sabato 16 novembre 2019

E intanto la bella Angelica fugge... (seconda parte)


Avevamo lasciato Rinaldo e Ferrau che dovevano dividersi perché arrivati ad un bivio durante l'inseguimento di Angelica, ricordi no?
Ok, vediamo cosa succede.
Semplice e strano nello stesso tempo: dopo tanto girovagare, si ritrovano nello stesso punto da cui erano partiti! Il solito Ariosto malandrino che si diverte a prenderli in giro ;-)
Ferrau, tornato alle rive del fiume in cui aveva perso l'elmo, decide di recuperare il tempo perduto e di darsi da fare per cercare di recuperarlo.
Prendendo un ramo di un albero e usandolo a mo' di pertica, entra in acqua e con stizza batte sul fondale per provare nell'impresa impossibile di tornare in possesso dell'elmo.
Ehm... con questa "pertica" e con il suo atteggiamento di "stizza" non sta facendo una bella figura, eh... ma, ad un tratto, si vede di fronte una figura a mezzo busto che esce dal fiume e che tiene in mano proprio l'elmo che sta cercando!
Accidenti, che colpo! Eretto di fronte a lui c'è niente po' po' di meno che un fantasma!!


E questo fantasma sapete chi è?
Si tratta di ARGALIA, fratello di Angelica, a cui lo stesso Ferrau aveva promesso di restituire l'elmo dopo averlo ucciso. Cosa non avvenuta. Cioè, uccidere lo aveva ucciso, ma l'elmo non glielo aveva reso! Il fantasma di Argalia lo rimprovera per la mancata promessa e gli dice di andarsi a cercare un altro elmo in maniera dignitosa, sia impossessandosi di quello di Rinaldo o, se preferisce, di quello di Orlando.
Ferrau rimane così male che non riesce neppure più a parlare.
Eh, insomma, c'è da comprenderlo! Venir rimproverati da un fantasma per una promessa non mantenuta farebbe demoralizzare (ma anche impaurire) chiunque!
Così, con fronte vergognosa, Ferrau decide di riscattarsi dalla magra figura e giura che riuscirà a conquistare con onore l'elmo di Orlando, mettendosi subito alla sua ricerca.
Quanta fretta!
Ma vediamo adesso dov'è andato a finire Rinaldo che, come ricorderete, aveva preso la strada opposta.
Beh, Ariosto con lui li sofferma poco: dice soltanto che torna di nuovo ad inseguire il suo cavallo, che addirittura lo vede passare, lo chiama a sè, ma l'animale neanche se lo fila e così lui corre ancora più forte per poterlo acchiappare! Poche parole, ma una nuova figuraccia non da poco, non c'è che dire!
Intanto Angelica continua la sua fuga, timorosa di vedersi spuntare di nuovo di fronte Rinaldo, così come avviene nel mondo animale, quando la preda teme di veder sbucare all'improvviso il predatore che la potrebbe da un momento all'altro divorare.
Ed ecco però che il suo animo viene rasserenato da un luogo bellissimo, fresco, ombreggiato e costeggiato da un piacevole ruscello: il classico "locus amoenus" letterario. Proprio quello che le ci voleva per scaricare la tensione e riposare un po'
Ricordate il lavoro sul locus amoenus fatto lo scorso anno nel corso della lettura del mito di Narciso, no?
Sì prof! Dovevamo descrivere un luogo in cui ci troviamo bene! 
Io ho parlato della mia camera.
Io della palestra in cui faccio danza.
Io della piscina di mia nonna in cui mi tuffo spesso in estate


Comunque, in questo posto fresco e rilassante, Angelica scende da cavallo e lascia l'animale libero di pascolare. Concedendosi finalmente una meritata tregua, la bella donna si rilassa sotto una gradevole copertura di fronde, ma la sua letizia dura pochissimo, perchè sente lo scalpiccio di un cavallo e qualcuno che si sta avvicinando.
Si tratta di un altro cavaliere ancora, che scende da cavallo con aspetto dimesso, e si appoggia per terra con la mano sotto la guancia, fisso come fosse una pietra.
Lei  lo osserva da nascosto, senza farsi vedere... ma si accorge di conoscerlo: il suo nome è SACRIPANTE.


Sacripante se ne sta fisso in quella posizione e in silenzio per circa un'ora, poi comincia a lamentarsi e a questo punto Ariosto, da buon burlone, si diverte a ricercare similitudini esagerate: i suoi lamenti avrebbero potuto spaccare i sassi o ammansire le tigri e le sue guance, a causa delle lacrime, parevano veri e propri fiumi. Eh, che esagerazione! Abbiamo capito: pure questo terzo cavaliere viene preso un giro esattamente come gli altri due :-)
Ma qual è la causa della sua disperazione?
Indovinate un po'... la donna di cui è innamorato.
E indovinate chi è la donna di cui è innamorato?
Angelicaaaaaaaaaaa!!
Noooo, ma come avete fatto ad indovinare?
Proprio così: anche Sacripante è innamorato di Angelica ed è disperato proprio a causa sua, dal momento che è convinto che qualcuno - in particolare il prode Orlando - possa averla sedotta e abbia colto la sua purezza, definita un fiore da lasciare immacolato, una rosa da non cogliere per conservarne intatta innocenza e bellezza.
Prima di vedere la faccia che farà quando si troverà Angelica davanti (perchè lei, furbissima, deciderà di palesarsi per i suoi buoni motivi), soffermiamoci con una piccola riflessione scritta.
Senza pensarci troppo, scrivi ciò che recentemente ti ha fatto disperare.
Elabora la tua riflessione con uno scritto di una decina di minuti, poi nuova condivisione.
Prof, mi ha fatto disperare il compito di scienze! Tutti i nomi non riesco a ricordarli e ho fatto tanta fatica per studiarli. Poi il compito aveva quasi tutte le domande sugli argomenti che non ricordavo.
Io sono disperato adesso perchè ho rotto il cellulare. Senza messaggiare mi sembra di vivere fuori dal mondo.
Io più che disperato sono arrabbiato perchè la mia ex si è messa con quello più antipatico della scuola: aveva detto che non mi avrebbe mai lasciato, invece ha preferito l'altro.
Siamo stati insieme tre mesi, anche se ci siamo visti poche volte. Più che altro ci sentivamo su Whatsapp. Ma io ci sono rimasto male parecchio.

Dopo un po' do condivisione delle nostre sventure, torniamo a seguire le vicende di Angelica che, di nascosto, è stata in ascolto dei lamenti di Sacripante, decidendo, per suo tornaconto, di agire di conseguenza.
Angelica conosceva Sacripante, era stato suo spasimante, e adesso che è sola le serve qualcuno di cui fidarsi che possa proteggerla. Con mentalità opportunistica e calcolatrice, decide di sfruttare l'occasione fingendo di dargli (false) speranze.
Eh... le donne sanno essere perfide se ci si mettono, no?
Certo prof, anche a me è successo che G**** abbia fatto finta di volermi conoscere solo per potersi avvicinare al mio migliore amico che le interessava!
Ecco, appunto.
Angelica quindi appare di colpo al suo spasimante, come se fosse una dea scesa dal cielo, dicendole che ha un'opinione sbagliata su di lei e augurandogli la pace come si conviene faccia una autentica divinità.


Potete solo immaginare la faccia di Sacripante!
E' meravigliato, felicissimo... anzi, aiutatemi voi a cercare degli aggettivi che potrebbero esprimere il suo stato d'animo.
Prof, gli sarà preso un colpo, altrochè!
Sarà stato ultrastupito! Sarà rimasto imbambolato per un'altra ora! Magari a bocca aperta e con gli occhi a cuoricini!

Dopo lo stupore iniziale, in effetti, Sacripante si reca di corsa ad abbracciare la sua amata appena ritrovata, sollevato dal fatto che non sia finita tra le braccia di Orlando, e lei lo tranquillizza dicendogli che non si è concessa al prode paladino.
Ariosto si diverte ancora a giocare con l'ironia dicendo che non si sa se Angelica abbia detto la verità o meno, però quello che è certo è che è furbissima e, dicendo quelle parole, la donna sa che legherà ancora di più a sé l'uomo che di lei è innamorato pazzo. Furbizia femminile, non c'è storia!
Soddisfatto per questa rivelazione, Sacripante cambia improvvisamente idea sull'illibatezza della sua amata: adesso non si tratta più di conservare intatto il fiore, anzi, considera Orlando uno stupido per non aver approfittato dell'occasione e ci penserà lui a possedere la bella Angelica, a prendere quel fiore che prima considerava inviolabile, convinto che tanto incontrerà il favore della donna.
Ancora una volta Ariosto rende ridicolo un cavaliere che, nel giro di pochi minuti, afferma tutto il contrario di ciò che aveva pensato prima.
Piccola pausa prima di incontrare l'ultimo personaggio che farà la sua comparsa nel primo canto.
Modalità che ormai conosci: penna, foglio e 20 minuti di scrittura ininterrotta.
Conosci qualcuno che cambia idea con estrema facilità? Pensa ad un episodio avvenuto.
Ti è mai capitato di cambiare idea su qualcosa? Cosa? Per quale motivo?
A me capita continuamente di cambiare idea. Prima, ad esempio, credevo che andare in piscina al corso di nuoto fosse noioso, poi ho scoperto che è divertente.
Conosco un ragazzo che ogni volta dice il contrario di quello che aveva detto il giorno prima. E si arrabbia se glielo fai notare, dicendo che il bugiardo sei tu! La mia mamma mi dice di non invitarlo più a casa perchè fa prendere il nervoso anche a lei.
Io ho cambiato idea su una maestra delle elementari: nei primi giorni mi sembrava buonissima, poi l'ho conosciuta meglio ed era malvagia. Aveva fatto finta di essere simpatica, forse. Dopo voleva che fossimo sempre in silenzio e ci brontolava in continuazione. Un incubo!

Ok, torniamo alla nostra lettura, anche perché siamo quasi giunti alla conclusione del canto.
Però prima dobbiamo fare la conoscenza di un nuovo cavaliere, l'ultimo (ma non ultimo per importanza eh... anzi... mentre Rinaldo, Ferrau e Sacripante compaiono a inizio poema ma poi non si nominano quasi più, il cavaliere che staremo per conoscere è un personaggio importantissimo all'interno della trama).
Proprio mentre Sacripante si accinge ad abbracciare la sua Angelica, che lui crede ormai completamente in sua mercè, sopraggiunge un cavaliere vestito di bianco con una piuma in testa.


Prof!! Un altro ancora?
Ma quanti cavalieri ci sono dentro questo bosco? Non dovrebbero essere a fare la guerra?
Eh, avete ragione. Il bosco è frequentatissimo, in effetti. Ma ricordatevi che la trama dell'Orlando Furioso ha una struttura tutta intersecata, uno scarabocchio al posto della linea dritta per capirci, e tutto ciò che sembrerebbe essere in un certo modo, si rivela poi essere tutto il contrario di ciò che l'apparenza suggerirebbe.
Innervosito per esser stato interrotto, il nostro Sacripante decide di sfidare immediatamente a duello il cavaliere misterioso, sicuro di poterlo battere con estrema facilità.
Ma, come al solito, i piani non vanno mai come dovrebbero e, dopo una caduta di entrambi da cavallo, il cavaliere di bianco vestito si rialza in piedi subito, mentre Sacripante rimane a terra, per giunta sotto  l'animale che lo sta quasi schiacciando.
Poi, dopo aver facilmente vinto, il cavaliere ignoto, sdegnoso, non si preoccupa del rivale lasciato a terra e se ne va al galoppo del suo destriero.
Accidenti, che figuraccia che ha fatto Sacripante! E proprio davanti ad Angelica!


Oddio prof! Una figura tremenda! Io non mi sarei alzato più, avrei fatto finta di essere morto stecchito!
E' come se faccio a botte con un compagno davanti a tutti e cado per terra con la bicicletta che mi cade sopra! Tutti riderebbero di me! Magari anche la I*** che mi piace tanto... il pensiero mi mette una angoscia!!!

Eh, pure lui rimane molto male! Sacripante inizialmente se ne sta sbigottito, come accade al contadino che rimane fisso a guardare i buoi che sono stati improvvisamente uccisi da un fulmine, poi si lamenta a terra per la vergogna, infine se ne sta muto, ormai affranto e demotivato per la terribile onta subìta.
Angelica cerca di tirarlo su di morale, dicendo che la colpa di quanto è successo è da attribuire al cavallo che non ha saputo mantenere l'equilibrio e aggiunge che in una contesa chi abbandona il campo è sempre il perdente, quindi in questo caso l'altro cavaliere.
Sì sì, tutte belle parole - che la donna ha minuziosamente calcolato, è chiaro - ma Sacripante ha preso una di quelle batoste che si ricorderà per un bel pezzo.
Prof, Angelica è una furba e pure un po' bugiarda! Stavolta chissà perchè non è scappata...
Ma certo che non scappa! Sacripante le serve, no? L'ha scelto apposta perchè lo vuole come suo aiutante! E ora cerca di tirarlo su di morale con una scusa che più falsa non si può! Mah... le donne!!

E a te è mai capitato di fare una figuraccia davanti alla persona a cui tenevi come è successo al povero Sacripante?
Stavolta proviamo a discuterne e vediamo se qualcuno è così coraggioso da raccontarlo ai compagni.
La figuraccia l'ho fatta in palestra quando non riuscivo ad arrampicarmi sulla pertica. Tutti un pochino si erano alzati da terra e io niente. Insomma, tutti mi guardavano e mi sono sentito in imbarazzo.
A me è successo quando devo salutare per forza i parenti che non conosco: qualche giorno fa sono arrivati a casa mia mentre ero a giocare con una ragazza che mi piace e la  mia mamma me li ha fatti salutare e abbracciare per forza, brontolandomi perchè ero troppo imbranato!
Anch'io mi sono vergognato della mia mamma che guardava la partita nelle gradinate. Ha cominciato a urlare, arrabbiata perchè secondo lei l'arbitro aveva sbagliato, invece è lei che di calcio non capisce niente e vuole fare tanto la bravona! I miei compagni di squadra la guardavano e ridevano e io volevo fare finta di non conoscerla!

Siamo giunti quasi alla fine del canto, quindi ancora qualche minuto di attenzione.
Nel bosco appare una nuova figura ancora, stavolta un messaggero a cavallo. Costui chiede informazioni in merito ad un cavaliere vestito di bianco che sta cercando. Sacripante gli dice che non solo lo ha visto, ma che è stato da lui appena battuto, così prega l'uomo di rivelargli l'identità di questo strano personaggio, di modo che possa riscattare al più presto la sconfitta subìta.
Il messaggero lo accontenta immediatamente è gli rivela che il cavaliere che lo ha appena battuto è in realtà una donna, una valorosa guerriera di nome BRADAMANTE.


Secondo voi come sarà rimasto di fronte a questa notizia?
Prof!! Non bastava la figura fatta prima! Ora scopre che lo ha sconfitto una femmina! Ariosto lo vuole proprio massacrare, eh!
Comunque deve essere rimasto molto male...

Certo, è rimasto malissimo! Sconfitto dopo pochi minuti, col cavallo che gli è caduto sopra, e tutto ciò glielo ha pure provocato una donna!
Il suo volto diventa rosso dalla vergogna e sale con Angelica a cavallo, abbandonando tutti i desideri piacevoli che provava solo poco tempo prima nei suoi confronti.
Ma le sorprese non finiscono ancora e ad un certo punto compare Baiardo, il cavallo di cui è alla disperata ricerca Rinaldo, quel primo cavaliere che nelle ottave iniziali camminava nel bosco a piedi.
Sacripante cerca di avvicinarsi all'animale, ma questi gli tira dei calci tremendi per respingerlo, mentre si reca, mansueto come un agnellino, da Angelica, ricordandosi che a suo tempo la donna si era occupata di lui.
Ecco, vedete, Ariosto fa fare più bella figura al cavallo che ai cavalieri, non solo negli atteggiamenti di riconoscenza, bensì anche nell'aspetto fisico, infatti Baiardo viene descritto come animale elegante e di colorazione dorata!
La bella Angelica si rabbuia velocemente perchè compare di nuovo Rinaldo di cui Ariosto svela un retroscena non esplicitato ad inizio canto: Rinaldo aveva bevuto alla fonte dell'amore ed è anche per questo che è irrimediabilmente pazzo di lei, mentre Angelica aveva bevuto alla fonte opposta, quella dell'odio, quindi la sua maggiore preoccupazione è quella di tenerlo il più lontano possibile. In pratica lui la ama e lei lo odia! Perfetto, no?
Ottimo prof! Sembriamo io e la B***: io la amo, lei mi odia! Mi ci vorrebbe quella fonte, così la faccio bere alla cannella dell'amore!
Io invece farei bere l'acqua dell'odio ad una che si è innamorata di me e che cerca di starmi sempre appiccicata: non mi piace, non la voglio e non so come fare per non vederla più!

Comunque, quando vede Angelica timorosa di Rinaldo, Sacripante riprende la sua baldanza e si dice offeso del fatto che non lo consideri capace di difenderla e che non riponga fiducia nelle sue doti guerresche.
Ecco...dimostra proprio di non aver capito nulla, vero? Ma se ha appena fatto una figura tremenda!
Infine, dato che il canto è diventato un po' troppo lungo, Ariosto dice di voler interrompere momentaneamente la vicenda, perchè teme che altrimenti il lettore potrebbe annoiarsi.
E siamo quindi arrivato alla fine della nostra prima lettura.
Che ne pensate?
Prof! Ma è divertente! 
E' buffo, prof! Qui si incontrano, poi fuggono, poi si incontrano di nuovo.
Un bosco pieno di gente, tutti innamorati di una donna sola... che intrecciume! Sembra Beautiful!
Ma poi come si diverte Ariosto a prendere in giro i personaggi! E' strano vedere questi cavalieri così imbranati!

Vediamo di svolgere alcune attività riferite al canto appena letto, così da avere modo di rielaborare e consolidare le nostre conoscenze


Attività da svolgere individualmente:

Elaborare una tabella a T in cui inserire nomi di personaggi e loro comportamenti/azioni, con riferimenti precisi al testo




  • Indicare più scene possibili in cui si nota il tono ironico e divertito dell'autore;
  • Spiegare se sembra che Ariosto provi simpatia per qualche personaggio in particolare, motivando con riferimenti al testo;
  • Indicare quali elementi potrebbero definirsi appartenenti al genere fantasy (è possibile consultare la mappa sul genere fantasy elaborata lo scorso anno nelle attività a classi aperte) e al genere avventura appena affrontato.

Attività da svolgere a piccolo gruppo:
  • provare a creare uno storyboard, disegnando i passaggi principali del canto. Nel gruppo ci sarà chi disegna e chi progetta le scene da rappresentare e chi scrive le didascalie sotto i disegni. Ne uscirà fuori un giornalino con immagini a vignette, come se si trattasse di una sorta di fumetto. 
  • dopo lo storyboard, elaborare una sintesi del canto. Mi raccomando: vietato dilungarsi troppo!
La prof stessa ha rappresentato un suo storyboard in maniera stilizzata, giusto per farvi vedere che non si tratta certo di una impresa impossibile!



Nelle vostre vignette cercate di inserire più dettagli e di rendere il tutto più ordinato, così da poter creare dei "giornalini illustrati" da far consultare anche ai ragazzi di altre classi che magari non conoscono la storia di questi paladini.

Tutto chiaro? Ok.
Buon lavoro e... scommetto che ci sarà da divertirsi un mondo nel momento della condivisone!
Sono curiosissima di vedere i vostri disegni e di leggere le vostre riflessioni.
E scommetto che lo siete anche voi! ;-)
Ovviamente nel blog tutto verrà testimoniato, come di consueto.
Alla prossima lettura! Perchè l'intreccio del poema continua... eccome se continua!

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