In questi primissimi giorni di lezione continueremo ad assaporare il linguaggio poetico per provare a rimanere ancora un po' immersi nell'atmosfera estiva che dobbiamo ormai salutare.
Ieri abbiamo letto ed analizzato la bellissima poesia di Nazim Hikmet "Arrivederci mare", oggi lavoreremo invece su un testo apparentemente più semplice, ma interessantissimo dal punto di vista lessicale, ovvero la poesia "Estate" di Manuel Machado, poeta spagnolo vissuto a cavallo tra i secoli Ottocento e Novecento.
Questo testo è sicuramente molto diverso da quello visto ieri, vero?
Poesia apparentemente semplicissima, quasi una filastrocca per bambini, ma il fatto che non abbia verbi - e quindi non contenga frasi - pone maggiormente l'attenzione sulla scelta lessicale effettuata dall'autore.
Se si vuole scrivere una poesia solo con dei nomi e degli aggettivi, essi devono essere scelti con la massima accortezza per ricavarne un prodotto di qualità, non trovate?
Vi ricordate come si fa a riconoscere dove finiscono le strofe, no? Questi versi/parola - diciamo così - sono composti da 2 strofe di 4 versi e 2 di 3.
Un po' una specie di sonetto, prof!
Diciamo di sì. Ridotto all'osso e senza la precisione sillabica e metrica, ma il riferimento al sonetto mi piace.
Analizziamo i singoli termini di questa poesia, e vedremo che la scelta non è affatto stata casuale ed improvvisata, bensì attenta e ponderata.
Ciascuno di voi rifletta liberamente, senza preoccuparsi di dare risposte giuste o sbagliate. Non esistono risposte sbagliate di fronte a considerazioni soggettive e personali e ciò che vi suggerisce la vostra sensibilità è comunque corretto perché dimostra una sensazione personale ed autentica.
Prof, è vero che in estate i rami degli alberi da frutto sono carichi. Si dice stracarichi per indicare che sono pieni pieni di frutta. Buone le susine e le pesche (anche se mi piace di più l'anguria che nei rami di albero non ci sta). Queste parole fanno venire l'acquolina in bocca.
Mi fanno venire in mente le verande o i finestroni che in estate vanno chiusi per non far entrare il calore
Anche qui vuol dire che i cespugli sono quasi bruciati.
Magari a volte sono bruciati davvero perchè in estate scoppiano tanti incendi!
No, secondo me si riferisce ai cespugli ingialliti e diventati secchi a causa del sole
Notare adesso le tre parole utilizzate senza aggettivi: penombra, arsura, scirocco.
Sai cosa significano? Cerchiamo i termini nel dizionario on-line, poi fate le vostre ipotesi sul perché l'autore li abbia associati all'estate.
Si tratta di termini di uso consueto o non li avevi mai sentiti prima d'ora?
Penombra e scirocco li avevo sentiti, ma arsura no.
Il poeta li associa all'estate perché la penombra serve a dare sollievo dal caldo, l'arsura indica il calore che si prova o il senso di sete e lo scirocco è un vento che sento nominare alle previsioni del tempo, che viene dall'Africa e da quanto è caldo sembra phon
Sai cos'è una tavolazza e chi la utilizza?
Il pittore! Ci mette tutti i colori che gli servono per realizzare un quadro.
Perché l'autore ha scelto di concludere la poesia con le 3 parole tavolazza/completa/estate?
Perché questi sono i colori che lui vede in estate. Rispetto ai colori scuri dell'inverno, in estate ci sono più colori in giro. Anch'io mi vesto in modo molto più colorato, per esempio.
Il riferimento è ai colori estivi, sicuramente.
Ti piace l'immagine finale della tavolazza completa dei suoi colori come simbolo dell'estate?
Sì, abbastanza. E' vero che questa stagione mostra tanti colori nella natura.
Quale immagine simbolo dell'estate sceglieresti tu?
Rileggi adesso da solo tutta la poesia. Quale sensazione ti dà dopo aver analizzato tutti i termini uno ad uno? La medesima dell'impatto iniziale o un'altra ancora?
No, diversa prof! All'inizio sembravano più parole banali, invece dimostrano che il poeta osserva bene la natura intorno a sè e ci fa capire tutte le cose che gli piacciono dell'estate.
Elabora uno schema ad Y in cui inserirai le consuete impressioni, connessioni e domande.
A seguire, sempre il consueto momento di condivisione.
Lavorando in modalità individuale, ma avvalendoti delle consulenze del compagno di banco, prova a scrivere un RICALCO della poesia appena letta.
Dovrai comporre un testo poetico rispettando la struttura di quello originario, ovvero suddivisone in 4 strofe e inserimento di aggettivo + nome o solo nome quando richiesto.
Poni particolare attenzione all'ultima strofa in cui dovrai dare un'immagine simbolica della tua estate.
Otterrai, nel complesso, una composizione poetica che rappresenta gli oggetti che per te sono rappresentativi ed evocativi dell'intera stagione.
Qui un po' di esempi...
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Come abbiamo fatto ieri, approfittiamo della parte finale della lezione per osservare con attenzione alcuni famosi dipinti che raffigurano l'estate:
Estate
Frutteti
stracarichi,
dorate
campagne...
vetrate
schermate,
riarsi
cespugli...
penombra,
arsura,
scirocco...
tavolazza
completa:
estate.
Questo testo è sicuramente molto diverso da quello visto ieri, vero?
Poesia apparentemente semplicissima, quasi una filastrocca per bambini, ma il fatto che non abbia verbi - e quindi non contenga frasi - pone maggiormente l'attenzione sulla scelta lessicale effettuata dall'autore.
Se si vuole scrivere una poesia solo con dei nomi e degli aggettivi, essi devono essere scelti con la massima accortezza per ricavarne un prodotto di qualità, non trovate?
Vi ricordate come si fa a riconoscere dove finiscono le strofe, no? Questi versi/parola - diciamo così - sono composti da 2 strofe di 4 versi e 2 di 3.
Un po' una specie di sonetto, prof!
Diciamo di sì. Ridotto all'osso e senza la precisione sillabica e metrica, ma il riferimento al sonetto mi piace.
Analizziamo i singoli termini di questa poesia, e vedremo che la scelta non è affatto stata casuale ed improvvisata, bensì attenta e ponderata.
Ciascuno di voi rifletta liberamente, senza preoccuparsi di dare risposte giuste o sbagliate. Non esistono risposte sbagliate di fronte a considerazioni soggettive e personali e ciò che vi suggerisce la vostra sensibilità è comunque corretto perché dimostra una sensazione personale ed autentica.
frutteti stracarichi
Prof, è vero che in estate i rami degli alberi da frutto sono carichi. Si dice stracarichi per indicare che sono pieni pieni di frutta. Buone le susine e le pesche (anche se mi piace di più l'anguria che nei rami di albero non ci sta). Queste parole fanno venire l'acquolina in bocca.
campagna dorata
La campagna in estate è molto particolare perché l'erba diventa secca e i campi sono gialli. Sembrano d'oro in effetti e sono belli.
Quest'anno però ha piovuto un po' e l'erba nei campi non era gialla come nelle estati scorse.
Quest'anno però ha piovuto un po' e l'erba nei campi non era gialla come nelle estati scorse.
vetrate schermate
Mi fanno venire in mente le verande o i finestroni che in estate vanno chiusi per non far entrare il calore
riarsi cespugli
Anche qui vuol dire che i cespugli sono quasi bruciati.
Magari a volte sono bruciati davvero perchè in estate scoppiano tanti incendi!
No, secondo me si riferisce ai cespugli ingialliti e diventati secchi a causa del sole
Notare adesso le tre parole utilizzate senza aggettivi: penombra, arsura, scirocco.
Sai cosa significano? Cerchiamo i termini nel dizionario on-line, poi fate le vostre ipotesi sul perché l'autore li abbia associati all'estate.
Si tratta di termini di uso consueto o non li avevi mai sentiti prima d'ora?
Penombra e scirocco li avevo sentiti, ma arsura no.
Il poeta li associa all'estate perché la penombra serve a dare sollievo dal caldo, l'arsura indica il calore che si prova o il senso di sete e lo scirocco è un vento che sento nominare alle previsioni del tempo, che viene dall'Africa e da quanto è caldo sembra phon
Sai cos'è una tavolazza e chi la utilizza?
Il pittore! Ci mette tutti i colori che gli servono per realizzare un quadro.
Perché l'autore ha scelto di concludere la poesia con le 3 parole tavolazza/completa/estate?
Perché questi sono i colori che lui vede in estate. Rispetto ai colori scuri dell'inverno, in estate ci sono più colori in giro. Anch'io mi vesto in modo molto più colorato, per esempio.
Il riferimento è ai colori estivi, sicuramente.
Ti piace l'immagine finale della tavolazza completa dei suoi colori come simbolo dell'estate?
Sì, abbastanza. E' vero che questa stagione mostra tanti colori nella natura.
Quale immagine simbolo dell'estate sceglieresti tu?
Rileggi adesso da solo tutta la poesia. Quale sensazione ti dà dopo aver analizzato tutti i termini uno ad uno? La medesima dell'impatto iniziale o un'altra ancora?
No, diversa prof! All'inizio sembravano più parole banali, invece dimostrano che il poeta osserva bene la natura intorno a sè e ci fa capire tutte le cose che gli piacciono dell'estate.
Elabora uno schema ad Y in cui inserirai le consuete impressioni, connessioni e domande.
A seguire, sempre il consueto momento di condivisione.
Lavorando in modalità individuale, ma avvalendoti delle consulenze del compagno di banco, prova a scrivere un RICALCO della poesia appena letta.
Dovrai comporre un testo poetico rispettando la struttura di quello originario, ovvero suddivisone in 4 strofe e inserimento di aggettivo + nome o solo nome quando richiesto.
Poni particolare attenzione all'ultima strofa in cui dovrai dare un'immagine simbolica della tua estate.
Otterrai, nel complesso, una composizione poetica che rappresenta gli oggetti che per te sono rappresentativi ed evocativi dell'intera stagione.
Qui un po' di esempi...
Gelati
squagliati
scottante
sole...
capelli
bagnati
fresche
docce...
ombrelloni
palloni
gavettoni
mare
spiaggia:
estate
...................................................................
mare
splendente
dorate
spiagge...
sole
cocente
infinite
giornate...
caldo
amici
acqua
divertimento
gioia:
estate
.........................................................
spighe
dorate
immense
campagne...
occhiali
oscurati
bellissimi
stormi...
ventilatore
vento
caldo
foglie
verdi:
estate
.....................................................................
paesaggi
incantevoli
rossi
tramonti...
mare
vetrato
luminose
stelle...
sole
vento
erba
colorata
magia:
estate
.......................................................................................
acqua
azzurra
bianca
sabbia...
conchiglie
nascoste
colorati
ombrelloni...
brezza
baia
pace
mare
pesci:
estate
Paesaggio d'estate di Pierre-Auguste-Renoir
Mietitura di Pieter Bruegel il Vecchio
A bigger splash di David Hockney
Quali particolari di ciascun quadro vi colpiscono al primo impatto?
Nel primo i colori scuri e le figure umane poco precisate, nel secondo il giallo dei campi e l'espressione delle persone stanche per il caldo e nel terzo il disegno moderno, quasi da videogioco, e l'idea di movimento, di qualcuno che si è tuffato anche se non si vede. Che senso di freschezza!
Nel primo i colori scuri e le figure umane poco precisate, nel secondo il giallo dei campi e l'espressione delle persone stanche per il caldo e nel terzo il disegno moderno, quasi da videogioco, e l'idea di movimento, di qualcuno che si è tuffato anche se non si vede. Che senso di freschezza!
Quale tra i tre riscuote per voi il maggior consenso? Motivare le risposte, ovviamente. Poi, tutti pronti per votare il dipinto che piace di più alla maggioranza, ok?
Tra parentesi, è il terzo il dipinto che è piaciuto di più, soprattutto per le osservazioni rilavate in premessa, ma anche gli altri hanno riscosso comunque un discreto successo.
Tra parentesi, è il terzo il dipinto che è piaciuto di più, soprattutto per le osservazioni rilavate in premessa, ma anche gli altri hanno riscosso comunque un discreto successo.
E se tu dovessi disegnare una scena della tua idea di estate, cosa disegneresti?
Se sei così ardito provaci!! Se non te la senti di disegnare, ritaglia delle immagini emblematiche dell'estate che trovi su alcune riviste o su web e fanne un collage sul quaderno, spiegando perchè le hai scelte. Cerca di fare riferimento il più possibile a esperienze o fatti o idee che ti rappresentano personalmente. Vedrai che non sarà affatto difficile reperire questo materiale e sarà perfino divertente disporlo a tuo piacimento sulla pagina. Ricordati di corredarlo anche di brevi didascalie.
Vedremo nei prossimi giorni cosa siete riusciti a tirare fuori!
Adesso, come ultima cosa, concludiamo la lezione lasciandoci cullare da un brano di musica classica. Il pezzo si intitola, appunto, "Estate" ed è stato composto e musicato da Antonio Vivaldi, celebre compositore e violinista di origini veneziane.
Non importa se solitamente questo genere musicale non rientra tra i tuoi ascolti abituali.
Abbandonati ugualmente alla piacevolezza del ritmo e cercando di focalizzare le emozioni che ti suscita l'ascolto.
Vedrai che, a proposito di sonorità, passerà in secondo piano persino il suono della campanella ;-)
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