martedì 9 giugno 2020

Pensieri sparsi ai tempi del Covid




E' stato un anno scolastico davvero strano che ci ricorderemo per sempre!
Alla tv, sui social, per strada non si sente parlare d'altro: il Covid ci ha cambiato la vita.
Tutti parlano, parlano, parlano... ma adesso vogliamo parlare noi.
Qui ci sono i nostri pensieri e le nostre foto, perché anche noi vogliamo esprimere le nostre opinioni, le nostre idee, le nostre riflessioni. 
Ed è più che giusto. 
Perché la scuola siamo noi.


Pensieri sparsi e foto a testimonianza del nostro lockdown
classi 2B e 2D
Scuola Media "Martiri di Civitella" Badia al Pino (AR)
a.s. 2019/20



Come mi sono sentito in questi giorni di interruzione scolastica...
- solo
- annoiato
- stressato (è stato uno stress organizzare il lavoro scolastico), 
- indaffarato (soprattutto o esclusivamente per i compiti assegnati dalla scuola)
- debole e fragile (l’idea della malattia che può colpire chiunque fa riflettere su quanto l’uomo sia fragile)
- impotente (non poter fare nulla, se non obbedire alle regole sanitarie)
-pensieroso
-isolato
-smarrito
-ansioso e preoccupato per come andranno le cose
-oppresso
-triste


Come ho passato le giornate quando ero in lockdown nella fase uno...
- ho fatto i compiti
- mi sono rilassato
- ho letto
- ho guardato molti film e serie tv su Netflix, Sky e Amazon Prime
-a mangiare
-a fare i compiti
-a dormire
-a giocare alla play
-a guardare serie tv o film su Netflix
-a fare Videochiamate tra compagni di classe e altri
-a fare delle passeggiate intorno a casa
 -ho avuto crolli psicologici (timore e rabbia per problemi legati al malfunzionamento del pc)


Cos'è stato più faticoso sopportare della fase uno...
-la monotonia delle giornate: sembravano tutte uguali
-fare i compiti e non avere tempo libero
-non poter fare shopping
-non poter vedere gli amici
-non poter andare in giro dove volevo
-non poter andare agli allenamenti di nuoto, di calcio
-non poter andare a cavallo


Ho scoperto alcune cose di me che non credevo di saper fare...
- disegnare i manga
- mi sono ingegnato per continuare a giocare a tennis con i miei vicini di casa: sfruttando una bassa recinzione, ognuno poteva rimanere nello spazio di casa sua e allo stesso tempo passare la pallina da uno spazio all’altro, proprio come quando giochiamo insieme all’aria aperta e in tutta libertà
- imparare giochi nuovi alla play e giocarci pure con uno o più compagni
- ho scoperto che è difficile stare da soli e in casa: aveva ragione colui che diceva “non si dà importanza alle cose che abbiano fino a che non le perdiamo” (in questo caso si intende la libertà)
- allenarsi e fare palestra a casa, anche se non sempre ci sono riuscito
- gli allenamenti in videochiamata del mister sono stati difficili da seguire ed era meglio allenarsi quando ci vedevamo tutti
- ho iniziato ad usare di più il pc e capire alcune funzionalità che prima non utilizzavo (scanner, posta elettronica…)
-fare i dolci
-fare il pane
-saper fare un gioco nuovo alla play insieme ad alcuni amici
-saper risparmiare i soldi
-saper fare i capelli a mio fratello più grande (glieli ho anche tagliati)
-allenarmi da casa, all’aperto, attraverso videochiamate di gruppo con il mister e i compagni di squadra 


Come sto passando questa fase due...
- sto andando più in giro e faccio più passeggiate
- vado in bici con gli amici
- faccio le stesse cose della fase uno, più o meno, anche perché abito in campagna, lo spazio intorno a casa mi permetteva una certa libertà di movimento anche prima
-sto facendo più passeggiate e vado più in giro
-sto con gli amici, a piccoli gruppi, circa tre, distanti e con le mascherine; però stiamo insieme
-faccio dei giri in bici più lunghi e mi allontano da casa
-dormo di meno


Come giudico l'esperienza delle videolezioni e l'invio dei compiti sul registro elettronico...
- esperienza strana perché si è soli a lavorare, senza i compagni. Molto meglio stare in classe con gli altri, così c’è modo di scambiarci opinioni e anche fare tante chiacchiere divertenti
- esperienza faticoso, soprattutto per alcuni orari delle videolezioni (specie quelle del primo mattino, che mi hanno fatto fare colazione di corsa, e di fine mattinata, che mi hanno costretto a mangiare più tardi)
- a scuola lavoravamo di più, ma a volte i compiti sono stati troppi
- ci sono stati alcuni giorni in cui sono state inserite troppe videolezioni (tre ore in videolezione, ad esempio, sono tante)
-troppi compiti e zero (o poco) tempo libero
-nelle videolezioni era difficile comprendere le spiegazioni per problemi di audio e cattiva connessione 
-non ci sono stati particolari problemi nell’invio dei compiti (anche se a volte risultavano non inviati quando invece l’invio c’era stato), anche per ricevere le consegne è andato tutto bene,  ma poteva esserci qualche problema quando si trattava di aprire materiali (specialmente i video)
-alcune volte non si vedevano le correzioni che i prof inserivano sul registro


Come immagino sarà la ripresa a scuola. Cosa mi dà più pensiero e di cosa ho più timore...
- forse saremo metà in classe e metà a casa (chi è a casa segue in videolezione), ma preferirei una stessa classe che facesse lezione nello stesso giorno, ma divisa in locali o spazi più grandi
- indosseremo la mascherina
- non sarebbe male usare più il pc per fare i compiti
- alcuni libri potrebbero essere lasciati a scuola e per diverse materie potrebbe venire utilizzato il pc (ad eccezione di  matematica)
- attenzione all’igiene, specie al lavaggio delle mani
- avremo la misurazione della febbre 
- ci sarà un grande spostamento di ragazzi la mattina, ma l’arrivo a scuola sarà svolto a turni
- i banchi dovranno essere a distanza
-mi dà pensiero dover stare a distanza dagli altri
- mi dà pensiero dover rimanere a casa un'altra volta
- temo che sarà difficile tenere la mascherina o la visiera
-per chi ha gli occhiali, come si fa che si appannano? In realtà il sistema per non appannarli c'è: posizionare gli occhiali sopra la mascherina, all'altezza dei ferretti che stringono il naso
- ho un dubbio: se la classe si divide, come verrà scelta la metà che dovrà stare a casa? E dovrà seguire tutte le ore di lezione dei compagni che sono a scuola?
Come faremo l’intervallo?
Quante volte dovremo lavarci le mani?
-le classi sono strette, non ce la faremo a mantenere il metro di distanza tra i banchi e potrebbero essere utilizzate la palestra, l’aula magna, alcuni laboratori 
- sarà tristissimo non poter avere un vicino di banco
-sarà un problema stare tutta la mattina con la mascherina
-cosa succederà quando dovremo andare in bagno?
-ci vorrà un sacco di tempo a misurare a tutti la febbre, se dovremo farlo a scuola
-non sarà facile fare ingressi e uscite scaglionati
-sarà bruttissimo stare lontano dal compagno di banco, e anche dover stare a distanza da tutti gli altri
Forse è meglio perfino la didattica a distanza come la facciamo adesso… no! meglio vedersi, stare insieme a scuola anche se lontani!
-della didattica a distanza è piaciuto di più il fatto di fare meno ore di lezione, l’orario ridotto delle lezioni a video e il fatto che ci sia stato più tempo per rilassarsi tra una lezione e un’altra: tutto questo ha provocato meno ansia. Ma è comunque meglio tornare a scuola tutti insieme.



Brindisi finale della classe 2B e... a presto rivederci (a scuola)!



Brindisi finale della classe 2D e... a presto rivederci (a scuola)!

















Cosa mi ha tirato su di morale durante il lockdown?
Rispondo con una foto...

 

 



























 






Qui riflessioni e foto in formato Padet
Pensieri sparsi ai tempi del Covid - classi 2B e 2D

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