domenica 27 marzo 2022

Amicizia, partnership, Agenda 2030 e tanto altro

 


Agenda 2030 e amicizia concetti distanti e slegati tra loro? Tutt'altro!
Per raggiungere entro il 2030 tutti i famosi 17 obiettivi per un mondo e uno sviluppo sostenibili, è fondamentale creare alleanze e collaborazioni su principi condivisi e la frase simbolo dell'obiettivo 17, partnership per gli obiettivi, indica proprio questo concetto.
Partnership, infatti, è una parola che ha il significato di intessere forme di collaborazione a livello politico, economico o militare e l'ultimo obiettivo dell'Agenda vuole proprio incentivare una alleanza planetaria per raggiungere lo sviluppo sostenibile attraverso lo scambio di conoscenze, competenze tecniche e risorse finanziarie.

A noi l'Agenda 2030, però, piace applicarla anche alla vita quotidiana, come ben sanno tutti coloro che hanno seguito i consigli del nostro podcast sull'argomento.
Ve li siete persi? Non c'è problema: qui il link per poterli ascoltare


E calandoci un po' più nel quotidiano i principi dell'obiettivo 17, possiamo notare che la parola partnership si riferisce all'idea di partner, ovviamente, ma anche a quella di amicizia, nella quale proprio le collaborazioni, gli scambi e i sostegni reciproci ne rappresentano i fondamenti.
Ma cosa intendono i ragazzi per amicizia? Che ruolo ha nella loro vita?
Come parlarne in modo autentico e senza scadere nella retorica?
Come ricavare da modelli letterari ispirazioni e insegnamenti tali da far considerare l'amicizia un valore universale?
Da quali input partire per far produrre annotazioni o riflessioni proficue?
Vediamo come stiamo affrontando l'argomento in classe.
Intanto abbiamo riflettuto su cosa intendiamo con la parola amicizia e sul ruolo che essa detiene nella nostra esistenza: ne abbiamo discusso insieme e poi abbiamo scritto delle annotazioni personali, libere o facendo ricorso a metafore o a espressioni poetiche, anche a seguito della lettura introduttiva di una poesia di Silvia Vecchini, contenuta nel libro Acerbo sarai tu e dedicata al ricordo di un amico, che può fornire - per chi lo vuole - qualche spunto di ispirazione per iniziare a scrivere. 
(il medesimo libro, del resto, viene spesso utilizzato come input per la composizione di brevi testi poetici, tanto che stiamo lavorando ad una nostra vera e propria raccolta poetica di classe e, a fine anno, riusciremo perfino a creare un vero e proprio libretto personalizzato!)


Se l’autobus volasse
sopra case e palazzi
io cercherei tanti, dappertutto
su strade e marciapiedi
spingere per avere il posto accanto
al finestrino, cercherei a tutta forza
in mezzo al traffico
il tuo zaino,
il tuo motorino
(Silvia Vecchini, Acerbo sarai tu)

Poesie, immagini poetiche, metafore e riflessioni dei ragazzi:

L’amicizia è una delle cose
indispensabili della vita,
è come un fiore che sboccia.
Ci sono amici che non appassiscono,
rimangono freschi per tutta la vita,
altri fanno finta di sbocciare,
altri si seccano.
Ma nonostante tutto dobbiamo fare
sempre amicizia
(G.)

Se potessi tele-trasportarmi
ti porterei in una pizzeria
con dei robot
per farti fare la guardia notturna al locale
e io fare quello che vuole ostacolarti
(T.)

Ti rincorro sempre,
ti rincorro ovunque,
ma non ti trovo mai.
Perché sei così sfuggente?
E con gli altri così docile?
Cos’è che cambia con me, cara amicizia?
(D.)

Se l’amicizia fosse un fuoco
io mi brucerei.
Se l’amicizia occorresse scavarla
io la scaverei,
come un pozzo senza fine.
L’amicizia è un pozzo senza fine
(L.)

Se ti piace l’amicizia,
vai cammina e socializza!
Perché chi zitto sta,
tanti amici non avrà.
Se ti piace dare affetto,
dai veloce, vallo a dare!
Perché quando è donato
potrebbe esser ricambiato
(S.)

“Nella mia vita l’amicizia è come un libro: ci sono amici per una sola pagina, altri per un solo capitolo, mentre alcuni per tutta la storia intera” (T.)

“Quando qualcuno diventa mio amico gli insegno gli origami, infatti quando diventiamo amici ci scambiamo passioni e ci arricchiamo a vicenda” (L.)

“Per me gli amici sono come una seconda famiglia” (C.)

“Per me l’amicizia è come il girasole con il sole: quando il sole se ne va, il girasole è triste, ma stiamo sicuri che il sole ritornerà sempre e il girasole sarà di nuovo felice” (E.)

“L’amicizia è come un grande mare: puoi trovare squali malvagi o pesciolini innocenti” (G.)

“L’amicizia a volte vola via, per colpa tua o mia” (A.)

“Se dovessi salvare i miei amici, girerei tutto in tondo nel mio mondo per salvarli ad ogni costo e senza nessun dubbio. Se loro sono tristi, cerco di rallegrarli. Con successo o senza successo non importa. Importa provarci” (S.)

“Noi resteremo migliori amici come il mare e l’estate o la cioccolata calda e l’inverno” (E.)

“Io e il mio amico non abbiamo mai litigato e insieme ne abbiamo passate di tutti i colori. Ricordo quando nel primo lock-down rimanevamo solo io e lui a fine videolezione per poter parlare o giocare” (M.)

“Ricordo il primo giorno di scuola, quando io e i miei amici eravamo tutti uniti. Ora a scuola con i banchi siamo tutti separati: uno in cima, uno in fondo, uno nell’angolino, ma all’intervallo ci riuniamo e parliamo. A volte facciamo anche delle sciocchezze, ma l’importante è stare insieme” (E.)

“Penso che tutti al mondo dovrebbero avere amici, perché con gli amici non ci sentiamo mai soli. L’amicizia è troppo importante: se ti annoi hai qualcuno con cui divertirti e, se serve, qualcuno che ti dà una mano c’è sempre. A me basta stare con qualcuno anche solo per una decina di minuti e lo considero già mio amico” (G.)

“In questo momento ho bisogno di coltivare un’amicizia, che è come una pianta e io sono il giardiniere; purtroppo arriva qualche giardiniere migliore di me e mi licenziano, oppure la pianta si rifiuta di essere curata e muore” (D.)

“Scegliere un amico non è una cosa semplice: devi accertarti che non ti menta e, quando gli riveli un segreto, devi essere sicuro che esso rimanga tra voi” (L.)

“Gli amici sono importanti sotto molti aspetti. Con loro impariamo ad ascoltare anche gli altri e a vedere le cose da un punto di vista diverso dal nostro, che può essere anche migliore. Con un amico accanto puoi affrontare i momenti più difficili e essere confortato nei momenti più tristi dove non vediamo soluzioni o spiragli di luce. L’amicizia è un tesoro prezioso da custodire in modo adeguato perché lo si può perdere” (N.)

“Con gli amici puoi divertirti, confidarti, soffrire insieme, ma anche vivere delle belle esperienze. A volte sei tu che scegli lui, o lui che sceglie te, o magari vi trovate davanti senza che ve lo aspettiate, come è successo a me. Ne puoi avere anche solo uno, basta che sia leale e sincero, un amico vero” (C.)

“Se qualcuno mi chiedesse che rapporto ho con gli amici, risponderei: - Non lo so! No, ma seriamente non lo so! Perché dipende da persona a persona. Per me, infatti, esistono diversi tipi di amicizie: false, forzate, belle, brutte e tossiche. Non puoi costringere due persone a volersi bene o andare d’accordo se non lo vogliono. Non tutti possono starci simpatici. Secondo me, va contro ogni regola dell’amicizia” (S.)

“Amici lo saremo per sempre, anche in Paradiso. E la vita è lunga” (G.)




Dopo la condivisione degli scritti, lettura e discussione a partire da due brani:

- riflessioni sull'amicizia del filosofo Aristotele, tratte da Pensa che ti ripensa di Anna Vivarelli;

- favola di Io e Tu, tratta da Ultimo venne il verme di Nicola Cinquetti.



Perché molti filosofi hanno sprecato tempo e fatica a definire l'amicizia? Be', perché a ben vedere, essere amico di qualcuno non è facile come sembra.
Aristotele dice che l'amicizia è cosa necessaria per la vita dell'uomo, perché nessuno sceglierebbe di vivere senza amici, anche se possedesse tutti gli altri beni. E dice anche che l'amicizia è importante in ogni momento della propria vita, ma è soprattutto quando si è giovani che si ha bisogno di amici, per non commettere errori e per non diventare persone migliori. 
"Due che camminano insieme" - così Aristotele definisce gli amici - hanno maggiori capacità di agire e di pensare.
Studiando gli uomini e soprattutto se stesso, Aristotele osservò che esistono tre tipi di amicizia, non una soltanto:
1) la prima è quella che si fonda sull'utilità. Due persone diventano amiche perché ne hanno vantaggio reciproco. Ma questa è un'amicizia che nasce già difettosa, destinata a finire presto perché non basata su un sentimento vero;
2) la seconda è migliore perché basata sul piacere di stare insieme perché coinvolge persone con tanti interessi in comune. Ma anche un'amicizia basata solo su questo è destinata a non durare, perché nel tempo gli interessi cambiano e passa l'entusiasmo;
3) la terza è quella perfetta perché basata sulla virtù, che significa volere il bene di un altro, provare un affetto disinteressato, amare qualcuno per ciò che è, difetti compresi. Questo tipo di amicizia non conosce gelosia o invidia e ci permette di gioire per il successo di un altro, ci porta a soffrire per il dolore di un altro.

Sollecitazioni su cui hanno riflettuto i ragazzi:
- Quali di questi tipi di amicizia hai sperimentato?
- Tu che tipo di amico credi di essere? 


C’era uno che si chiamava Io e un altro che si chiamava Tu.

Io diceva sempre io.
Tu diceva sempre tu.
Io e Tu si incontrarono e andarono subito d’accordo, perché Tu diceva a Io: - Tu sei il più bello, tu sei il più bravo, tu sei il migliore.
E Io gli rispondeva: - Sì, io sono il più bello, io sono il più bravo, io sono il migliore…
Una mattina, mentre io si specchiava nell’acqua del lago, Tu prese un foglio di carta e una matita, e disegno un ritratto di Io.
Quando Io ritornò, vide il ritratto appeso alla parete e domandò: - Chi l’ha fatto?
- Io – disse Tu, ma lo disse con una vocina fioca come un filo di fumo, perché non era abituato a dire quella parola.
- Chi?
- Io – disse Tu, appena più forte.
- Io? Io no di certo! – esclamò Io. Mi prendi in giro?
- E chi sarebbe quello lì? – domandò ancora Io, indicando il ritratto.
- Tu – rispose Tu a voce alta.
- Tu? – fece Io – Tu no di certo! Mi prendi in giro!
- No! – protestò Tu – E smettila con questa storia che ti prendo in giro!
Fu così che si misero a litigare e continuarono fino alla sera, quando ognuno se ne andò per la sua strada sbattendo la porta, Io di qua e Tu di là.
Si ritrovarono solo molti anni più tardi, dopo che Io aveva imparato a dire anche tu, e Tu aveva imparato a dire anche io. Si capirono al volo e vissero amici e contenti.

Sollecitazioni su cui hanno riflettuto i ragazzi:
- Perché Io e Tu non riescono ad andare d'accordo?
- Qual è il messaggio che vuole comunicare l'autore?
- Hai degli amici con i quali, a volte, ti risulta difficile comunicare? 

Abbiamo annotato informazioni sui personaggi letterari conosciuti che hanno avuto rapporti di amicizia o che, comunque, hanno intrattenuto rapporti di collaborazione, come i protagonisti dei libri letti ad alta voce "Anselmo e Greta" e "Villa Mannara", come Achille e Patroclo, a cui - come sempre - è seguita condivisione.

Prossimamente leggeremo anche una delle storie di amicizia più belle e commoventi di tutti i tempi, ovvero quella di Eurialo e Niso. E le riflessioni condivise saranno un grande momento di arricchimento per tutti, ne sono sicura. Per me in primis.


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