Molti ragazzi fanno fatica a studiare la storia, inutile girarci intorno. E non solo la storia, ovviamente.
Peggio per loro? Beh, fino a un certo punto. Creare le condizioni migliori affinché l'apprendimento venga favorito è compito del docente. E per condizioni migliori si intende offrire opportunità di apprendimento il più possibile personalizzate e rispondenti alle potenzialità di ciascuno. Utopia? No.
Tra i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine del primo ciclo della disciplina storica le Indicazioni nazionali parlano espressamente di comprensione e conoscenza di aspetti e processi storici fondamentali e di rielaborazione degli stessi tramite metodo di studio personale e individualizzato. E, come ben sappiamo, i traguardi sono da considerarsi imprescindibili.
Per fare in modo che i ragazzi siano consapevoli di quale sia il metodo di studio più adatto a loro, occorre che il docente dia loro la possibilità di sperimentarne le varie tipologie. Compito importante per la scuola secondaria di primo grado, visto che un metodo di studio organico e strutturato si configura come fattore di sicuro successo per la prosecuzione degli ordini scolastici successivi.
Far sperimentare I VARI METODI DI STUDIO, quindi, NON IL METODO, visto che non ne esiste uno valido in assoluto per tutti i nostri studenti.
A partire dal manuale di studio, i ragazzi vanno guidati verso la scoperta e la sperimentazione di varie strategie di lavoro in grado di far loro interiorizzare le informazioni lette, tra cui mappe concettuali e attività di sintesi o annotazioni a margine di pagina. E ancora strategie per una efficace esposizione ad alta voce o per una rielaborazione critica dei concetti appresi.
Solo il manuale può considerarsi strumento esaustivo? Decisamente no.
Inoltre i manuali di studio non possiedono affatto un linguaggio di facile comprensione, pertanto la facilitazione del docente si rende necessaria non solo per una certa casistica della classe, ma per tutti.
A supporto del testo scritto già da diversi anni è stato evidenziato l'impatto potente della componente iconografica e visiva, quindi via libera all'utilizzo di carte storiche, immagini e video tematici, tutto facilmente reperibile anche su web. E per una rielaborazione critica delle conoscenze possono essere sperimentate diverse attività sfidanti ma, nel contempo, capaci di incuriosire e di favorire la motivazione personale. Tali attività, infine, arrivano a mettere in gioco la componente creativa individuale, la valorizzazione dei talenti personali e, non da ultima, la capacità di collaborazione e coordinamento tra pari, tutti aspetti educativi essenziali per la formazione di persone e cittadini consapevoli.
Vediamo un esempio pratico.
Classe seconda, studio della Rivoluzione francese.
Oltre al manuale, sono stati consultati video e siti web specifici:
I ragazzi sono stati invitati a sperimentare strategie di studio diversificate e percorsi di approfondimento per la sedimentazione delle conoscenze.
- ricorso a mappe o elaborazioni di sintesi scritte, con successiva esposizione e discussione in classe, sia in modalità individuale che collettiva, comprese attività di peer tutoring;
- approfondimenti con immagini satiriche o raffigurazioni artistiche tematiche;
- visione di alcuni episodi del cartone Lady Oscar per fornire un ritratto della Francia pre-rivoluzionaria con immagini appartenenti al mondo dei manga, così vicino al vissuto e agli interessi dei ragazzi
- rielaborazioni e riorganizzazioni dei contenuti tramite attività creative da strutturare come compiti di realtà (con tanto di obiettivi e criteri di valutazione condivisi):
gioco da tavolo Indovina chi? sulla base di ricerche, effettuate in modalità digitale, su personaggi protagonisti della Rivoluzione francese;
gioco dell'oca con stazioni e caselle inerenti episodi e simboli della Rivoluzione;
cruciverba con definizioni riguardanti personaggi e fatti salienti della Rivoluzione.
Ragazzi al lavoro...
- elaborazione di vignette o fumetti tematici (sia in modalità cartacea che animata-digitale).
Una Rivoluzione francese affrontata, insomma, sotto vari aspetti/punti di vista e rielaborata con strategie di studio che hanno fatto ricorso al corretto utilizzo del manuale, certo, ma anche alla creatività, alla manualità, al supporto audio-video, a fonti cartacee e a quelle digitali. Solo sperimentando variegate modalità di lavoro sarà possibile individuare quella che fa al caso nostro. E la storia verrà interiorizzata con meno fatica. Forse.
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