle che le rondini vadano nei posti caldi quando fa freddo, e poi anche per una questione di sentimenti tornano nel luogo in cui sono nate (Samuele S.)

 

La cosa che mi è piaciuta di più sono le rondini che sanno orientarsi senza bussola e niente. Io senza nulla nel cielo non saprei da dove partire (Samuele P.)

Secondo me è un libro molto importante perché spiega la migrazione delle rondini e ciò che devono passare per arrivare in un posto più caldo. E’ molto interessante anche perché in parti specifiche del libro l’autore spiega come sono formati gli uccelli e come riconoscerli (Samuele F.)

 Le rondini secondo me devono essere molto coraggiose e intelligenti per fare un viaggio di migliaia di chilometri, non è facile perché ci vuole forza fisica e senso di orientamento (Stefano)

 

La cosa che mi ha più colpito è stato il fatto che le rondini hanno una buonissima memoria fotografica che permette loro di ricordarsi di tutti i posti che hanno visitato e qual è il percorso migliore da fare (Giulia)

 

Questo libro è molto interessante, parla delle rondini, di quando viene il freddo e vanno nei posti caldi, tipo il mare e il deserto e mi ha compito come possano stare senza riposarsi e senza bere perché l’acqua del mare è salata e non è molto buona (Mattia)

 

ATTIVITA’ METACOGNITIVA FINALE

 

I ragazzi hanno espresso in larga maggioranza un alto gradimento del laboratorio (solo uno ha detto di essersi annoiato).

Dell’albo hanno apprezzato la storia e il linguaggio ben comprensibile.

Anche le immagini sono piaciute (solo due alunni hanno detto che avrebbero preferito disegni un pochino più realistici). I colori sono piaciuti a tutti.

Tutti hanno detto di aver imparato tante informazioni sulle rondini che non conoscevano.

 

Qui l’articolo sull’albo Diario di una rondine pubblicato sulla rivista Occhiovolante

articolo sull'albo pubblicato da Occhiovolante


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