sabato 4 febbraio 2017

La lettura? Va promossa ad ogni costo!

Mai scoraggiarsi di fronte ai ragazzi che leggono poco o che non leggono per niente!
Allo stesso tempo favorire il più possibile coloro che leggono volentieri.
Diversi altri post mostrano alcune esperienze positive realizzate con un semplice accorgimento: posizionare in aula un carrellino con dei libri di vario genere e lasciare ai ragazzi la libera scelta dei testi, senza opprimerli con recensioni, schede di lettura, domande di comprensione o attività similari.
A fine lettura i ragazzi espongono a voce la trama del libro, stando attenti a non rivelare il finale, così che possano invogliare i compagni a scegliere o meno il testo da loro letto.
Molte sono state le note di merito (attenzione, non le classiche note di demerito per qualche mancanza commessa...) ricevute dai ragazzi che hanno letto ed esposto i loro libri, perché no?
C'è anche la possibilità, per chi lo desidera, di elaborare delle  recensioni creative utilizzando qualche immagine rappresentativa in cui inserire una sintesi del libro.
Qui il nostro carrello che funge da Bibliotechina di classe e, accanto, il cartellone delle recensioni di alcuni libri letti.
Nel cartellone, in alto, compaiono i 10 diritti del lettore di Pennac e, fortunatamente, il primo diritto (quello di non leggere) non sembra aver riscosso tanto successo.
Nella bibliotechina vi sono libri appartenenti ai vari generi letterari, libri classici come "Canto di Natale" o "Le avventure di Tom Sawyer", ma il vero fiore all'occhiello sono i libri di narrativa per ragazzi di recentissima pubblicazione!
Compaiono infatti "Cuori di carta", "Mio fratello rincorre i dinosauri", "Cacciatori di nuvole" e, accanto ad essi, testi che hanno recentemente scalato le classifiche di lettura a livello internazionale come "Wonder" o "Questo non è un libro".
Classicità e modernità insieme... cosa chiedere di più?


Qui, invece, una presentazione con Prezi per invogliare i ragazzi a leggere il libro precedentemente scelto dai compagni. Senza annoiare, però. La presentazione si intitola "Pillole di libri", come potrebbe mai farlo?

Blog, blog delle mie brame...
Se i ragazzi sanno di dover scrivere per venir pubblicati, lo fanno con maggior attenzione.
Abbiamo creato un blog di lettura, chiamato Badia Legge perché tutti nel nostro comprensivo possono parteciparvi e contribuire con recensioni, book-trailers, approfondimenti dal web e tutto ciò che possa rendere più intrigante la storia del libro letto e spinga anche gli altri, compagni ma anche adulti, a leggere come abbiamo fatto noi.
Qui il link al sito


Altra strategia: lettura ad alta voce da parte del docente e semplice ascolto da parte dei ragazzi, unito però ad attività di rielaborazione testuale e scrittura creativa tese a migliorare non solo le competenze di ascolto, ma anche quelle di produzione scritta.
I post sulla lettura dei racconti di Edgar Allan Poe e gli elaborati realizzati dai ragazzi sono già presenti all'interno del blog, quindi non mi dilungherò ulteriormente.
Solo una piccola precisazione...
I ragazzi hanno disegnato delle immagini che ricordassero loro il racconto "Il gatto nero" di  Poe e, dopo aver scelto quella ritenuta più rappresentativa, verranno realizzate delle magliette con stampata la riproduzione del disegno scelto.
Nella foto i ragazzi alle prese con l'immagine da riprodurre e, sotto, uno dei disegni riprodotti.



Dopo varie vicende... magliette pronte!! Guardate che belle!!




E ancora: far partecipare le classi a iniziative di promozione alla lettura a carattere nazionale, meglio se unite a concorsi in cui i lettori debbano anche produrre elaborati testuali, pittorici o digitali,
A mio parere sono da prediligere quelle di natura gratuita ;-)
In giro se ne trovano diverse se si cerca con attenzione.
Queste le iniziative a cui abbiamo aderito quest'anno:

Concorso dell'associazione "Il Giralibro", a cui aderiamo da qualche anno, che permette alle scuole di ricevere gratuitamente libri di narrativa nuovi previa semplice richiesta di rinnovo annuale e facoltativa adesione ad un concorso di scrittura ogni anno diverso e stimolante (il tema di quest'anno, ad esempio, è la produzione di testi a partire da finali noti), come si può leggere sul link dell'associazione)

questi alcuni dei libri arrivati a ottobre


Progetto Etwinning di promozione alla lettura denominato "Bibliotake", ideato e realizzato da una delle docenti più brillanti, briose e "vulcaniche" che conosca - prof Cristina Galizia - ancora in fase iniziale: i ragazzi stanno iniziando a conoscersi e ad interagire su un Forum del TwinSpaces per confrontarsi e discutere sui libri letti e poter, eventualmente, continuare l'interazione all'interno di un bellissimo blog creato da Cristina stessa (link qui sotto)


Progetto "Processo al libro" in collaborazione con una libreria cittadina e strutturato, presumibilmente, con un setting a mo' di aula di tribunale in cui si contenderanno le opinioni sul libro due schieramenti di alunni che verranno giudicati da una giuria che dovrà decidere quali saranno le opinioni più convincenti. Il libro su cui si svolgerà la "singolar tenzone" è questo:


Alcune foto dell'iniziativa...




Concorso "Comix" della testata giornalistica "La Nazione" che richiede la lettura di un testo a scelta tra quelli proposti e la relativa sintesi, da realizzare con massimo 2700 battute, in modalità LIPOGRAMMA, ovvero senza l'utilizzo di una vocale a scelta tra la A o la E.
Ho fatto aderire le mie due classi con i testi "Amleto" e "Don Chisciotte" scegliendo il lipogramma senza la E (già complicatissimo, ma senza la A ci era sembrato davvero impossibile!!) in cui i ragazzi sono dovuti stare attenti perfino a non nominare il titolo!!
Dopo una revisione attenta, che ha fatto escludere tutte le parole con la e che ogni tanto comparivano, questi sono gli elaborati realizzati:


Il titolo riguarda un uomo, figlio di un sovrano di Danimarca. Lo stato ora nominato fa da sfondo ad una storia di angoscia tra innamorati, tra un attimo vi sarà narrata.
Il protagonista, orfano in quanto figlio di un monarca di Danimarca morto da poco, si innamora di una ragazza, figlia di Polonio, uomo stimato da tutti il miglior amico di suo papà. All’inizio gli innamorati appaiono in ottimi rapporti tra di loro, si corrispondono l’un con l’altro, ma ad un tratto il protagonista cambia il suo modo di rapportarsi con il prossimo, infatti si trasforma in un uomo un tantino strano: talvolta si mostra gioioso, gaio, ma un’altra volta malinconico, iracondo, abbattuto, annoiato. I suoi discorsi poi risultano oscuri, bizzarri, sibillini, complicati, tortuosi, proprio strampalati o addirittura sconclusionati. L’uomo non si confrontava più con la ragazza, nulla continuava. Troppa difficoltà! Un giorno, quando arriva il buio, gli si para davanti il fantasma di suo papà, annunciandogli una cosa assurda, ossia il nominativo di chi fu ad ammazzarlo, il suo assassino insomma, tanto da far star di stucco il nostro uomo. Uscì fuori ciò: il sicuro omicida trattasi proprio di Claudio, un suo congiunto di primo grado. L’assassino agì in tal modo a causa di una rivalità dinastica tra loro.
“Farò un omicidio anch’io” – rimuginò il protagonista – “tanto da assicurarmi la vittoria! Anzi voglio ora giurar giustizia al mio babbo!”
Così pianifica con dovizia di particolari un piano diabolico, astuto, molto furbo. Il nostro sfortunato protagonista fa allora finta di comportarsi da uomo pazzo con il proposito di farlo fuori. Chi? Ma Claudio, chi altri! Lui ha ucciso il suo papà, non dimentichiamolo, non può passarla liscia così! Un giorno ad ammazzarlo ci prova andando sul sicuro, stando nascosto tra la stoffa di un sipario posto in una stanza in cui Claudio di solito si riposava, ma sbaglia, ammazzando proprio Polonio. La figlia di lui, la sua innamorata di cui si parlava all’inizio, si lagna di continuo a causa di ciò. Ma va capita, no?
“Papà mio! Vi hanno ucciso, non potrò mai più incontrarvi, starvi vicino, dimorar con voi! Troppo ampio mi apparirà l’affanno, non lo subirò a lungo!”
in tutti i suoi pianti questi vocaboli comparivano di continuo.  La donna singhiozzava tutto il giorno, ascoltarla provocava uno strazio. Dopo un po’ di giorni la figlia sfortunata mostra ai familiari rimasti  tutta la sua follia dovuta all’angoscia provata, ma stavolta non diciamo proprio simulata! L’affanno non curato, assiduo, può provocar pazzia, non si riscontra alcuna forma di ottimismo in tali casi. Non ci sono giustificazioni a quanto accaduto.
L’assassino poi? Proprio il suo amato, l’uomo di cui si stava innamorando fino a pochi giorni prima. Troppo doloroso tutto ciò! Un brutto giorno la donna, sola in giardino, ancora provata dal fato, si suicida affogando in un corso d’acqua molto profondo. Con la donna vanno in acqua i fiori raccolti in un attimo di lucidità. Tutti stavano a palazzo tristi, affranti, inconsolabili, incluso il nostro protagonista. Tutta la storia provoca in chi ascolta tanta malinconia, però fin dall’inizio vi abbiamo avvisato, no?



 Alonso Chisciano, un uomo di campagna di bassa nobiltà spagnola, ispirato dai romanzi antichi da lui “divorati” in un solo giorno, partì alla ricerca di novità con il suo ronzino, un cavallo poco armonico, quasi aspirando a far finta di star in una pagina di un libro, immaginandosi uomo coraggioso, impavido, valoroso, per nulla vigliacco.
“Nulla mi fa paura, nulla abolirà la mia audacia!” fu il suo motto adottato in corso di viaggio.
Infatti proprio nulla lo sgomentava ma, fatti pochi passi, si imbarcò in una storia astrusa, poi passò subito dopo ad un’altra storia bislacca con la stessa modalità molto balzana di comportarsi col mondo trovato fuori dalla porta di casa sua. In ogni circostanza si trattava di sbagli: la sua fantasia sorpassava tutto, nulla fu capito. Calato in un ruolo ai suoi occhi giusto, fa poi finta di innamorarsi di una dama altolocata di Toboso, città ancora situata in Spagna, insignita di un nominativo raffinato, ma si trattava di nuovo di pura fantasia: la donna, chiamata Aldonza, abitava in campagna, tra gli orti, gli ulivi, nulla ha da spartir con la nobiltà. Il protagonista un aiuto lo trovò in un rozzo contadino, Sancio Panza, nominato in un nuovo ruolo con puntualissima spiritualità. La storia si trasformò in bizzarra, strampalata, con tanti “qui pro quo”, sbagli di individui, baraonda di situazioni, prodotti innocui scambiati per altri più oscuri, animali mutati dalla fantasia in mostri o in malvagi draghi sputa fuoco. Trattasi di un brano famosissimo il punto in cui si racconta la lotta contro i mulini dalla pala sospinta dall’aria di natura. Chi non lo sa cosa non combina il protagonista! Brano proprio spassosissimo! Si dà vita ad una lotta assurda, un mulino solitario di campagna in una vasta pianura stimato un mastodontico mostro. Subito a casa dopo la prima sconfitta dovrà far ritorno, il colpo subito in una spalla a causa di una pala andava curato, altrimenti il nostro uomo rischiava un collasso. L’orgoglio andava un pochino accantonato, cosa fuori di ogni dubbio.
“Non arrivi, o mia vittoria? Ti acciuffo in un futuro molto prossimo!” – ciò il protagonista ribadiva, ma di fatto non si capacitava. Una volta guarito, si ricordò di tutto. Tolti tutti i dubbi riguardanti la sua incapacità, provò di nuovo ad arrischiarsi, stavolta con più fiducia. Accompagnato dal fido Sancio Panza, dal ronzino malandato, ancora ispirandosi alla sua guida amorosa, la contadina di Toboso trasformata in immaginaria nobildonna, frutto solo di una sua appassionata fantasia, provò di nuovo, ossia tornò in viaggio in capo al mondo così da divenir valoroso paladino di virtù. Ma i suoi atti, i suoi discorsi si trasformarono un’altra volta in una durissima disfatta: scambiava umili agricoltori con ladri sanguinari, abitanti comuni con disumani assassini, animali al pascolo con prodi soldati. Di nuovo tornò a casa in condizioni atroci. Stavolta sarà stata compresa la circostanza o dovrà subir sconfitta ancora? I familiari danno fuoco a tutti i romanzi nascosti in casa, con lo scopo o l’auspicio di portar scampo ad un uomo sinora proprio sfortunato. La colpa fu tutta da attribuirsi ad una sua troppo viva capacità immaginaria.

Iniziativa "Giornata del libro - dona un libro alla tua scuola" in cui i ragazzi delle singole classi (ma anche docenti, bidelli, segretari...) possono donare un libro, o più di uno, alla scuola il giorno 8 maggio. L'iniziativa fa parte del progetto ministeriale Il maggio dei libri.
Per informazioni, e per visionare in dettaglio la nostra iniziativa, consultare questo link:


Ma possono essere tante altre le iniziative sulla lettura da realizzarsi in aula... e fuori dall'aula.
Tempi distesi da dedicare alla lettura individuale, gare di lettura tra alunni della propria classe o delle altre classi - anche tra vari ordini di scuola se si lavora all'interno di un istituto comprensivo - , drammatizzazione di testi risultati particolarmente graditi...

Qui, ad esempio, qualche testimonianza di una attività semplice, denominata Narratè,  i cui tempi di realizzazione sono contenuti e l'effetto è garantito: dopo la lettura di alcuni racconti d'avventura,  i ragazzi hanno prodotto dei loro elaborati a tema avventuroso ambientati in paesaggi dal clima invernale. La particolarità di questa iniziativa sta nel trascrivere i racconti in dei mini-libri da attaccare poi a delle bustine da tè. Esse andranno poi consegnate ad un familiare che, nei pochi minuti riservati all'infusione, potrà gustarsi la lettura dei racconto in attesa di assaporare anche la sua bevanda.
Geniale, vero?
Ma confesso che l'idea non è mia: su suggerimento della Prof Cristina Galizia (avevo detto che era "vulcanica", no?) ho seguito un'idea che si sperimenta già in alcune librerie italiane.


i ragazzi realizzano i libretti e scrivono i racconti...



...poi li leggono in circle time

...e, anche se il libretto, con la bustina di tè verrà riportato a casa,
ne approfittiamo tutti per gustarci una bevanda calda


Alcuni mini-libri

 








Nessun commento:

Posta un commento