domenica 24 agosto 2025

Il visconte dimezzato: tra metà e completezza (seconda parte)

 


Abbiamo lasciato il visconte Medardo, nominato tenente dall'imperatore cristiano nonostante l'inesperienza, alla vigilia della sua prima battaglia contro i turchi.

Non è neppure preoccupato, anzi è proprio indifferente ("in cuore non aveva né nostalgia, né dubbio, né apprensione, sentiva il sangue di quella guerra crudele, sparso per mille rivi sulla terra, giungere fino a lui; e se ne lasciava lambire, senza provare accanimento o pietà"), ma l'autore ci avverte che lo attendeva una "terribile sorte", quindi, dopo aver provato a immaginare alcune ipotesi, vediamo cosa gli succede davvero.

"La battaglia cominciò puntualmente alle dieci del mattino".
Così comincia il secondo capitolo che leggeremo per intero.
Soffermiamoci sulla descrizione dei turchi e, soprattutto, sul significato di questa frase:

"Nulla piace agli uomini quanto avere dei nemici e poi vedere se sono proprio come ci s'immagina"


  • Cosa ne pensate? 
  • Quali connessioni vi vengono in mente?

* sul concetto di nemico torno spesso, soprattutto quando nelle classi terze affrontiamo i conflitti mondiali. Qui un link ad un'attività svolta qualche anno fa Tu sei il nemico? No, il nemico sei tu!


Proseguendo nella lettura delle scene di guerra, cosa notiamo? Cosa sta succedendo nel campo di battaglia, ai cristiani e allo stesso Medardo? Che atmosfera generale si sta creando? 
Ed ecco la scena clou, quella che nella "curva della storia" starebbe all'apice della tensione:
"Entusiasta e inesperto, non sapeva che ai cannoni ci s'avvicina solo di fianco o dalla parte della culatta. Lui saltò di fronte alla bocca da fuoco, a spada sguainata, e pensava di fare paura a quei due astronomi. Invece gli spararono una cannonata in pieno petto. Medardo di Terralba saltò in aria"

  • Che cosa è accaduto a Medardo? Quale ne è stata la causa principale?
  • Ciò che avevate ipotizzato in fase di anticipazione si avvicina un po' a quello che succede davvero?
  • Come pensate che potrebbe continuare il romanzo?
Continuiamo la lettura e vediamo come prosegue l'avventura del povero Medardo.

  • Cosa noti nella scena dei carri che raccolgono morti e feriti e in quella delle cure mediche in ospedale? Quale particolare vi colpisce maggiormente?
  • Quale tono sta usando l'autore per raccontare alcuni dettagli particolarmente macabri?
  • Come appare ai medici il corpo di Medardo e come reagiscono di fronte al nuovo caso?
Ed ecco un'altra scena clou, degna di salire anch'essa sulla punta più alta della "curva della storia":
"Tirato via il lenzuolo, il corpo del visconte apparve orrendamente mutilato. Gli mancava un braccio e una gamba, non solo, ma tutto quel che c'era di torace e d'addome tra quel braccio e quella gamba era stato portato via, polverizzato da quella cannonata presa in pieno. Del capo restavano un occhio, un orecchio, una guancia, mezzo naso, mezza bocca, mezzo mento e mezza fronte: dell'altra metà del capo c'era più solo una pappetta. A farla breve, se n'era salvato solo metà, la parte destra, che peraltro era perfettamente conservata, senza neanche una scalfitura, escluso quell'enorme squarcio che l'aveva separata dalla parte sinistra andata in bricioli"

Il secondo capitolo finisce con queste parole: "L'indomani mio zio aperse l'unico occhio, la mezza bocca, dilatò la narice e respirò. La forte fibra dei Terralba aveva resistito. Adesso era vivo e dimezzato".

Vi aspettavate questa nuova sorte toccata a Medardo?
E adesso cosa succederà?

Ma, prima di proseguire, vediamo di affiancare la lettura del testo originale alla rappresentazione di queste scene clou contenute nel silent book di Osmos e nel graphic novel di Natarella
Queste sono le illustrazioni del silent che riguardano le scene in cui Medardo sta per essere colpito dalla palla del cannone e poi viene centrato, con i terribili effetti che ne conseguono: 




  • Cosa vi colpisce di queste rappresentazioni?
  • Quali particolari vi sembrano più efficaci?
  • In quali dettagli vi sembra di riscontrare le parole del libro?
  • Per quale motivo, secondo voi, la bocca del cannone viene rappresentata in modo gigantesco?
  • Che significato hanno, secondo voi, le pagine, quasi completamente in bianco e nero, inserite a indicare situazioni di "dimezzamento" ordinarie? Che effetto producono? Quali altri azioni potrebbero essere aggiunte? Proviamo a creare frasi in cui siano contenute similitudini o metafore riguardanti le azioni in grado di ridurre le cose a metà (es. Il corpo di Medardo era come un'anguria tagliata a metà oppure Il corpo di Medardo era un'anguria tagliata a metà)
  • Cosa ne pensate della raffigurazione di Medardo dimezzato e dell'affiancamento del frutto che ha subito la stessa sorte? Osservate i particolari che vi colpiscono ed esprimete le sensazioni che ne ricavate.

E adesso campiamo illustrazioni. Queste sono le stesse scene rappresentate, però, nel graphic:






  • Cosa notate di diverso rispetto alle illustrazioni del libro senza parole?
  • Osservate la pagina nera e la disposizione delle parole dopo il ritrovamento del corpo. Perché, secondo voi, questa scelta rappresentativa? Quali effetti produce?
  • Vi sembrano più efficaci le immagini del graphic o quelle del silent? Quali le motivazioni?

Arrivati a questo punto della lettura del testo e della osservazione grafica, proviamo a ipotizzare quale sarà il titolo di questo romanzo di Calvino. 
Suggerisco solo che il titolo si riferisce proprio alle scene clou di questo capitolo.
Ed eccolo finalmente svelato: "IL VISCONTE DIMEZZATO" (vediamo se ci siete andati vicini...)


Mentre il titolo del silent book è "Medardo" e quello del graphic novel ancora "Il visconte dimezzato".



E prima  vedere come proseguirà la storia, proviamo ad anticipare come potrebbe essere descritto il rientro a casa di Medardo.
  • Cosa farà il visconte così diviso a metà? 
  • Come lo accoglieranno familiari, parenti e lo stesso narratore (che, ricordiamolo, è suo nipote)?
  • E lui come si comporterà nei loro confronti?
Non ci resta che scoprirlo nella prossima sessione di lettura. 
Dimenticavo... la prossima volta ci immedesimeremo di più con Medardo, riflettendo su cosa voglia dire per tutti noi sentirci divisi a metà, ma faremo anche qualcosa in più: sperimenteremo in pratica la tecnica del collage per provare a riprodurre in modo creativo nuove situazioni di dissezioni o dimezzamenti.
Quindi, oltre a carta, penna e, naturalmente, massima concentrazione durante l'ascolto, ricordatevi di munirvi di forbici, colla e vecchie riviste.
Ne sentiremo - e sperimenteremo - delle belle.

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